Responsabilità commercialista
Cosa fare se ha sbagliato
In caso di responsabilità commercialista per errori od omissioni nella gestione tributaria, è possibile tutelarsi.
Noi, in quanto Associazione dei consumatori, possiamo fornirti l’assistenza che ti occorre per risolvere il problema e ottenere un eventuale risarcimento.
Responsabilità commercialista quando sbaglia e i tuoi diritti
La responsabilità professionale commercialista si configura ogniqualvolta la sua condotta professionale – per negligenza, imperizia o imprudenza – cagioni un danno al cliente.
In questi casi si parla tecnicamente di responsabilità contrattuale (ex art. 1176 e 1218 c.c.).
Quanto alla posizione del cliente che subisce il danno, è possibile agire per il risarcimento e per difendersi da contestazioni tributarie o penali dimostrando la colpa esclusiva del professionista.
Per farlo, puoi affidarti e noi e ricevere assistenza qualificata per valutare la sussistenza di profili di responsabilità e intraprendere azioni legali rapide ed efficaci.
Come ti aiutiamo
Vantiamo un team di consulenti esperti e avvocati specializzati in materia pronti a difenderti.
Inviata la tua segnalazione:
- riceverai una mail di conferma dal dominio @unionedeiconsumatori.it (controlla la cartella spam o promozioni su gmail!)
- sarai richiamato da un nostro consulente dedicato, per chiarire eventuali tuoi dubbi e prendere in carico il tuo caso.
Ti offriamo assistenza professionale e personalizzata per tutelarti.
Tutto ciò online e sgravandoti da ogni pensiero!
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Termini di prescrizione per agire contro il commercialista
Un altro aspetto di rilevanza centrale riguarda i termini di prescrizione previsti dalla legge per promuovere un’azione risarcitoria nei confronti del commercialista. Quando la responsabilità del professionista si fonda su un rapporto contrattuale (come avviene nella maggior parte dei casi), il termine di prescrizione ordinario è di dieci anni a partire dal momento in cui si è verificata la violazione o l’inadempimento. Questo significa che il cliente dispone di un periodo relativamente ampio per far valere i propri diritti in sede civile.
Tuttavia, in presenza di responsabilità extracontrattuale – come nel caso in cui il danno sia stato subito da un terzo non legato da contratto con il commercialista – il termine di prescrizione si riduce a cinque anni. In queste situazioni, è necessario agire con maggiore tempestività, onde evitare di decadere dal diritto al risarcimento.
In ogni caso, è sempre opportuno procedere a una valutazione tempestiva e approfondita dei fatti, anche tramite l’assistenza di un legale o di un consulente tecnico. Riconoscere con chiarezza la natura del danno e del rapporto sottostante può fare la differenza nel tutelare efficacemente i propri interessi.
Come raccogliere prove e documenti utili alla difesa
In presenza di sospetti su una possibile condotta negligente o scorretta da parte del commercialista, è cruciale raccogliere e conservare con cura ogni elemento documentale che possa contribuire a ricostruire in modo dettagliato il rapporto professionale e le sue eventuali criticità.
Tra i documenti più utili figurano: fatture professionali, e-mail intercorse, relazioni contabili periodiche, estratti conto bancari e le dichiarazioni fiscali inviate o depositate per conto del cliente.
Tutti questi elementi possono essere utilizzati per dimostrare che il professionista ha agito con negligenza, errore o omissione, e per chiarire la posizione del cliente in eventuali controversie, sia civili che penali.
Inoltre, è consigliabile conservare ogni comunicazione scritta, comprese le richieste di chiarimento, le risposte ricevute, e ogni avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate o di altri enti.
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