Quest’area è dedicata alla tutela del lavoro, con specifici focus al rapporto di lavoro subordinato, parasubordinato e autonomo.
La finalità perseguita dall’Associazione è quella di assicurare al lavoratore la tutela dei diritti discendenti dal contratto di lavoro.
Le tematiche trattate sono: le differenze retributive, i licenziamenti illegittimi, i danni alla persona causati dal mobbing o dallo straining, i demansionamenti, i risarcimenti per gli infortuni sul lavoro, il riconoscimento di malattie professionali.
I nostri professionisti altamente qualificati erogano consulenza e assistenza legale online. Questo rappresenta il nostro punto di forza, perché ci consente di raggiungere il lavoratore ovunque.
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Come funziona il nostro servizio
Segnalaci il tuo caso e un operatore “in carne ed ossa” ascolterà le tue lamentele e lo prenderà in carico.
Un avvocato specializzato in diritto del lavoro ti assisterà immediatamente.
Risolveremo il tuo problema e ti faremo avere giustizia! Tutto questo online e comodamente da casa (senza traffico, lunghe attese e stress).
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Hai ancora dubbi?
Dicci cosa non ti è ancora chiaro e saremo felici di spiegartelo. Contattaci:
3701220734 (solo messaggi)
info@unionedeiconsumatori.it
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Guarda cosa dicono di noi, quelli che prima di te ci hanno affidato il loro problema (che abbiamo puntualmente risolto!)
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Domande frequenti
In quali casi posso richiedere assistenza?
Per tutti i casi in cui ritieni di aver subito un’ingiustizia lavorativa o ritieni che non ti sia stata corrisposta la retribuzione dovuta o altre indennità, nonché in ogni altro caso in cui ti sia stato leso un tuo diritto derivante dal rapporto di lavoro (come: mobbing, straining, demansionamento, lavoro nero …).
Vi segnalo un problema, devo tesserarmi?
Il problema segnalato verrà affidato a un avvocato specializzato in materia, che ne valuterà l’assistibilità.
L’attività svolta non avrà costi per l’utente nei casi di esito:
- non assistibile
- potenzialmente assistibile, che si conclude con risposta semplice al quesito (senza studio di documenti)
Nel caso di esito potenzialmente assistibile, con studio dei documenti necessari alla valutazione del caso, sarà necessario effettuare il tesseramento (che ricomprende il parere legale).
Quali documenti devo fornirvi per avviare la pratica?
A seconda del singolo caso, la documentazione necessaria per lo studio della pratica verrà concordata insieme all’avvocato a te assegnato. In questa operazione, sarai sempre seguito e mai lasciato solo. L’Avvocato, infatti, diventerà il tuo referente diretto a cui potrai comunicare ogni tuo ulteriore bisogno.
Come posso inviare i documenti richiesti?
Puoi caricare i documenti richiesti per l’esame della pratica all’interno della tua area riservata o, in alternativa, via mail o su WhatsApp (seguendo le indicazioni che riceverai dai nostri consulenti).
Dopo aver avviato la procedura, cosa devo fare?
Dovrai solo attendere le comunicazioni del tuo avvocato.
Come seguo lo sviluppo della pratica?
Potrai seguire in completa autonomia, e tutte le volte che lo vorrai, l’avanzamento della pratica all’interno della tua area riservata.
Quali sono le tempistiche per la risoluzione del problema?
Non è possibile definire a priori tempistiche standard, perché dipendenti da vari fattori
(ad es. la complessità della causa, i tempi per eventuali risposte da parte del datore di lavoro, i tempi di eventuali trattative o conciliazioni, ecc.).
In ogni caso, qualora hai un fondato motivo di temere che un tuo diritto sia in immediato pericolo, la Legge prevede uno strumento specifico: il provvedimento d’urgenza, che consente al lavoratore di ottenere in tempi moto brevi una misura cautelare che salvaguardi il proprio diritto da eventuali condotte lesive del datore di lavoro.
Entro quando devo avviare la pratica?
Nel caso di mancato riconoscimento delle spettanze dovute o, più in generale, nel caso di lesione di un proprio diritto discendente dal rapporto di lavoro, la tutela non è illimitata! La Legge prevede, infatti, l’istituto della prescrizione ossia dei termini scaduti i quali il diritto si estingue.
Ordinariamente i termini sono due: 5 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro per il riconoscimento delle differenze retributive e 10 anni per tutti gli altri casi in cui un diritto del lavoratore sia stato leso.
Per risolvere il caso devo necessariamente fare causa?
No! Anzi nella maggior parte dei casi, il problema può essere risolto in via stragiudiziale mediante una diffida in cui chiediamo per te, al tuo datore di lavoro, il riconoscimento e la tutela del tuo diritto entro un preciso termine.