Ricorso contro ordinanza di demolizione
Cos’è e come procedere
Procedere con un ricorso contro ordinanza di demolizione è possibile!
Nell’articolo ti spieghiamo come fare e soprattutto come ti assistiamo per tutelare i tuoi diritti.
Ricorso contro ordinanza di demolizione
L’ordinanza di demolizione è un provvedimento con cui viene imposta la rimozione totale o parziale di una costruzione in presenza di un abuso edilizio.
Per cui quando si riceve può essere un’esperienza difficile e preoccupante per chi possiede un immobile.
Tuttavia, occorre sapere che in molti casi è possibile opporsi presentando un ricorso al TAR contro ordinanza di demolizione e cioè al Tribunale Amministrativo Regionale.
Ricorso al TAR avverso ordinanza di demolizione: come fare
Il ricorso al tar avverso ordinanza di demolizione è un mezzo legale importante per contestare il provvedimento.
Tuttavia, per avviare questa procedura, è necessario rispettare precise regole. Proprio per questo, potrai affidarti a un avvocato esperto in diritto amministrativo, che possa guidarti nella gestione del ricorso.
Uno degli aspetti più importanti riguarda i tempi di presentazione.
Infatti, il ricorso deve essere depositato entro un termine preciso, calcolato dalla data in cui l’ordinanza è stata notificata.
Per cui il nostro consiglio è quello di contattarci quanto prima possibile, in modo da procedere entro le tempistiche e fornirti effettiva tutela.
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Ricorso al t.a.r. sospende ordinanza di demolizione
Se si vuole contestare un’ordinanza di demolizione, è possibile presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per chiedere l’annullamento del provvedimento.
È importante sapere che l’ordinanza impone un termine di 90 giorni per eseguire la demolizione. Se entro questo periodo l’ordine non viene sospeso, l’immobile può essere confiscato automaticamente.
Un passaggio fondamentale nella procedura di ricorso è la richiesta di sospensione dell’ordinanza di demolizione al giudice amministrativo. Senza questa misura, i 90 giorni continuano a decorrere e, se scadono senza interventi, il rischio di perdere la proprietà diventa concreto.
La sospensione, invece, blocca temporaneamente il termine, dando più tempo per difendere i propri diritti.
Richiesta di sospensione dell’ordinanza di demolizione
Quando si impugna un’ordinanza di demolizione, chiedere la sospensione del provvedimento è un passaggio fondamentale. Se non si presenta questa richiesta, il proprietario è obbligato a demolire l’immobile entro 90 giorni dalla notifica e, in caso di mancato rispetto del termine, rischia di perdere automaticamente la proprietà.
La demolizione immediata può portare a danni irreparabili.
Se il TAR dovesse poi annullare l’ordinanza, il proprietario potrebbe ottenere un risarcimento, ma spesso inferiore al valore dell’immobile. Per questo, presentare subito una richiesta di sospensione può evitare una perdita definitiva.
Anche ignorare l’ordinanza senza chiedere la sospensione ha conseguenze gravi. Trascorsi i 90 giorni, l’immobile può essere confiscato dal Comune, che potrebbe venderlo o demolirlo.
Anche se la confisca può essere impugnata successivamente, nel frattempo la proprietà potrebbe già essere stata ceduta a terzi, rendendo impossibile il recupero dell’edificio.
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