Ad ogni struttura territoriale (Locale, Provinciale/Distrettuale, Regionale) si riconosce libertà organizzativa nei limiti previsti dallo Statuto, dal Codice Etico e dal presente Regolamento.

La composizione, organizzazione e coordinamento delle attività di Sede vanno gestite in seno all’assemblea territoriale di riferimento.

L’Associazione sviluppa la propria rappresentanza sul territorio attraverso una serie di ruoli e strutture articolate su vari livelli, gerarchicamente subordinate:

 

Segnalatore

Rappresenta la figura di base non soggetta ad avanzamento all’interno della struttura associativa. La figura del Segnalatore viene ricoperta dal socio che intende fare promozione sul territorio e che non intende ricoprire ruoli di gestione all’interno di Strutture territoriali.

 

1° Livello – L’Incaricato

Rappresenta la figura di primo livello della struttura associativa. Questi, pur non avendo l’obbligo di un presidio fisico sul territorio, si rapporta con i consumatori/utenti, promuove le attività dell’Associazione, raccoglie le istanze e favorisce l’iscrizione/rinnovo dei tesseramenti. La fase di ingresso in struttura avviene attraverso il rilascio di un “mandato senza rappresentanza” al soggetto che ne abbia fatto richiesta al Consiglio Direttivo Nazionale. La richiesta “de qua” deve contenere la disponibilità del soggetto a rappresentare, come socio volontario, l’Associazione sul territorio promuovendone le finalità e gli scopi sociali. Egli, altresì, ai fini dell’accreditamento richiesto, deve previamente dare dimostrazione di possedere i requisiti morali previsti dal Codice Etico e le competenze necessarie alla comprensione e trattazione delle problematiche inerenti la categoria del “consumatore/utente”. La richiesta, previa valutazione dei superiori requisiti da parte del Consiglio Direttivo Nazionale, viene accolta e perfezionata con il rilascio di apposito “mandato senza rappresentanza” e di tesserino identificativo.

 

2° Livello – Lo Sportello.

Rappresenta il secondo livello dell’Associazione sul territorio. L’apertura dello sportello avviene tramite rilascio di “Nulla Osta” da parte del Consiglio Direttivo Nazionale all’incaricato che ne faccia richiesta. La carica è subordinata al tesseramento del socio come dirigente. Lo sportello presuppone necessariamente un presidio fisico sul territorio anche condiviso e/o in comodato d’uso gratuito e per un’agevole identificazione agli associati, è tenuto ad esporre l’insegna ufficiale con il logo dell’Associazione. Lo sportello non è autorizzato alla trattazione diretta delle pratiche di assistenza, né all’uso non espressamente consentito della carta intestata, ma provvede alla promozione, ricezione, catalogazione e trasmissione delle istanze alla propria Sede di riferimento. Ogni attività deve obbligatoriamente essere veicolata sul software gestionale in uso a Unione dei Consumatori. Per il riconoscimento, ovvero il mantenimento, dello status di Sportello è previsto il raggiungimento di un numero minimo di tesserati annui pari a 0,5% del numero di abitanti in riferimento all’area di assegnazione (Comune, Quartiere, Distretto ecc..) oltre  almeno n. 60 richieste di assistenza “prese in carico”. Nel caso in cui lo Sportello raggiunga un numero minimo di tesserati annui pari a 1% del numero di abitanti in riferimento all’area di assegnazione (Comune, Quartiere, Distretto ecc..), oltre  almeno n. 60 richieste di assistenza “prese in carico”, gli sarà riconosciuta l’esclusiva territoriale;

 

3° Livello – Lo Sportello Territoriale

Rappresenta il terzo livello dell’Associazione sul territorio. L’Apertura dello sportello avviene tramite rilascio di apposito “mandato” da parte del Consiglio Direttivo Nazionale all’incaricato che ne faccia richiesta. La carica è subordinata al tesseramento del socio come dirigente. Lo Sportello Territoriale presuppone necessariamente un presidio fisico sul territorio anche condiviso e/o in comodato d’uso gratuito e per un’agevole identificazione agli associati, è tenuto ad esporre l’insegna ufficiale con il logo dell’Associazione. Lo Sportello Territoriale non è autorizzato alla trattazione diretta delle pratiche di assistenza, né all’uso non espressamente consentito della carta intestata, ma provvede alla promozione, ricezione, catalogazione e trasmissione delle istanze alla propria Sede di riferimento e si differenzia dal mero Sportello in quanto soggetto coordinatore di altri Sportelli. Lo Sportello Territoriale per essere validamente costituito deve avere rispettato i requisiti minimi di costituzione previsti per lo Sportello e, inoltre, coordinare e gestire almeno n.3 Sportelli validamente costituiti ed a lui collegati. Ogni attività espletate deve obbligatoriamente essere veicolata sul software gestionale in uso a Unione dei Consumatori;

 

4° Livello – La Sede locale

Rappresenta il quarto livello di azione politica e organizzativa dell’Associazione sul territorio. La Sede Locale, che prevede la presenza di un ufficio attrezzato e presidiato da personale qualificato, raccoglie le istanze, effettua la valutazione di fattibilità ed esegue gli adempimenti utili alla risoluzione delle problematiche per il tramite dei Professionisti di cui si è dotato. Ogni attività deve obbligatoriamente essere veicolata sul software gestionale in uso Unione dei Consumatori. Essa rappresenta il punto di riferimento dei vari Segnalatori, Incaricati, Sportelli e Sportelli Territoriali presenti nella propria area di competenza. Recepisce, pertanto, le istanze da questi trasmesse e provvede alla loro valutazione e risoluzione. La Sede prevede una struttura organizzativa composta da almeno n. 3 componenti con la qualifica di Socio Dirigente: Presidente; vice-Presidente; Tesoriere. La Sede Locale può avvalersi, nelle forme e nei modi previsti dalla legge e dal presente Regolamento, di altro Personale tecnico idoneo ed altresì, può attivare osservatori, Sportelli o unità locali previa autorizzazione della struttura sovrastante. I requisiti richiesti per il riconoscimento, ovvero il mantenimento, dello status di Sede Locale prevedono il raggiungimento di un numero minimo di tesserati annui pari all’1% del numero di abitanti in riferimento all’area di assegnazione (Comune, Quartiere, Distretto ecc..), oltre  almeno n. 250 richieste di assistenza “prese in carico”. Nel caso in cui la Sede Locale raggiunga un numero minimo di tesserati annui pari a 2% del numero di abitanti in riferimento all’area di assegnazione (Comune, Quartiere, Distretto ecc..), oltre  almeno n. 250 richieste di assistenza “prese in carico”, gli sarà riconosciuta l’esclusiva territoriale. Sulla Sede Locale incombe l’obbligo di provvedere, a proprio carico,  ai costi di costituzione e registrazione presso l’Agenzia delle Entrate; la predetta registrazione fa sì che la Sede – che in ogni caso fa parte del circuito nazionale – acquisti piena autonomia e responsabilità per gli atti alla stessa riconducibili, fatto salvo il limite di azione nel rispetto dello Statuto, del Regolamento e del Codice Etico.

 

5° Livello – La Sede Provinciale/Distrettuale/Regionale

Rappresenta il quinto livello di azione politica e organizzativa dell’Associazione sul territorio. Viene costituita dal Consiglio Direttivo Nazionale, a sua insindacabile valutazione d’opportunità, nel caso di pluralità di Sedi Locali nell’ambito Provinciale/Distrettuale/Regionale d’appartenenza; svolge compiti di indirizzo, supervisione e coordinamento delle loro attività, ivi inclusi gli adempimenti contabili. La Sede Provinciale/Distrettuale/Regionale presuppone la presenza di un ufficio attrezzato con personale qualificato. La condizione minima per la sua costituzione è la presenza di presidi territoriali in almeno il 25% nei comuni presenti nel territorio di competenza. La Sede deve essere composta da almeno n. 5 membri nella composizione di: Presidente; vice-Presidente; Tesoriere; n. 2 consiglieri. Sulla costituenda Sede incombe l’obbligo di provvedere, a proprio carico,  ai costi di costituzione e registrazione presso l’Agenzia delle Entrate; la predetta registrazione fa sì che la Sede – che in ogni caso fa parte del circuito nazionale – acquisti piena autonomia e responsabilità per gli atti alla stessa riconducibili, fatto salvo il limite di azione nel rispetto dello Statuto, del Regolamento e del Codice Etico. In ogni caso, è vietata la compresenza di Sedi Distrettuali\Provinciali con Sedi Regionali sul medesimo ambito territoriale, secondo un criterio cronologico di prevalenza; ciò vuol dire che, anche in presenza dei requisiti di livello, non sarà possibile costituire una Provinciale/Distrettuale/Regionale su un territorio già presidiato.

 

Tabella riepilogativa delle condizioni di costituzione

LIVELLOREQUISITO MINIMON.COMPONENTI (MIN)
SegnalatoreRequisiti morali e competenze
1
Promoter ManagerRequisiti morali e competenze
1
IncaricatoRequisiti morali e competenze
1
Sportello
0,5% tesserati / abitanti + 60 richieste di assistenza
oppure
1% tesserati / abitanti per avere l’esclusiva + 60 richieste di assistenza
1
Sportello TerritorialeAlmeno 3 sportelli
Sede Locale1% tesserati / abitanti + 250 richieste di assistenza
oppure
2% tesserati / abitanti per avere l’esclusiva + 250 richieste di assistenza
3
Sede distrettuale - provinciale / regionaleMin.25% di Presidi nel territorio di competenza5

Le superiori condizioni di costituzione devono intendersi necessarie anche ai fini del mantenimento del livello acquisito. A maggior chiarezza, il requisito deve essere riconfermato almeno una volta ogni biennio successivo, in difetto, il Presidio territoriale acquisisce il livello di riferimento ai requisiti corrispondenti.

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