Stai riscontrando un aumento Tim? Ti ritrovi in bolletta degli addebiti aggiuntivi da parte dell’operatore? Non preoccuparti.

In questo articolo potrai scoprire come ridurre il canone, cambiare il tuo piano tariffario o disdire il contratto senza incorrere in penali.

Se la compagnia non rispetta i tuoi diritti nonostante l’aumento tariffario, possiamo difenderti gratuitamente.

Ti aiuteremo a ottenere un rimborso per gli addebiti ingiusti e un indennizzo, se previsto per il tuo caso specifico!

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INDICE

Perché Tim aumenta le tariffe?

Da oltre un anno i rincari Tim sono un argomento all’ordine del giorno. Già nella primavera del 2021 l’operatore aveva comunicato ai suoi utenti – attraverso il suo portale e poi direttamente in bolletta o tramite SMS – di aver previsto un aumento delle tariffe.

Addirittura dall’agosto del 2021 ha deciso di applicare la tariffa di 5€ (piuttosto che 2,50€) per l’abbonamento mensile di TimVision dei suoi clienti mobile.

La giustificazione? “Esigenze legate all’evoluzione delle piattaforme tecnologiche”, aveva scritto.

Dal 1° agosto 2022 l’ennesima brutta sorpresa per gli utenti: una nuova rimodulazione Tim fa schizzare le bollette, tanto aumentando il prezzo della produzione e della spedizione della fattura cartacea, quanto rincarando le offerte di telefonia fissa e mobile.

L’apparente motivazione? Le “mutate condizioni di mercato” che, di fatto, hanno fatto lievitare le spese dei clienti Tim ogni anno un po’.

 

– Aumento Tim 2022: da quando viene addebitato e a quanto ammonta?

L’aumento tariffe Tim è già in bolletta a partire dal 1° settembre del 2022 e coinvolge quasi la totalità dei contratti.

I nuovi aumenti Tim hanno un importo diverso in funzione del servizio precedentemente scelto. Ecco alcuni esempi:

  • la spedizione della fattura cartacea costa € 3,90 e non più € 3
  • le offerte Tutto Voce e Voce Senza Limiti costano € 2 in più al mese
  • sono state eliminate le offerte con Giga illimitati su alcune app selezionate
  • sono stati aggiornati i dispositivi che non possono più accedere a TimVision tramite app
  • la maggior parte dei canoni previsti per il mobile costano € 2 in più al mese, ma a fronte di un aumento dei Giga.

Inoltre, molti nomi commerciali delle tariffe sono stati modificati per semplificare il portafoglio dei piani disponibili in nome dell’agognata “trasparenza”.

Una trasparenza che, in fin dei conti, impedirà a coloro che vivono una vita frenetica di individuare il proprio piano tariffario.

 

Attenzione

Lo sapevi che Tim, così come le altre compagnie telefoniche, ti ha fatto pagare una mensilità in più ogni anno emettendo la fatturazione ogni 28 giorni e non ogni 30?

Leggi il nostro articolo per saperne di più e ottieni immediatamente il rimborso che ti spetta!

 

Aumenti unilaterali Tim: cosa dice la legge?

Gli aumenti Tim rientrano nelle cosiddette modifiche unilaterali del contratto. Perché la compagnia non ha certamente chiesto il consenso degli utenti per incrementare le sue tariffe.

Tuttavia, secondo la normativa vigente, la modifica unilaterale del contratto Tim è legittima. Per nostra fortuna la compagnia è obbligata a comunicarla con almeno 30 giorni d’anticipo. A stabilirlo è l’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche.

In mancanza di tale preavviso, l’utente non è obbligato a corrispondere la differenza dell’aumento bollette Tim.

In ogni caso, invece, il cliente può decidere di recedere dal contratto per giusta causa senza dover pagare nulla.

 

Come uscire da Tim senza pagare penali?

Se hai subìto gli aumenti Telecom, l’aumento Fibra Tim o l’aumento tariffe Tim Fisso, dunque, puoi disdire immediatamente il tuo contratto senza pagare penali, inviando entro 60 giorni dalla comunicazione la tua richiesta.

Se il tuo contratto è in scadenza, ricorda che verrà rinnovato automaticamente salvo tue diverse indicazioni. Quindi, anche in questo caso, devi comunicare alla compagnia la volontà di non rinnovarlo.

Se invece hai sottoscritto il tuo contratto a distanza, fuori dai locali commerciali (es. telefonicamente), hai sempre 14 giorni per esercitare il tuo diritto di ripensamento.

 

Quanto dura il contratto con Tim?

La durata del contratto Tim è di 24 mesi dalla firma. Hai inviato la tua disdetta ma continui a ricevere addebiti e fatture?

Non preoccuparti, contattaci per ottenere il rimborso!

Lo sapevi che le legge Bersani ti dà sempre il diritto di recedere dal tuo contratto senza pagare penali, ma che le compagnie telefoniche trovano sempre degli escamotage per addebitarla? Leggi il nostro articolo per saperne di più.

 

Per recedere dal tuo contratto Tim puoi:

  • contattare Tim telefonicamente, facendo registrare la tua volontà di disdetta, al 187 (per utenze fisse), al 119 (per i numeri mobile), al 191 (per i clienti business) e all’800 191 101 (per le medie e grandi Aziende)
  • utilizzare la chat sui profili social ufficiali, inviare un messaggio nell’area utenti del sito web o mandare un messaggio su WhatsApp al numero 335 123 7272
  • inviare il modulo di disdetta tramite Pec a telecomitalia@pec.telecomitalia.it o fax ai numeri ai numeri 800 000 187 (privati della linea fissa), 800 600 119 (privati della linea mobile), 800 000 191 (clienti business)
  • inoltrare il modulo tramite raccomandata A/R all’Ufficio reclami Tim ai seguenti indirizzi:
    • Telecom Italia S.p.A – Servizio Assistenza Clienti – Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (RM) – per i clienti utenze fissa
    • Tim Servizio Clienti – Casella Postale 555 – 00054 Fiumicino (RM) – per i privati della linea mobile
    • Telecom Italia S.p.A – Servizio Clienti Business – Casella Postale 456 – 00054 Fiumicino (RM) – per tutti i business

Il nostro consiglio è quello di inviare sempre la disdetta in forma scritta, utilizzando Pec o raccomandata A/R, per provare di averla davvero inviata in caso di contenzioso.

 

Modulo di disdetta contratto Tim

Scarica e compila il modulo di disdetta per aumento Tim.

Hai difficoltà? Contattaci per ricevere gratuitamente il nostro aiuto.

 

– Aumento Tim: quanto costa disdire linea fissa Tim-Telecom?

Le legge Bersani, pur negando alle compagnie telefoniche il diritto di richiedere la penale, ha previsto che i clienti debbano pagare i cosiddetti “costi giustificati“, ovvero le spese sostenute dalla compagnia per la disattivazione del servizio e la gestione della richiesta.

Nel caso di modifiche unilaterali del contratto, ovvero degli aumenti tariffe Tim, gli utenti non devono versare nemmeno i costi di disattivazione.

Per esempio: se a causa dell’aumento tariffe Tim fisso e dell’aumento Tim Fibra hai deciso di recedere dal tuo contratto anticipatamente, non dovrai pagare quanto solitamente la compagnia pretende per la gestione della tua richiesta.

Normalmente, invece, disdire la linea fissa Tim-Telecom prima della scadenza naturale del contratto comporta una spesa di:

  • 30 euro per cessazione della linea
  • 5 euro per cambio operatore.

Oppure, se hai scelto un’offerta FWA:

  • 25 euro per cessazione della linea
  • zero euro per migrazione.

 

Lo sapevi che…

Se hai sottoscritto un contratto che prevede anche l’acquisto rateale di un apparato telefonico hai diritto a continuare a pagarlo a rete in caso di recesso per aumento bolletta Tim?

Se il tuo gestore ti ha addebitato le rate rimanenti in un’unica soluzione (maxi-rata) o la penale, contattaci per recuperare la somma già versata e anche un eventuale indennizzo!

 

Come farsi abbassare il canone Telecom?

A causa della rimodulazione offerte Tim non riesci più a sopportare le spese?
Puoi risparmiare:

  • richiedendo all’operatore il Bonus telefono e internet se ne possiedi i requisiti
  • cambiando gestore, ovvero scegliendo un’offerta più vantaggiosa
  • cambiando piano tariffario Tim
  • controllando che la compagnia telefonica non ti abbia addebitato in bolletta somme non dovute (es. servizi non richiesti) e chiedendo il risarcimento
  • chiedendo subito il tuo rimborso per la fatturazione ogni 28 giorni.

 

– Come si fa a cambiare piano tariffario Tim?

Per farsi abbassare la tariffa, soprattutto in caso di aumenti bollette Tim, la soluzione più immediata è quella di modificare il proprio piano tariffario nell’area “MyTim” del portale online della compagnia.

Oppure puoi chiamare gratuitamente il Servizio clienti al numero 119 (se sei un mobile) o il 187 (se chiami per la linea fissa). Telefonando al 40916 si possono conoscere le offerte attualmente attive sulla propria utenza e ricevere informazioni su tutte le altre.

In alcuni casi l’operatore pretende il pagamento di una sorta di “penale” per il passaggio da un piano a un altro, in particolar modo se si tratta di mobile.

Per questo ti consigliamo di rivolgerti al call center: normalmente per le “vittime” delle ingiustizie le compagnie telefoniche riservano alcune offerte e non fanno pagare alcunché per il cambio piano tariffario.

Se hai scelto di modificare la tariffa con la segreteria automatica, attenzione a non accettare nuove condizioni contrattuali prima di averle ben chiare.

Preferisci ricevere le informazioni in presenza? Puoi cambiare piano tariffario anche in un negozio fisico: trova quello più vicino a te.

 

importante

Attenzione ai contratti per telefono

Hai sottoscritto un contratto per telefono, ma la bolletta che ti è arrivata è più cara di quanto concordato?

L’unico modo per risolvere il problema è acquisire la registrazione telefonica.

Contattaci e ti aiuteremo gratuitamente a ottenerla, per verificarne il contenuto e obbligare il gestore a rispettare i patti.

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