Introduzione

Impugnare licenziamento per giusta causa o giustificato motivo oggettivo è una soluzione lecita e plausibile?

Certamente, solo se però ci sono le condizioni per poterlo fare!

Se pensi di poterle avere, Unione dei Consumatori può esserti veramento d’aiuto!

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INDICE

Cos’è il licenziamento

Si tratta di una procedura con cui il lavoratore contesta il provvedimento preso dal datore di lavoro di voler recedere dal contratto.

In generale, è possibile licenziare solo se ci sono valide ragioni e queste devono essere comunicate al lavoratore al momento del licenziamento.

Vediamo, nel dettaglio, quando è possibile impugnare il licenziamento, quali sono i termini, i requisiti necessari per agire e cosa fare per evitare di commettere errori.

 

Impugnare il licenziamento: quadro generale

Preoccupate dall’eventualità che il dipendente licenziato decida di fare causa al datore di lavoro, le aziende offrono, di norma, al lavoratore una somma di denaro per incentivare la sua uscita dall’azienda.

Ancor prima di approfondire i casi in cui sia possibile impugnare il licenziamento, è opportuno aprire una parentesi sulla procedura di licenziamento.

Questo può essere intimato solo nei casi espressamente previsti dalla legge che sono:

  • per giusta causa
  • per giustificato motivo

Il licenziamento deve essere sempre comunicato in forma scritta, con lettera consegnata brevi manu, o con raccomandata A.R. e deve indicare specificamente i motivi economici o disciplinari che lo giustificano.

– Il licenziamento per giusta causa

Il licenziamento per giusta causa può essere disposto dal datore di lavoro quando il lavoratore realizza comportamenti disciplinarmente rilevanti così gravi da non consentire, anche in via provvisoria, la prosecuzione del rapporto di lavoro.

– Il licenziamento per giustificato motivo

Il licenziamento per giustificato motivo, si verifica per motivi oggettivi, per ragioni economiche aziendali e per motivi soggettivi a causa di ragioni disciplinari non particolarmente rilevanti, non di tale gravità da comportare il licenziamento per giusta causa senza preavviso.

Quest’ultimo, a sua volta, può essere:

  • giustificato motivo oggettivo
  • giustificato motivo soggettivo

 

Come impugnare il licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo

Ricevuta la comunicazione del licenziamento, se ritieni che esso sia illegittimo, puoi impugnarlo con la cosiddetta impugnazione stragiudiziale.

Per farlo, devi inviare una raccomandata A.R. o una PEC all’azienda, entro 60 giorni dalla data di comunicazione del licenziamento, evidenziando che il licenziamento che ti è stato intimato è nullo e illegittimo.

Se l’impugnazione stragiudiziale non sortisce effetti, puoi fare causa davanti al Tribunale nei confronti del datore di lavoro (impugnazione giudiziale).

In ogni Tribunale è presente una Sezione lavoro, composta da Giudici che si occupano specificamente di cause di lavoro e previdenza.

L’impugnazione del licenziamento per giusta causa o per giustificato motico davanti al giudice va proposta con ricorso: alla prima udienza il giudice tenta una conciliazione tra le parti.

In mancanza di accordo, fissa l’udienza volta a sentire i testimoni e un’ulteriore udienza di discussione della causa.

Infine, pronuncia la sua sentenza.