Infortunio sul lavoro Carabinieri
I diritti delle Forze Armate
In caso di infortunio sul lavoro i Carabinieri hanno diritto a tutele specifiche, diverse da quelle previste per i lavoratori civili.
Il nostro team legale ti supporta passo dopo passo: dalla valutazione gratuita del tuo caso al riconoscimento della causa di servizio e degli eventuali benefici economici e risarcitori.
Infortunio sul lavoro Carabinieri: i diritti per le Forza Armate
Anche i Carabinieri sono quotidianamente esposti a rischi professionali, tra cui l’esposizione ad agenti cancerogeni come l’uranio impoverito e l’amianto, che possono causare gravi malattie.
Ciò che occorre sapere è che quando un militare o un appartenente al Comparto Sicurezza subisce un infortunio o contrae una malattia durante il servizio, ha diritto al riconoscimento della causa di servizio.
Questo riconoscimento apre la strada a benefici medico-legali, indennità economiche e risarcimento danni, fondamentali per tutelare la salute e i diritti del personale.
E noi ti forniamo assistenza legale e valutazione gratuita per far valere i propri diritti.
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Infortunio sul lavoro arma dei carabinieri: normativa
Chi appartiene alle Forze Armate non è tutelato dall’INAIL come avviene per i lavoratori civili. Di conseguenza, il Testo Unico 1124/1965 non si applica ai casi di infortunio in ambito militare. La tutela è regolata in modo autonomo attraverso il Testo Unico sull’ordinamento militare (D.P.R. 90/2010), che stabilisce una procedura specifica in caso di lesioni sul lavoro.
In particolare, il datore di lavoro deve segnalare ogni infortunio che comporti morte o inabilità superiore ai tre giorni al Comando competente dei Carabinieri e al servizio di vigilanza.
Chi riceve le comunicazioni in caso di infortunio
Secondo l’articolo 248 del D.P.R. 90/2010, la normale segnalazione all’INAIL o all’IPSEMA viene sostituita da una comunicazione alla Direzione Generale della Sanità Militare. Sarà poi quest’ultima a trasmettere i dati relativi agli infortuni e alle malattie del personale militare agli enti assicurativi competenti.
In questo modo, la gestione dei casi resta in ambito militare ma viene comunque monitorata anche dagli istituti previdenziali nazionali.
Risarcimento per danni da infortunio nelle Forze Armate
I militari che riportano un danno alla salute a causa di comportamenti omissivi da parte dell’Amministrazione di appartenenza possono richiedere un risarcimento.
Questo vale nei casi in cui l’Amministrazione non abbia adottato tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza e la salute del dipendente, come previsto dall’art. 2087 del Codice Civile.
La richiesta può essere presentata quando il danno è riconducibile all’ambiente o alle condizioni di servizio, e ha provocato una patologia professionale.
Come ottenere il risarcimento: il ruolo della perizia tecnica
Il militare che presenta la richiesta ha il compito di dimostrare che il danno non poteva essere evitato e che è direttamente collegato a una mancanza di tutela da parte dell’Amministrazione.
A sostegno della richiesta, sarà decisiva la relazione del consulente tecnico d’ufficio (CTU), che dovrà accertare il danno alla salute e stabilire il legame con le attività svolte in servizio. Se il CTU conferma la responsabilità dell’Amministrazione, il militare potrà ottenere il risarcimento per danno biologico e morale.
L’importo sarà calcolato in base all’entità del danno e al grado di invalidità, utilizzando come riferimento le Tabelle del Tribunale di Milano, che garantiscono una valutazione personalizzata.
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