Vittima di phishing bancario
Il diritto al rimborso
Il Phishing bancario è una truffa informatica che consente di ottenere informazioni sensibili sulle carte di credito delle vittime e di prelevare somme non autorizzate.
Nell’articolo ti spieghiamo come tutelarsi e in che modo ti facciamo ottenere il rimborso.
INDICE
Cos’è il phishing bancario
Il phishing bancario rappresenta una frode in cui i truffatori cercano di ottenere informazioni sensibili, come codici di accesso e codici dispositivi bancari, attraverso email, SMS o telefonate ingannevoli.
Questo consente loro di rubare denaro dai conti delle vittime.
Anche se la responsabilità dei truffatori è chiara, individuarli e perseguirli è spesso complicato, poiché molti di loro si celano dietro identità false.
Per questo motivo, le banche devono indicare ai clienti tutte le precauzioni necessarie a tutelarsi dal furto di credenziali del proprio conto.
E nel caso di truffa compiuta, la banca sarà tenuta al rimborso delle somme ingiustamente prelevate.
Come ottenere il rimborso per phishing bancario
Secondo il D.lgs. 11/2010, il prestatore dei servizi di pagamento deve rimborsare l’importo sottratto alla vittima da un’operazione di pagamento non autorizzata.
Se la banca non riconosce la propria responsabilità e nega il rimborso, a tutela del soggetto truffato possiamo procedere con una mediazione obbligatoria o presentando reclamo all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).
E se la decisione dell’ABF non soddisfa le parti, possiamo adire l’autorità giudiziaria senza esperire la mediazione obbligatoria.
Come ti aiutiamo in caso di phishing bancario
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per farti ottenere il rimborso delle somme che ti sono state ingiustamente prelevate a cause di frodi online.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Cosa dicono di noi
I tipi di phishing e di truffa banche
Ci sono diversi metodi utilizzati dai malintenzionati per attaccare gli utenti, tra cui:
- l’email
- lo spear phishing
- il whaling
- lo smishing e il vishing
- la clonazione di carte.
È anche importante tenere presente che l’home banking, che consente di gestire il proprio conto corrente online, comporta il rischio di essere vittima di truffe online.
Una forma comune di phishing bancario prevede l’invio di un’email che sembra provenire da una banca o un istituto finanziario, avvertendo la vittima di un problema con il proprio account.
Una volta che la vittima inserisce le proprie credenziali di accesso, la truffa online è completata e il truffatore può accedere ai conti per effettuare prelievi di denaro.
Pertanto, è fondamentale essere vigili e non rispondere mai a richieste di informazioni personali tramite mezzi di comunicazione non sicuri.
In caso di dubbi o sospetti, è sempre consigliabile contattare direttamente la banca per confermare l’autenticità delle richieste ricevute. E se ci sono problemi, affidati a noi.
Phishing Intesa San Paolo: come difendersi
I truffatori cercano di ingannare le persone, sfruttando la loro fiducia nella banca o nell’istituto finanziario di cui sono clienti, per ottenere informazioni sensibili come codici della banca online, dati degli strumenti di pagamento o informazioni personali.
Ecco alcuni consigli per evitare di cadere nelle loro trappole:
- verifica sempre che l’indirizzo email proviene dalla tua banca
- usa sempre il link diretto per accedere al sito della banca
- non rispondere mai a messaggi che chiedono il tuo PIN o la password del tuo conto online o qualsiasi altra credenziale
- assicurati che la ragione sociale di Intesa Sanpaolo sia scritta correttamente, e verificala sul sito della banca
- se hai dubbi sulla veridicità di una richiesta, contatta la banca attraverso i canali ufficiali e verifica che la richiesta sia reale
- cancella i messaggi sospetti
- non condividere i tuoi codici di sicurezza o altre informazioni.
Le misure di sicurezza nel Phishing bancario
Gli istituti di credito sono obbligati a mettere in atto misure di sicurezza e protocolli di accesso per evitare frodi informatiche. Questi includono l’utilizzo di:
- dispositivi elettronici come token
- password temporanee (OTP)
- sistemi di allerta via SMS.
Queste misure sono richieste dalla normativa in materia di pagamento degli strumenti informatici per garantire la sicurezza dei sistemi di pagamento attraverso un sistema di autenticazione forte.
Se non sono state rispettate richiede la nostra assistenza, non perdere tempo!
La banca è responsabile per il danno subito dal cliente, a meno che non dimostri di aver preso tutte le misure necessarie per evitare il danno.
Secondo l’articolo 11 del D.Lgs. n. 11/2010, la banca ha l’obbligo di rimborsare il cliente per le operazioni non autorizzate, a meno che l’utente abbia agito con dolo o colpa grave.
In caso di problemi, consultaci per risolverli.
Quale tutela è prevista per il cliente vittima di Phishing
Le dispute riguardanti il Phishing bancario sono intricate e lasciano ampio spazio al giudizio discrezionale del magistrato, dato che non è semplice valutare l’errore commesso dal cliente (che di fatto esiste quasi sempre) per stabilire se l’incidente possa essere attribuito a sua negligenza.
Tuttavia, è fondamentale presentare accuratamente i dettagli del caso e fornire prove convincenti di quanto accaduto.
È noto che non si dovrebbero aprire link inviati via email o sms, ma se il messaggio sembra essere stato inviato da un indirizzo che sembra appartenere alla banca, il giudizio potrebbe cambiare. Analogamente, è risaputo che non si dovrebbero mai condividere informazioni personali al telefono, ma se la chiamata sembra provenire dal numero ufficiale della banca, l’errore potrebbe essere considerato più comprensibile, specialmente nel caso di banche che operano esclusivamente online e che quindi comunicano frequentemente a distanza con i loro clienti.
Quando la Banca è responsabile per Phishing
La giurisprudenza ha riconosciuto la responsabilità delle banche per la mancanza di adeguate misure di sicurezza nei servizi di home banking, concedendo agli utenti il diritto al risarcimento del danno e al rimborso delle somme rubate.
Questo è stato stabilito all’interno del quadro della responsabilità contrattuale, considerando il rapporto tra cliente e banca.
Secondo la Corte Suprema, le banche devono adottare tutte le misure tecniche necessarie per garantire la sicurezza del servizio, valutando i rischi professionali e assumendo lo standard di un banchiere prudente.
In caso di frode, la responsabilità della banca può essere esclusa solo dimostrando l’adozione di tutte le misure di protezione necessarie.
I clienti devono solo dimostrare l’origine del loro diritto e l’uso illegittimo delle loro credenziali, mentre le banche devono dimostrare di aver adottato tutte le misure per evitare il danno.
In assenza di questa prova, il cliente ha diritto al risarcimento. Se la banca non risponde, il cliente può rivolgersi all’arbitro bancario o al Tribunale.
E noi siamo qui per fornirti l’assistenza che cerchi.
Buongiorno dopo la sentenza 7214 che stabilisce che le banche non devono risarcire i propri clienti truffati con phishing bancario i consumatori non hanno più speranza di riavere i propri soldi..
I giudici sono al soldo dei grandi poteri.
Gentile Francesco,
stiamo prendendo in carico la tua segnalazione. A breve un nostro operatore ti contatterà per aiutarti a risolvere il problema. Saluti