Prescrizione TARI eredi
Gestione del debito e tutela legale
In caso di successione, gli eredi possono trovarsi a dover affrontare debiti TARI accumulati dal defunto.
È importante sapere che anche per gli eredi si applicano i termini di prescrizione e decadenza previsti dalla legge.
Il nostro team di consulenti e avvocati specializzati ti supporta nel verificare se il debito TARI è effettivamente dovuto, nei tempi previsti dalla normativa, e ti assiste nella presentazione di eventuali istanze per evitare pagamenti non dovuti.
Prescrizione della TARI per gli eredi
Quando una persona decede, il debito TARI si trasferisce agli eredi, secondo quanto stabilito dall’art. 2558 del Codice Civile, che disciplina la responsabilità degli eredi per i debiti del defunto.
La TARI si prescrive in 5 anni dal termine previsto per il pagamento (art. 2948, n. 4, Codice Civile), mentre il Comune ha cinque anni di tempo per notificare l’avviso di accertamento (decadenza, art. 1, comma 161, Legge 296/2006).
Gli eredi hanno diritto a verificare:
- se gli avvisi o le cartelle siano stati notificati entro i termini;
- se eventuali solleciti interruttivi della prescrizione siano validi;
- se il debito sia correttamente calcolato e riferito all’immobile o all’utenza del defunto.
Con la nostra assistenza, analizziamo la documentazione, verifichiamo prescrizione ti aiutiamo a far annullare richieste illegittime, proteggendo gli eredi da pagamenti indebiti.
Come ti aiutiamo a far valere i tuoi diritti
Ricevere un avviso o una cartella TARI fuori termine non significa dover pagare. Con la nostra assistenza:
- analizziamo le date di riferimento per verificare prescrizione o decadenza;
- predisponiamo l’istanza di autotutela per chiedere l’annullamento dell’atto illegittimo;
- in caso di rigetto, ti assistiamo con un ricorso tributario presso la Commissione Provinciale competente.
Tutto questo in modo rapido, online e senza stress, offrendoti una tutela legale completa e personalizzata.
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Responsabilità degli eredi e limiti del debito TARI
Secondo l’art. 2558 del Codice Civile, gli eredi sono responsabili dei debiti del defunto entro il limite delle quote ereditarie.
Ciò significa che non rispondono con il proprio patrimonio personale se non accettano l’eredità, oppure possono limitare la responsabilità ai beni ereditati in caso di accettazione con beneficio di inventario.
Per la TARI, il Comune può richiedere il pagamento agli eredi solo se il debito è ancora valido e non prescritto.
È quindi fondamentale controllare le date di emissione di avvisi e cartelle e verificare se sia scattata la prescrizione quinquennale (art. 2948, n. 4, Codice Civile), così da evitare richieste illegittime.
Strategie per far valere prescrizione e decadenza TARI come erede
Gli eredi hanno diritto a tutelarsi contro richieste tardive o errate. In base all’art. 1, comma 161, Legge n. 296/2006, il Comune deve notificare l’avviso di accertamento entro cinque anni, decorso il quale scatta la decadenza.
Se la TARI è stata già accertata, ma non riscossa entro i termini previsti, la prescrizione estingue il debito.
Con la nostra assistenza, verifichiamo la corretta applicazione dei termini, controlliamo eventuali interruzioni della prescrizione (art. 2943 Cod. Civ.) e predisponiamo istanze di autotutela o ricorsi tributari, così da proteggere gli eredi da richieste illegittime e garantire l’annullamento del debito non dovuto.
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