Recupero crediti condominio
Come fare
Vuoi procedere con il recupero crediti condominio, ma ti occorre sapere come fare?
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Recupero crediti condominio: come fare
Ogni giorno, migliaia di condomini vivono lo stesso incubo: bollette non pagate, spese straordinarie bloccate, lavori fermi.
Tutto per colpa di uno o più condomini morosi che non versano quanto dovuto. E mentre loro ignorano i solleciti, gli altri pagano anche per loro.
Un circolo vizioso che crea tensioni, blocca la manutenzione e mette a rischio la sicurezza dell’intero stabile.
In tale contesto, la nuova normativa prevede l’obbligo amministratore condominio di recupero crediti nei confronti dei condomini morosi, entro sei mesi dall’approvazione del bilancio, pena la possibilità di revoca per grave irregolarità.
Tuttavia, tra atti legali, diffide e decreti ingiuntivi, è facile commettere errori formali che invalidano tutta la procedura.
È qui che interveniamo noi. Ti assistiamo nella gestione completa del recupero crediti condominiale, fornendo supporto all’amministratore e al consiglio, monitorando le scadenze, redigendo atti e attivando le azioni esecutive necessarie, fino al pignoramento dei beni del moroso.
Come ti aiutiamo
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Recupero crediti condomini: come funziona
Il recupero crediti nei confronti dei condomini morosi è uno degli obblighi più delicati in capo all’amministratore di condominio. In base all’art. 1129 del Codice Civile e alla nuova normativa in materia condominiale, l’amministratore è tenuto ad agire formalmente per riscuotere le somme dovute, a tutela dell’interesse collettivo.
Fase stragiudiziale: Nella prima fase, il recupero può avvenire in modo stragiudiziale, attraverso:
- solleciti scritti e diffide formali con raccomandata o PEC;
- proposte di accordi di rientro rateizzati;
- convocazione dell’assemblea per approvare eventuali azioni legali.
Tutti gli atti devono essere documentati e tracciabili, per garantire trasparenza e legittimità dell’intervento. Una gestione sommaria o informale può ritorcersi contro l’amministratore stesso.
Fase giudiziale: Se la procedura bonaria fallisce, l’amministratore deve proseguire con strumenti giudiziari, come:
- decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, basato sul verbale di approvazione del rendiconto condominiale;
- eventuale procedura esecutiva, tramite pignoramento di stipendi, conti correnti o beni immobili del debitore.
Normativa sul recupero crediti condominio
La normativa sul recupero crediti nei confronti dei condomini morosi ha subito importanti chiarimenti negli ultimi anni, soprattutto grazie all’intervento della giurisprudenza.
In particolare, con la sentenza n. 13144/2023 della Corte di Cassazione, è stato ribadito che l’amministratore di condominio ha un dovere attivo e non discrezionale nel promuovere il recupero delle somme non versate dai condomini morosi. Questo significa che l’iniziativa dell’amministratore è obbligatoria e rientra tra i suoi doveri fondamentali di gestione, senza necessità di ulteriori autorizzazioni da parte dell’assemblea condominiale.
La stessa sentenza ha inoltre confermato un principio molto importante: l’amministratore può procedere giudizialmente contro il condomino moroso senza previa delibera assembleare. È sufficiente che il credito sia stato regolarmente approvato nei bilanci condominiali per legittimare l’azione legale, come il ricorso per decreto ingiuntivo.
Questo orientamento rafforza la responsabilità dell’amministratore, il quale, in caso di inazione o negligenza, può essere chiamato a rispondere dei danni causati alla collettività condominiale. Allo stesso tempo, fornisce agli altri condomini un importante strumento per sollecitare e, se necessario, sostituire l’amministratore inerte.
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