La rinegoziazione del mutuo
Quando è possibile
Hai fatto richiesta per la rinegoziazione del mutuo ma la banca non ti ha consentito di procedere?
Nell’articolo ti spieghiamo come funziona questo processo e in che modo ti aiutiamo se ti viene negata questa possibilità.
Cos’è e come funziona la rinegoziazione del mutuo
La rinegoziazione del mutuo rappresenta un’opportunità offerta dalle istituzioni bancarie per modificare le condizioni finanziarie del prestito in corso, al fine di ridurre il peso della rata mensile e mitigare il rischio di insolvenza.
Le richieste di rinegoziazione possono riguardare diverse situazioni, tra cui:
- cambio da un tasso variabile a uno fisso presso la stessa banca
- approfittare di tassi di interesse più vantaggiosi rispetto a quelli presenti al momento della stipula del mutuo
- prolungare il periodo di rimborso fino a un massimo di 5 anni, ma solo per mutui con un rimanente massimo di 20 anni
- accelerare il rimborso, richiedendo rate più elevate per estinguere il debito in anticipo.
Il mutuatario ha la facoltà di richiedere la rinegoziazione in qualsiasi momento, in base alle proprie esigenze finanziarie.
Come rinegoziare il mutuo con la stessa banca
Per rinegoziare il mutuo è necessario seguire alcuni passaggi chiave:
- inviare alla propria banca una lettera raccomandata con avviso di ricevimento, dettagliando le modifiche che si vogliono apportare e motivando tali richieste
- attendere la risposta dell’istituto bancario, che valuterà la fattibilità della richiesta e deciderà se accoglierla o meno.
In caso di risposta positiva, si procederà con la revisione del contratto di mutuo e l’aggiustamento dell’importo della rata mensile.
Importante notare che, per legge, la banca non può applicare spese aggiuntive o commissioni per la rinegoziazione, garantendo così l’assenza di oneri aggiuntivi per il cliente.
Qualora la banca dovesse declinare la richiesta, il mutuatario ha la possibilità di valutare altre opzioni, come la surroga del mutuo, la sostituzione o l’estinzione anticipata dello stesso.
Se dovessero sorgere difficoltà in qualsiasi fase del processo, siamo qui per offrire il nostro supporto e assistenza.
Come ti aiutiamo con la rinegoziazione del mutuo
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per farti ottenere la rinegoziazione del mutuo anche se la banca ha dato risposta negativa.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Cosa dicono di noi
Rinegoziazione del mutuo a tasso fisso con la stessa banca
Nel processo di rinegoziazione del mutuo, si opta per rimanere fedeli alla propria istituzione bancaria ma con l’obiettivo di ottenere condizioni più favorevoli.
Dopo aver presentato la richiesta, si dovrà aspettare la risposta da parte dell’istituto di credito.
Qualora venga approvata, si procederà con la modifica delle clausole del mutuo in linea con le esigenze del cliente.
Se, invece, la banca dovesse respingere la domanda di rinegoziazione, hai la possibilità di valutare se cambiare il mutuo trasferendolo presso un’altra banca e noi possiamo aiutarti.
Rinegoziazione mutuo altra banca
Quando si decide di trasferire il proprio mutuo da una banca all’altra, non stiamo più parlando di rinegoziazione del mutuo, ma di surroga o portabilità del mutuo.
In questa situazione, il mutuatario dovrà cercare un’altra banca disposta a prendere in carico il suo debito e, una volta individuata, dovrà semplicemente notificare la sua decisione alla banca originale.
Il processo di spostamento del mutuo, per il mutuatario, sarà totalmente gratuito, poiché tutte le spese saranno coperte dalla nuova banca.
Vantaggi per il cliente
Attraverso il ricalcolo del mutuo, è possibile modificare diversi aspetti come la durata del prestito, il tipo di tasso d’interesse (fisso o variabile) e, di conseguenza, anche lo spread, consentendo così di ridefinire l’importo della rata mensile e ricalcolare il piano di rimborso.
La pratica è disciplinata dall’art. 120 quater del Testo Unico Bancario, che prevede specificamente quanto segue per la rinegoziazione:
- l’assenza di spese: la banca non può addebitare alcuna commissione se decide di procedere con l’operazione
- la stipula di un accordo tramite una scrittura privata tra banca e cliente, senza la necessità dell’intervento di un notaio: non è richiesta la firma di un nuovo contratto di mutuo.
Cosa cambia tra rinegoziazione e surroga mutuo
Prima di esaminare le distinzioni tra rinegoziazione e surroga del mutuo, è importante sottolineare una similitudine fondamentale che li lega: entrambi i processi consentono la modifica di determinate clausole contrattuali.
Sia la rinegoziazione che la surroga prevedono la revisione del tasso di interesse, dello spread applicato, del tipo di contratto e della sua durata.
Passando ora a esaminare le differenze tra rinegoziazione e surroga del mutuo:
- la rinegoziazione avviene internamente, coinvolgendo il cliente e la sua istituzione di credito senza alcun cambiamento di banca. Diversamente, con la surroga si opta per il trasferimento del mutuo presso una nuova banca
- la rinegoziazione è sempre e completamente gratuita. La surroga del mutuo è gratuita per quanto riguarda le spese amministrative e accessorie, ma il cliente è tenuto a coprire la tassa ipotecaria di 35 euro.
Come rinegoziare il mutuo da tasso variabile a fisso
Con le recenti disposizioni introdotte dall’ultima legge di Bilancio, è ora possibile, convertire i mutui a tasso variabile in tassi fissi per tutti coloro che hanno sottoscritto un mutuo per l’acquisto di un immobile.
Al contrario di quanto previsto in precedenza, attualmente non è più richiesto soddisfare specifici requisiti legati all’ISEE.
Le condizioni per la rinegoziazione sono dunque completamente negoziabili tra la banca e il mutuatario, i quali hanno la libertà di determinare le nuove modalità di calcolo della rata e il tasso fisso da applicare nella rinegoziazione.
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