Opposizione a decreto ingiuntivo
Come si propone
L’opposizione a decreto ingiuntivo è un atto che offre al destinatario la possibilità di impugnare l’istanza di pagamento presentata nei suoi confronti, provando che è ingiustificata.
Noi possiamo fornirti l’assistenza necessaria per procedere e tutelare i tuoi diritti.
Come proporre opposizione decreto ingiuntivo
Se hai ricevuto un decreto ingiuntivo, ci sono 40 giorni di tempo dalla notifica per proporre opposizione davanti al giudice.
È importante agire subito: trascorsi i termini senza presentare opposizione, il decreto diventa definitivo e il creditore potrà procedere con azioni esecutive come il pignoramento dei beni.
In alcuni casi eccezionali, ad esempio per cause di forza maggiore o impedimenti gravi, è possibile ottenere una proroga di ulteriori 30 giorni, ma si tratta di situazioni da valutare attentamente.
Per questo è fondamentale agire con tempestività e con l’assistenza giusta: noi ti seguiamo in ogni fase, dalla redazione dell’atto di opposizione alla possibilità di negoziare con il creditore, cercando soluzioni alternative per evitare le conseguenze più pesanti.
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Cos’è l’opposizione al decreto ingiuntivo
L’opposizione al decreto ingiuntivo consente al debitore di contestare la legittimità del provvedimento che lo obbliga al pagamento di un determinato importo o alla consegna di una quantità specifica di beni.
Il debitore ha la possibilità di indicare le ragioni per cui considera di non dover adempiere a quanto richiesto nell’atto.
Le argomentazioni a sostegno dell’opposizione possono includere:
- la negazione dell’esistenza del debito citato o l’asserzione che tale debito è già stato estinto
- la dimostrazione che il decreto si appoggia su una base documentale non adeguata a sostenere la pretesa di pagamento.
Come funziona l’opposizione al decreto ingiuntivo
L’art. 645 c.p.c. stabilisce che l’opposizione a decreto ingiuntivo deve essere inoltrata presso l’ufficio giudiziario a cui appartiene il giudice che ha emesso l’ingiunzione.
Nel caso di controversie ordinarie, l’opposizione deve essere presentata attraverso un atto di citazione, mentre nelle controversie di lavoro si procede con un ricorso.
L’opposizione al decreto attiva una procedura di contraddittorio che segue le formalità tipiche del processo ordinario.
Durante il contraddittorio, il giudice deve verificare due elementi fondamentali:
- la competenza del giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo
- l’effettiva esistenza del credito preteso.
Se uno qualsiasi di questi due presupposti manca, il giudice può dichiarare l’invalidità del decreto, evidenziando l’assenza di uno dei requisiti di ammissibilità previsti dell’art. 633 c.p.c.
Cosa fare se l’opposizione a d.i. viene respinta
Se nel giudizio di opposizione il ricorso contro il decreto ingiuntivo viene rigettato, ci sono delle alternative da considerare.
È possibile tentare di concordare un piano di pagamento con il creditore o stabilire un accordo per rateizzare il debito.
In ogni circostanza, è di fondamentale importanza agire prontamente per prevenire eventuali sviluppi legali ulteriori, come il sequestro dei tuoi beni o il pignoramento del tuo stipendio.
La natura del procedimento di opposizione
La Corte di Cassazione, in una sentenza delle Sezioni Unite datata 13 gennaio 2022 (n. 927), ha affrontato il tema della natura del giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo.
Ha ribadito che questo procedimento è un’ordinaria cognizione giudiziaria, non un mezzo di impugnazione, come già stabilito in precedenti pronunce del 2008 e del 2010.
Pur riconoscendo che vi è un dibattito sulla sua natura impugnativa, la Cassazione ha sempre respinto questa interpretazione, confermando che l’opposizione è una fase successiva al procedimento monitorio e non un giudizio autonomo.
Perché rivolgersi ai nostri esperti in diritto civile
L’opposizione al decreto ingiuntivo è un processo legale complesso che richiede una comprensione dettagliata delle leggi processuali civili.
È fortemente raccomandato avvalersi dell’assistenza di un avvocato esperto in diritto civile per una consulenza qualificata e un supporto legale adeguato.
Un nostro avvocato ti può aiutare a valutare la fondatezza della richiesta del creditore attraverso un’analisi legale dettagliata e assistere nella formulazione e presentazione dell’opposizione, occupandosi della redazione dei documenti necessari e della rappresentanza in tribunale. L’assistenza legale previene errori procedurali, quali il mancato rispetto dei termini o l’incompleta presentazione di documentazione, che potrebbero influire negativamente sull’esito dell’opposizione.
Inoltre, l’avvocato può esplorare altre vie legali di difesa, come l’impugnazione del decreto, nel caso in cui l’opposizione non sia stata presentata nei tempi previsti o sia stata respinta.
Il nostro studio legale ha un’ampia esperienza nel settore, è dedicato a risolvere situazioni difficili per i debitori, garantendo la tutela dei loro interessi contro le pretese dei creditori.
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