Acqua nel carburante e risarcimento danni
Ottienilo con noi
Se hai fatto rifornimento e la tua auto ha smesso di funzionare, potrebbe esserci acqua nel carburante.
Questa situazione, purtroppo frequente, può causare danni seri al motore. Ma non preoccuparti: hai il diritto a un risarcimento e noi ti spieghiamo come ottenerlo.
Come ottenere il risarcimento per acqua nel carburante
Per avviare la procedura di risarcimento, occorre inviare una richiesta formale scritta al gestore del distributore, specificando data, ora e luogo del rifornimento.
Nella comunicazione, serve descrivere in modo chiaro i danni subiti dal veicolo e l’incidente.
È fondamentale allegare la documentazione che attesti il nesso causale tra il carburante contaminato e il guasto.
Documentazione necessaria per la richiesta
Per procedere con la richiesta, devi raccogliere e allegare alcuni documenti chiave:
- La ricevuta di rifornimento:scontrino, fattura o ricevuta di pagamento con carta che provi l’acquisto del carburante presso quel distributore. È sempre opportuno utilizzare sistemi tracciati
- La fattura del carro attrezzi:se hai dovuto richiedere un intervento di soccorso stradale
- La fattura o un preventivo di riparazione:dettagliato, rilasciato dall’officina che attesti i danni e il costo della riparazione, specificando che la causa è riconducibile all’acqua nel carburante. Un semplice preventivo non ha sempre valore legale
- Perizie tecniche o dichiarazioni scritte:se disponibili, possono rafforzare il tuo caso
Questa documentazione è cruciale per dimostrare il danno subito e facilitare il rimborso.
Acqua nel carburante? Affidati a noi e ottieni il risarcimento
Se tutto questo ti sembra troppo complicato, non temere, noi siamo dalla tua parte.
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I danni e cosa fare subito
L’acqua è più densa del carburante e può danneggiare il motore causando corrosione, ruggine e usura. Se subito dopo aver fatto rifornimento noti un calo di potenza, un motore irregolare o il veicolo che si spegne, agisci subito:
- Spegni immediatamente il motore:Non tentare di riaccenderlo per evitare danni ancora più gravi e costosi.
- Chiama il soccorso stradale:Fai trasportare l’auto in un’officina di fiducia.
- Fai svuotare il serbatoio:Un professionista dovrà pulire il sistema di alimentazione e sostituire i filtri e le parti danneggiate.
Il tuo diritto al risarcimento: la base legale
Il tuo diritto a essere risarcito è tutelato dalla legge. L’articolo 130 del Codice del Consumo è molto chiaro a riguardo: in questo caso, il gestore del distributore, in quanto venditore, ha il dovere di fornire un prodotto conforme e privo di vizi.
Il carburante con acqua o contaminanti è considerato non idoneo all’uso, e configura una violazione degli obblighi contrattuali.
Per questo, il venditore risponde per i danni derivanti dal vizio della cosa venduta.
La giurisprudenza a tutela del consumatore
La Corte di Cassazione ha più volte confermato la responsabilità del gestore. Ad esempio, con l’ordinanza del 14 marzo 2024, la Corte ha ribadito che il gestore è responsabile per non aver dimostrato l’assenza di difetti nel carburante. In un’altra sentenza, ha affermato che il consumatore non è tenuto a fornire una prova documentale assoluta del rifornimento, potendo avvalersi di elementi indiziari.
Inoltre, la responsabilità del gestore può essere inquadrata sotto diversi profili:
- Responsabilità contrattuale: per l’inadempimento dell’obbligo di fornire un carburante idoneo all’uso.
- Responsabilità extracontrattuale: se il danno coinvolge terzi estranei al contratto.
- Responsabilità per attività pericolosa: se l’inquinamento deriva da cattiva manutenzione dei serbatoi.
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