Impugnare delibera condominio
Come fare
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Come impugnare delibera condominio
Molti condomini si trovano a subire deliberazioni che violano la legge, il regolamento condominiale o i principi generali di correttezza e buona amministrazione. Alcuni esempi ricorrenti includono:
- delibere adottate senza il quorum previsto
- decisioni che pregiudicano diritti individuali indisponibili (es. proprietà esclusiva)
- vizi di convocazione o irregolarità nella verbalizzazione
- delibere su materie non all’ordine del giorno
- ripartizioni spese illegittime.
In presenza di tali vizi, l’ordinamento consente l’impugnazione delibera assembleare condominio, entro il termine di 30 giorni.
È possibile agire mediante ricorso o con atto di citazione ordinario, a seconda della complessità della causa e delle strategie difensive da adottare.
E noi possiamo offrirti assistenza completa, per risolvere ogni questione.
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Tipologie di delibere impugnabili: nulle o annullabili?
L’impugnazione delibera assemblea condominio può avvenire quando queste presentano vizi di legittimità. La giurisprudenza distingue tra delibere nulle – prive di effetti giuridici sin dall’origine – e delibere annullabili, le cui conseguenze possono essere eliminate solo con apposito provvedimento giudiziale.
Sono considerate nulle, ad esempio, le delibere che incidono su diritti esclusivi dei singoli condomini o che hanno oggetto impossibile o illecito.
Sono invece annullabili, ex art. 1137 c.c., le delibere adottate con violazione delle norme sulla convocazione, sulla costituzione dell’assemblea o sulle maggioranze prescritte.
Termine impugnazione delibera condominio
Le delibere annullabili devono essere impugnate entro 30 giorni dalla data dell’assemblea o dalla comunicazione del verbale per gli assenti.
Trattandosi di termine decadenziale, esso non è prorogabile né soggetto a sospensione feriale. L’azione si propone innanzi al Tribunale ordinario, territorialmente competente in base alla residenza del condominio.
È possibile introdurre il giudizio sia con ricorso sommario ex art. 702-bis c.p.c. sia con atto di citazione ordinario, a seconda della natura della controversia.
In casi urgenti, è ammissibile anche la tutela cautelare per sospendere provvisoriamente l’efficacia della delibera.
Onere probatorio e giurisprudenza applicabile
Il condomino impugnante ha l’onere di provare l’esistenza e la rilevanza dei vizi dedotti. La giurisprudenza di merito e di legittimità richiede un’analisi puntuale del verbale assembleare, delle modalità di convocazione e della natura della decisione adottata.
Le prove documentali (convocazione, avviso, regolamento, millesimi, tabella spese) rivestono importanza primaria.
In caso di erronea ripartizione delle spese, ad esempio, sarà necessario dimostrare la violazione delle tabelle millesimali vigenti o l’adozione di criteri contrari alla legge o al regolamento condominiale.
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