Recupero costo distr voltura mortis causa
Come non pagare
Se hai ricevuto una bolletta che riporta la voce recupero costo distr voltura mortis causa, non pagare subito!
Con la nostra assistenza potrai verificare se l’importo che ti hanno addebitato è legittimo e in caso contrario contestarlo.
Recupero costo distr voltura mortis causa plenitude
La voltura per decesso viene eseguita dall’erede del defunto nel momento in cui quest’ultimo viene a mancare.
Per avviare la procedura occorre che:
- la richiesta venga fatta da un parente o erede del defunto
- sia presentata la voltura catastale, documento relativo alla variazione della titolarità dell’immobile, se il richiedente è anche l’erede dell’abitazione
- venga consegnata la certificazione di morte dell’intestatario del contratto di fornitura.
Inoltre, essendo gratuita non sarà possibile per il fornitore il recupero del costo distr voltura mortis causa, se il richiedente era già domiciliato all’indirizzo della fornitura al momento del decesso.
Come non pagare il recupero costo distr voltura mortis causa
Sono moltissimi gli utenti che ci segnalano un problema legato alla scorrettezza dei fornitori di energia e gas.
In particolare, si tratta di un addebito che compare come “recupero costo distribuzione voltura mortis causa eni plenitude “, notificato ai clienti a distanza di anni.
È importante sottolineare che la voltura mortis causa, qualora richiesta da chi risiedeva già nell’abitazione al momento del decesso del precedente intestatario, non comporta alcun costo.
Di conseguenza, qualsiasi addebito di questo tipo è contestabile attraverso un apposito reclamo.
Se nella tua bolletta hai notato questa voce e desideri impugnarla, siamo pronti ad assisterti.
Contattaci per avvalerti del nostro supporto: insieme faremo valere i tuoi diritti e ci assicureremo che non ti vengano imposti costi ingiustificati.
Come ti aiutiamo a non pagare il costo distr voltura mortis causa
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza ci mettiamo la faccia per aiutarti a contestare l’illegittimo addebito per il recupero di oneri non dovuti e relativi alla voltura mortis causa.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e si occuperemo di valutare la tua situazione e adottare la strategia migliore.
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Cosa dicono di noi
Chiusura delle forniture dopo decesso: come richiederla
Se l’abitazione del defunto dovesse rimanere vuota o fosse messa in vendita, è necessario comunicare al fornitore la volontà di terminare il contratto di fornitura.
Questo processo è noto come disdetta con suggello, in quanto il contatore verrà sigillato per impedire l’utilizzo fino all’attivazione di un nuovo contratto.
Importante: se desideri mantenere attive le utenze, ad esempio per illuminare la casa durante le operazioni di svuotamento o per mostrare l’immobile a potenziali acquirenti, ricordati di effettuare la voltura.
In caso contrario, potresti essere soggetto a sanzioni per mancata voltura.
Ecco come procedere per disdire il contratto di fornitura di luce e gas:
- localizza e compila il modulo di disdetta specifico del tuo fornitore
- contatta il fornitore tramite email o telefono, oppure invia un fax o una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno includendo il modulo compilato
- assicurati di indicare che stai richiedendo la cessazione del contratto a nome dell’intestatario deceduto.
Per completare la procedura, dovrai fornire le seguenti informazioni:
- per la fornitura di luce: il codice pod (punto di consegna), un codice alfanumerico di 14 caratteri che trovi in bolletta e che inizia con “it”
- per la fornitura di gas: il pdr (punto di consegna), un codice numerico di 14 cifre anch’esso presente in bolletta
- il codice cliente (composto da 9 cifre, visibile sulla prima pagina della bolletta)
- l’indirizzo dell’immobile per cui si richiede la cessazione della fornitura
- il codice fiscale dell’intestatario del contratto
- i dati personali dell’intestatario del contratto
- un contatto per l’invio dell’ultima fattura.
La Voltura Mortis Causa si paga?
Per gli eredi o il coniuge del defunto, la voltura è gratuita se, al momento del decesso, risiedevano già presso l’indirizzo dove era attivo il contratto di fornitura.
Tuttavia, è importante sapere che questa gratuità si applica solamente ai costi amministrativi (ovvero, non sono previsti costi da parte del distributore).
Per gli altri eventuali oneri, la politica di tariffazione può variare a seconda del fornitore di energia elettrica e gas.
Pertanto, contattaci se pensi siano stati applicati costi non dovuti come il recupero costo distr voltura mortis causa e risolveremo noi.
Non sei un familiare dell’intestatario defunto?
Se la persona che desidera effettuare la voltura non è un parente del precedente intestatario defunto, sarà soggetta ai costi stabiliti dal fornitore di energia e gas metano.
I costi possono variare in base al mercato in cui era posizionato il contratto del defunto: mercato libero o mercato tutelato.
Se il contratto del defunto era nel mercato libero, il nuovo intestatario dovrà sostenere solo un contributo di 0 € per oneri amministrativi e gli eventuali costi previsti dal contratto.
Se invece il contratto era con un fornitore nel servizio di maggior tutela, il nuovo intestatario sarà obbligato a pagare un contributo di 23€ e l’imposta di bollo come stabilito dalla normativa vigente.
Nel caso in cui il nuovo cliente non sia un parente del defunto, si parla di subentro totale o voltura umana.
Secondo la legge, è possibile continuare a beneficiare delle agevolazioni tariffarie e fiscali precedentemente godute dal defunto.
Inoltre, se era stato versato un deposito cauzionale, questo verrà trasferito dal vecchio al nuovo titolare del contratto.
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