Retribuzione professionale docenti
Come ottenerla
Hai svolto supplenze brevi e non hai ricevuto la Retribuzione Professionale Docenti?
Se nelle tue buste paga non è comparsa la RPD per supplenze brevi o saltuarie, non sei sola o solo.
Con il nostro supporto legale gratuito possiamo valutare il tuo caso e promuovere il ricorso necessario per ottenere gli arretrati.
Cos’è la Retribuzione Professionale Docenti (RPD)
La RPD è un compenso accessorio previsto dal CCNL Scuola che riconosce ai docenti – anche ai supplenti brevi e ai precari – una retribuzione aggiuntiva per il carico professionale svolto oltre l’orario frontale.
Anche in presenza di supplenze di breve durata, il diritto alla RPD è stato più volte riconosciuto dai tribunali, ma molti docenti ne sono stati esclusi ingiustamente.
Come funziona il ricorso per ottenere la RPD
Se non hai ricevuto la RPD durante i tuoi periodi di supplenza breve o saltuaria, puoi agire con un ricorso al Giudice del Lavoro.
Ecco come ti assistiamo passo dopo passo:
1. Valutazione gratuita del tuo caso da parte di avvocati esperti.
2. Raccolta dei documenti necessari (contratti, cedolini, ecc.).
3. Redazione e deposito del ricorso presso il tribunale competente.
4. Recupero degli arretrati spettanti e gestione completa della procedura.
L’intera pratica è seguita dal nostro team e, quando previsto, non comporta alcun costo per il docente: ti spiegheremo con chiarezza come vengono gestite le spese.
Documenti utili
Per presentare il ricorso servono alcuni documenti di base:
- Contratti di supplenza o lettere di nomina
- Cedolini paga degli anni interessati
- Comunicazioni dell’istituto scolastico (email, note)
- Registro delle ore o calendario delle supplenze
- Documento d’identità e codice fiscale
- Eventuali deleghe, se la richiesta è presentata da un rappresentante
Perché affidarti a noi
- Avvocati e consulenti specializzati in diritto del lavoro e del comparto scuola
- Assistenza completa: prepariamo e depositiamo il ricorso per te
- Servizio gratuito per il docente (quando le spese sono coperte dal Ministero o da provvedimenti)
- Aggiornamenti costanti
Come ti aiutiamo
Vantiamo un team di consulenti esperti e avvocati specializzati in materia pronti a difenderti.
Inviata la tua segnalazione:
- riceverai una mail di conferma dal dominio @unionedeiconsumatori.it (controlla la cartella spam o promozioni su gmail!)
- sarai richiamato da un nostro consulente che ti illustrerà tutti i passaggi della nostra assistenza legale senza nessun compenso (perché le spese le pagherà il Ministero)
- presenteremo il ricorso, garantendo che ogni dettaglio sia curato con precisione, facendoti ottenere il rimborso spettante.
Tutto ciò online e sgravandoti da ogni pensiero!
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La retribuzione professionale docenti: cosa dice la legge
La Retribuzione Professionale Docenti (RPD) è un compenso fisso e continuativo riconosciuto al personale docente in servizio a tempo indeterminato o con contratti annuali fino al 31 agosto.
Non si tratta di un pagamento legato a incarichi extra, ore aggiuntive o progetti particolari, ma di una voce stabile della retribuzione mensile.
Il riferimento normativo principale è l’articolo 7 del CCNL del 15 marzo 2001, che definisce una serie di compensi accessori per i docenti, suddivisi in tre fasce.
Inoltre, lo stesso articolo chiarisce che la RPD, al pari del compenso individuale accessorio, deve essere erogata per dodici mensilità, seguendo le modalità previste dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del 31 agosto 1999, articolo 25.
Importo della retribuzione professionale per i docenti
La Retribuzione Professionale Docenti (RPD) corrisponde a un compenso mensile aggiuntivo di circa 174,50 euro, pari a circa il 10% dello stipendio base.
Si tratta di un elemento retributivo fisso che dovrebbe comparire regolarmente nella busta paga dei docenti aventi diritto.
Nel caso in cui non sia stato corrisposto, è possibile presentare richiesta per ottenerne l’inclusione nello stipendio, oltre a recuperare le somme non percepite fino a un massimo di cinque anni precedenti, attraverso un’apposita procedura legale.
Come verificare se ti è stata riconosciuta la RPD
Per sapere se ti è stata effettivamente erogata la Retribuzione Professionale Docenti, è sufficiente consultare il tuo cedolino stipendiale.
Accanto alla voce “stipendio tabellare”, dovresti trovare anche la dicitura “Retribuzione Professionale Docenti” o “RPD”.
Se questa voce non compare, significa che non ti è stata accreditata e potresti avere diritto a richiederla, anche per gli anni passati.
Dal 2018, la Corte di Cassazione ha chiarito che escludere i supplenti brevi da questo compenso è illegittimo e viola il principio di parità di trattamento tra docenti a tempo determinato e indeterminato, sancito dal diritto europeo.
In altre parole, anche i precari devono essere trattati alla pari dei colleghi di ruolo e possono agire legalmente per recuperare quanto spetta loro.
Retribuzione Professionale Docenti a chi spetta
La Retribuzione Professionale Docenti (RPD) spetta a tutti i docenti assunti a tempo indeterminato e a quelli con contratti annuali fino al 31 agosto.
Tuttavia, anche i supplenti brevi e saltuari ne hanno diritto, secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza italiana ed europea, che ha riconosciuto come discriminatoria l’esclusione di questi ultimi.
Nonostante ciò, in molti casi i docenti precari non la trovano nel cedolino stipendiale. In queste situazioni, è possibile ricorrere legalmente per ottenere non solo l’inserimento della RPD nello stipendio, ma anche gli arretrati fino a 5 anni.
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