Carta Revolving e tassi usurari
Come ottenere il rimborso
La carta revolving consente acquisti senza anticipare denaro, ma genera debiti da rimborsare con interessi molto elevati.
Nell’articolo ti spieghiamo come funziona questo strumento e in che modo ti aiutiamo ad ottenere il rimborso di eventuali tassi usurari.
INDICE
Cos’è e come funziona la Carta Revolving
La revolving è una tipologia di carta di credito che permette al titolare di effettuare acquisti indipendentemente dai fondi disponibili sul proprio conto corrente.
A differenza delle carte di credito tradizionali, che addebitano tutte le spese in un’unica soluzione a fine mese, le carte revolving permettono di ripagare il debito accumulato con rate mensili fisse. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai tassi di interesse elevati associati a queste carte, che possono essere considerati usurari.
E se pensi di essere stato vittima di tassi eccessivamente alti, devi sapere che possiamo richiedere un rimborso direttamente presso la tua banca.
Tassi usurari nelle carte revolving: cosa fare
Molte persone optano per le carte revolving per la possibilità di dilazionare i pagamenti degli acquisti, spesso sottovalutando l’incidenza elevata degli interessi.
È pratica comune per gli istituti di credito destinare i pagamenti delle rate inizialmente agli interessi accumulati, e solo dopo alla riduzione del debito principale.
Lo stesso Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha rilevato, con diverse decisioni, che sia le Banche che le Finanziarie applicano spesso, attraverso questo strumento, dei veri e propri tassi di usura.
Oltre all’usura, altra anomalia discendente delle Carte Revolving è l’anatocismo.
Di fronte a queste complessità, diventa fondamentale un’analisi professionale delle condizioni contrattuali per una corretta tutela dei diritti del consumatore.
E noi siamo qui per offrirti l’assistenza necessaria e guidarti nel recupero degli interessi eccessivi che hai pagato ingiustamente.
Come ti aiutiamo con la carta revolving
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza ci mettiamo la faccia per fornirti un analisi accurata delle clausole inserite nel tuo contratto e per farti ottenere il recupero degli eventuali interessi usurari che ti sono stati applicati..
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e si occuperemo di valutare la tua situazione e adottare la strategia migliore.
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Cosa dicono di noi
Gli svantaggi della Carta Revolving e i tassi eccessivi
Le carte revolving (o carte di credito rateali) possono sembrare una buona idea all’inizio, ma in realtà sono un’arma a doppio taglio.
Infatti, se non si riesce a pagare l’intero importo entro la scadenza, si incorre in spese extra che aumentano il debito.
Questo perché ogni volta che utilizzi la carta per effettuare acquisti, paghi dei tassi di interesse più alti rispetto a un prestito tradizionale.
Al riguardo sono diversi gli utenti che segnalano la presenza di tassi usurari nell’uso della revolving e noi possiamo aiutarti ad ottenerne il rimborso!
Le voci di costo del conto revolving
Per quanto riguarda le voci di costo legate all’utilizzo di una carta revolving, oltre al tasso di interesse, il cui importo varia in base all’emittente e deve essere sempre indicato per legge nel contratto, le altre sono:
- le spese di estratto conto
- l’imposta di bollo
- le spese di incasso delle rate
- le eventuali commissioni sui prelievi
- le eventuali coperture assicurative aggiuntive
- le eventuali spese nel caso in cui si richieda una carta aggiuntiva per un familiare del titolare
- le eventuali commissioni per la quota associativa annuale, prevista da alcuni istituti.
Se tutti questi costi non ti sono stati segnalati dalla banca o non sono presenti nel contratto, segnalaci il problema e troveremo la soluzione più adatta al tuo caso.
Come gestire i rischi del credito revolving
Come potresti aver già notato, ci sono due principali pericoli legati al credito revolving: l’anatocismo e l’usura.
Queste due pratiche illecite, pur essendo differenti, emergono dalla medesima radice, ossia la mancanza di chiarezza da parte delle banche nel comunicare come vengono calcolati gli interessi.
Pertanto, optando per un credito revolving sotto forma di linea di credito, potresti trovarti a dover affrontare la capitalizzazione degli interessi, ovvero quando gli interessi vengono sommati al capitale e su questa somma vengono calcolati nuovi interessi.
D’altro canto, se utilizzi una carta di credito revolving, oltre alla sfida di gestire il debito accumulato, dovrai confrontarti con vari interessi occultati che possono facilmente portare il tuo finanziamento revolving a configurarsi come usura.
Perché è sconsigliato l’utilizzo delle Revolving
I clienti delle finanziarie richiedono finanziamenti per soddisfare le proprie esigenze, spesso per consolidare prestiti esistenti, quindi raramente sono pienamente consapevoli degli interessi applicati sul prestito richiesto.
La loro valutazione si basa principalmente sulla comodità della rata mensile da pagare.
Inoltre, quando si tratta di carte revolving, le banche non forniscono mai una chiara indicazione del debito residuo, rendendo facile per i clienti perdere il controllo della situazione finanziaria.
Una volta effettuato il primo acquisto, è difficile per il cliente monitorare e fermare l’accumulo di spese e interessi.
Ogni volta che viene pagata una rata mensile, è quasi impossibile resistere all’utilizzo del nuovo credito disponibile, creando così un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.
Alla fine, chi usufruisce di questo servizio sarà il principale danneggiato.
Se anche tu ti sei ritrovato in questa situazione, affidati a noi e risolvi il problema.
Rapporto rata reddito in un prestito
Esistono criteri specifici per valutare la sostenibilità di un prestito per il richiedente. In teoria, banche e società di credito non dovrebbero erogare prestiti se l’importo della rata mensile eccede il 33% dello stipendio del richiedente.
Questo limite è imposto per garantire che il richiedente possa far fronte alle proprie spese abituali, come bollette, imposte, affitto, spese condominiali e la spesa per il mantenimento della famiglia, che generalmente assorbono circa il 75% del reddito mensile.
Tuttavia, questa norma ha più che altro un valore etico e spesso non viene seguita, risultando in un vantaggio per gli enti finanziatori.
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