La carta revolving è un metodo di pagamento molto popolare tra gli utenti, poiché permette di acquistare beni e servizi senza dover anticipare le spese. Di conseguenza, ciò comporta l’accumulo di debiti che devono essere poi rimborsati in rate mensili, compresivi di interessi molto alti.

Nell’articolo esamineremo come funziona questo strumento, gli svantaggi, e come possiamo aiutarti ad ottenere il rimborso di eventuali tassi usurari.

 

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INDICE

Cos’è la Carta Revolving

La revolving è una tipologia di carta di credito che permette al titolare di effettuare acquisti indipendentemente dai fondi disponibili sul proprio conto corrente.

Queste carte ricaricabili, a differenza delle tradizionali carte di credito a saldo, non prevedono l’addebito sul conto di tutte le spese con un’unica soluzione a fine mese, ma consentono di ripagare il proprio debito nei confronti dell’istituto finanziario con rate mensili di importo costante.

Per poter essere utilizzata, la carta revolving richiede l’autenticazione delle ricevute tramite la firma del cliente: per questo motivo, essa può essere usata solo dal titolare, pena l’immediata revoca del prodotto.

 

Carta di credito revolving come funziona

La carta revolving (o revolving card) può essere impiegata per fare acquisti in negozio, shopping online e prelievi agli sportelli.

Il plafond, cioè l’importo massimo messo a disposizione dal creditore, dipende dalla solidità creditizia del titolare della carta.

I rimborsi prevedono una rata minima costante, che può essere aumentata a discrezione del titolare, che può anche decidere di saldare l’intero debito.

Il cliente deve pagare le rate entro le scadenze concordate, rimborsando non solo il credito concesso ma anche gli interessi calcolati sulle somme effettivamente spese.

Se però il denaro non viene utilizzato, non si pagano interessi.

Attenzione però ai tassi di interesse pagati! Molte volte sono usurari ed in questo caso potrai ottenerne il rimborso direttamente dalla tua banca. Se hai bisogno di assistenza..

 

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Lo sapevi che…

Le spese effettuate con una carta di credito a saldo devono essere saldate in un’unica soluzione, mentre quelle legate ad un conto revolving sono ripartite in rate mensili. A differenza della carta di credito tradizionale, che offre un periodo di tempo gratuito per il pagamento, con la carta revolving gli interessi passivi iniziano a maturare immediatamente.

 

Gli svantaggi e i tassi eccessivi

Le carte revolving (o carte di credito rateali) possono sembrare una buona idea all’inizio, ma in realtà sono un’arma a doppio taglio.

Infatti, se non si riesce a pagare l’intero importo entro la scadenza, si incorre in spese extra che aumentano il debito.

Questo perché ogni volta che utilizzi la carta per effettuare acquisti, paghi dei tassi di interesse più alti rispetto a un prestito tradizionale.

Al riguardo sono diversi gli utenti che segnalano la presenza di tassi usurari nell’uso della revolving!

Noi possiamo aiutarti ad ottenerne il rimborso con l’assistenza di un nostro avvocato.

– Le voci di costo del conto revolving

Per quanto riguarda le voci di costo legate all’utilizzo di una carta revolving, oltre al tasso di interesse, il cui importo varia in base all’emittente e deve essere sempre indicato per legge nel contratto, le altre sono:

  • le spese di estratto conto
  • l’imposta di bollo
  • le spese di incasso delle rate
  • le eventuali commissioni sui prelievi
  • le eventuali coperture assicurative aggiuntive
  • le eventuali spese nel caso in cui si richieda una carta aggiuntiva per un familiare del titolare
  • le eventuali commissioni per la quota associativa annuale, prevista da alcuni istituti.

Se tutti questi costi non ti sono stati segnalati dalla banca o non sono presenti nel contratto, segnalaci il problema e troveremo la soluzione più adatta al tuo caso.

 

Le tutele contro i tassi usurari delle carte revolving

Le Carte revolving sono un prodotto finanziario offerto da Banche e Finanziarie che prevedono l’applicazione di tassi di interesse più elevati rispetto ai prestiti.

La gente le utilizza perché pensa di poter pagare a rate i propri acquisti senza rendersi conto dell’alto costo degli interessi.

Le Finanziarie, inoltre, spesso imputano gli importi rateali ricevuti dal cliente prima agli interessi maturati e solo successivamente alla riduzione del capitale.

Lo stesso Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha rilevato, con diverse decisioni, che sia le Banche che le Finanziarie applicano spesso, attraverso questo strumento, dei veri e propri tassi di usura.

Oltre all’usura, altra anomalia discendente delle Carte Revolving è l’anatocismo.

Per questo motivo, è necessario uno studio professionale per comprendere appieno le varie clausole del contratto e noi possiamo tutelare i tuoi diritti.

Riceverai l’assistenza di un nostro avvocato esperto in materia che potrà valutare il tuo caso e farti ottenere il rimborso di questi tassi eccessivi.

 

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Recupera gli interessi e ottieni un rimborso

Nella maggioranza dei casi le carte revolving vengono concesse con contratti irregolari, non solo per gli interessi eccessivi ma anche per tutta una serie di costi non indicati che rendono di fatto illegale la carta.

Per tutelarti ed ottenere il rimborso dei tassi usurari possiamo prima procedere con un formale reclamo alla banca che ti ha aperto il conto revolving. Solitamente l’istituto di credito avvia la procedura di rimborso.

Se invece la banca dovesse fornire una risposta negativa, non preoccuparti!

Un nostro avvocato presenterà un reclamo all’ABF (Arbitrato Bancario Finanziario) per farti ottenere ciò che spetta.