Rottamazione cartelle 2024
Domanda di riammissione
Nuova opportunità per rientrare nella rottamazione cartelle esattoriali.
La conversione del Milleproroghe permette di accedere nuovamente alla definizione agevolata, che annulla sanzioni, interessi e aggio di riscossione (dove previsto).
Scopri le scadenze e come ti aiutiamo nella procedura.
Scadenza rottamazione cartelle quater: domanda entro il 30 aprile
Per poter accedere alla rottamazione quater, occorre presentare una domanda telematica all’Agenzia delle Entrate Riscossione (Ader) entro il 30 aprile 2025.
I moduli necessari saranno resi disponibili direttamente sul sito dell’Agenzia entro 20 giorni dalla pubblicazione della legge di conversione del Milleproroghe.
Se hai già inviato una domanda in passato, è possibile integrarla o correggerla sempre entro il 30 aprile 2025.
Noi siamo qui per aiutarti durante tutta la procedura: ti guideremo passo dopo passo per assicurarci che tu possa accedere alla rottamazione quater senza difficoltà e ottenere i benefici previsti.
Come ti aiutiamo
Vantiamo un team di consulenti esperti e avvocati specializzati in materia che sono pronti a difenderti.
Inviata la tua segnalazione:
- riceverai una mail di conferma da un dominio @unionedeiconsumatori.it(controlla la cartella spam o promozioni su gmail!)
- sarai richiamato da un nostro consulente che ti illustrerà tutti i passaggi della nostra assistenza
- invieremo la richiesta per farti aderire alla definizione agevolata per cui è stata prevista la riapertura.
Ti offriamo assistenza professionale e personalizzata per la tutela dei tuoi diritti.
Tutto ciò online e sgravandoti da ogni pensiero!
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La comunicazione della riscossione entro il 30 giugno
Entro il 30 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate Riscossione ti invierà una comunicazione dettagliata che includerà l’importo complessivo delle somme che devi pagare per aderire alla rottamazione quater.
In questa comunicazione, troverai anche la data di scadenza di ciascuna rata (sia il giorno che il mese). Questo ti permetterà di sapere con precisione quanto dovrai pagare e quando, così da organizzarti in anticipo per rispettare le scadenze senza rischiare di incorrere in penali o complicazioni.
Primo o unico pagamento entro il 31 luglio
Chi decide di aderire alla rottamazione quater dovrà effettuare il primo pagamento entro il 31 luglio 2025. Questo pagamento potrebbe essere l’unico, se scegli di saldare tutto in un’unica soluzione, oppure potrebbe essere la prima di dieci rate, se decidi di pagare a rate.
Se scegli il pagamento rateizzato, dopo il 31 luglio, le scadenze delle altre rate saranno:
- 30 novembre 2025, 28 febbraio 2026, 31 maggio 2026, 31 luglio 2026 e 30 novembre 2026
- Infine, le ultime rate scadranno il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre del 2027.
È importante tenere a mente queste scadenze per evitare ritardi nei pagamenti, che potrebbero comportare sanzioni o l’annullamento dei benefici della rottamazione.
Cosa è la rottamazione cartelle esattoriali
La Rottamazione-quater è una misura di definizione agevolata dei debiti fiscali introdotta dalla Legge n. 197/2022, che consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il fisco beneficiando di condizioni vantaggiose.
Recentemente, attraverso un emendamento al Decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024), sono stati riaperti i termini per aderire a questa procedura, offrendo una nuova opportunità a coloro che erano decaduti dai benefici per mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate previste.
Interessi sulle rate della Rottamazione-quater
Per i contribuenti che scelgono di rateizzare il pagamento della Rottamazione-quater, è previsto l’applicazione di interessi al tasso del 2% annuo a decorrere dal 1° novembre 2023. Questo tasso agevolato rappresenta un beneficio rispetto agli interessi ordinari applicati sui debiti fiscali, che possono essere significativamente più elevati.
Il calcolo degli interessi viene effettuato sulla quota di debito residuo e si applica in modo proporzionale alla durata del piano di rateizzazione. Ad esempio, chi opta per il pagamento in dieci rate consecutive vedrà un’incidenza degli interessi progressivamente decrescente man mano che le rate vengono saldate.
È importante sottolineare che il tasso agevolato del 2% annuo è stato introdotto per incentivare i contribuenti a regolarizzare la propria posizione senza subire l’impatto di interessi di mora o sanzioni più gravose. Tuttavia, il mancato pagamento anche di una sola rata può comportare la decadenza dalla definizione agevolata, con la conseguente perdita dei benefici previsti dalla Rottamazione-quater e la ripresa della riscossione coattiva del debito nella sua interezza.
Per evitare problematiche, si consiglia di monitorare attentamente le scadenze dei pagamenti, verificando l’ammontare degli interessi applicati su ciascuna rata tramite la comunicazione inviata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Quali debiti rientrano nella rottamazione-quater
La Rottamazione-quater riguarda i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Questo significa che tutti i carichi iscritti a ruolo in quel periodo possono essere oggetto di definizione agevolata, con l’eliminazione di sanzioni e interessi di mora.
Rientrano nella Rottamazione-quater:
- Tributi erariali (IRPEF, IVA, IRES, IRAP) e tributi locali (IMU, TASI, TARI) affidati alla riscossione
- Contributi previdenziali e assistenziali dovuti a INPS e INAIL
- Multe stradali e sanzioni amministrative, con la sola eliminazione di interessi e maggiorazioni
- Debiti derivanti da accertamenti esecutivi dell’Agenzia delle Entrate
- Cartelle di pagamento relative a tributi e contributi non versati.
Non possono essere oggetto di rottamazione:
- Debiti per risorse proprie dell’UE (ad esempio, dazi doganali)
- Sanzioni penali e somme derivanti da condanne della Corte dei Conti
- Importi dovuti per il recupero di aiuti di Stato ritenuti illegittimi
- IVA all’importazione.
I contribuenti possono verificare i propri debiti accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dove è disponibile il dettaglio delle cartelle rottamabili e la procedura per l’adesione.
Rottamazione saldo e stralcio dei debiti fino a mille euro
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una misura che prevede l’annullamento automatico di alcuni debiti, senza necessità di fare richiesta. Se il debito era di importo residuo fino a mille euro e riguardava carichi affidati all’Agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, questi debiti sono stati annullati automaticamente il 30 aprile 2023. Fino a quella data, le attività di riscossione relative a questi debiti sono state sospese.
L’importo annullato comprende il capitale, gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e le sanzioni. Tuttavia, per i debiti affidati da enti diversi dalle amministrazioni statali, agenzie fiscali e enti previdenziali (come Comuni o Casse professionali), lo stralcio riguarda solo gli interessi e le sanzioni, mentre il capitale e le spese per le procedure esecutive devono comunque essere pagati.
Tuttavia, questi enti potevano decidere, entro il 31 marzo 2023, di non applicare questo “stralcio” parziale o di introdurre uno “stralcio” integrale, annullando completamente il debito, inclusi anche il capitale e le spese.
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