TFR non pagato cosa fare
Come ottenerlo
Ti stai chiedendo cosa fare se il TFR non viene pagato dal datore? Sei nel posto giusto: la legge è dalla tua parte, e noi ti offriamo assistenza legale gratuita per recuperare ogni euro che ti spetta.
In questo articolo ti spieghiamo esattamente cosa fare e come possiamo aiutarti a far valere i tuoi diritti rapidamente e in sicurezza.
TFR non pagato: quando è illegale e come agiamo per fartelo recuperare
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una somma che il datore di lavoro è obbligato a versarti alla fine del contratto di lavoro, qualunque sia la causa della cessazione: licenziamento, dimissioni o fine contratto a termine.
Quando questo pagamento non avviene entro i tempi previsti (30-45 giorni), siamo di fronte a una violazione grave dei tuoi diritti.
Purtroppo, molti datori di lavoro contano sul fatto che il lavoratore non sappia come reagire o non abbia gli strumenti per farlo.
Ecco cosa possiamo fare per te, senza costi
- Invio di una diffida legale formale al datore di lavoro, con richiesta immediata di pagamento
- Assistenza nella fase di conciliazione con l’azienda o il liquidatore, se in crisi o fallita
- Ricorso giudiziale rapido, se il TFR non viene pagato spontaneamente
- Attivazione del Fondo di Garanzia INPS, se l’azienda è insolvente o fallita
- Verifica gratuita della tua posizione, con calcolo preciso del TFR spettante
Il tutto senza farti anticipare spese!
La nostra assistenza
Il nostro team di consulenti e avvocati specializzati si occupa di tutto, passo dopo passo, garantendoti un’assistenza completa e gratuita.
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Come funziona il TFR
Il TFR va pagato al termine del rapporto di lavoro, in genere entro 30 giorni dalla cessazione.
Questo termine può variare leggermente in base al contratto collettivo applicato, ma non può essere ignorato dal datore di lavoro.
Se il pagamento non avviene entro i tempi previsti, il lavoratore può agire immediatamente per il recupero delle somme. In alcuni casi, si ha diritto anche agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria maturata nel frattempo.
Cosa succede se l’azienda è fallita?
Molti lavoratori si arrendono quando scoprono che la propria azienda è fallita o ha cessato l’attività.
Ma è un errore. In caso di insolvenza, è possibile attivare il Fondo di Garanzia INPS, che si sostituisce al datore di lavoro e copre l’intero TFR spettante, oltre a eventuali ultime mensilità non pagate.
Il procedimento può sembrare complesso, ma con la giusta assistenza legale viene gestito in modo rapido e senza oneri per il lavoratore.
Per quanto tempo posso far causa per il TFR?
Il diritto a richiedere il TFR non è immediatamente prescritto. La legge stabilisce un termine di 5 anni per avviare un’azione legale, a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Tuttavia, è sempre consigliabile non aspettare troppo: intervenire tempestivamente aumenta le possibilità di recuperare tutto, soprattutto se l’azienda è ancora attiva o se ci sono beni aggredibili.
Più passa il tempo, più aumenta il rischio che il datore di lavoro si renda formalmente insolvente.
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