Gli impiegati del consorzio privato sono stati nominati “messi comunali”, eppure queste sono figure già interne al Comune. Di seguito trovate anche le nostre domande all’amministrazione; siamo in attesa di riscontro

Il caos è scoppiato la scorsa estate, quando migliaia di palermitani, si sono visti recapitare per posta ordinaria una comunicazione del Comune che intimava loro di pagare un certo numero di contravvenzioni, contravvenzioni di cui però i cittadini venivano a conoscenza solo in quel preciso istante. Com’è noto, se si riceve una contravvenzione, è possibile, facendolo subito, pagarla in modo ridotto. In questo caso quindi non è stato possibile e inoltre sono poi arrivate le cartelle esattoriali con un ulteriore aggravio di spese e sanzioni. Tutto questo crea quindi un potenziale danno per questi cittadini che hanno deciso di rivolgersi all’ Unione dei Consumatori per capire cosa stesse succedendo e cosa potevano fare. L’associazione presieduta da Manlio Arnone ha riscontrato subito dei vizi. Tra i quali anche quello della notifica della contravvenzione attraverso un centro postale privato, il consorzio Olimpo.

La prima mossa era stata quella di far richiedere ai malcapitati l’annullamento in autotutela delle multe emesse negli anni 2013, 2014, 2015, proprio perché notificate dal consorzio, ma l’amministrazione ha rifiutato la richiesta di annullamento perchè ritiene invece legittima la forma di notifica utilizzata. Perchè la richiesta di annullamento? Perchè l’avviso inviato con posta semplice, a migliaia di cittadini palermitani, essendo un atto bonario, non permetteva nemmeno la possibilità di un eventuale ricorso.

Per circa tre anni, il comune ha affidato il servizio di notifica a questa società privata, gestione che prima era – e poi è tornata ad essere – di Poste Italiane. Secondo Arnone si è dunque verificata una violazione delle disposizioni di legge secondo cui sono legittimati al servizio notifica solo i messi comunali, i pubblici ufficiali e il servizio universale di cui è detentore Poste Italiane. Soggetti questi che hanno quindi una prerogativa stabilita dalla legge, che dà un “peso” a quanto da loro dichiarato. Prerogativa che in questo caso è stata data al soggetto privato, che ha un interesse diretto, cosa questa che pregiudica il diritto alla difesa del cittadino.

Per essere precisi, c’è stato un conferimento dell’appalto per la notificazione dal Comune di Palermo alla Sispi e poi dalla Sispi una cessione del servizio a favore del Consorzio e la nomina a messo comunale da parte dell’amministrazione a favore degli impiegati del consorzio. Nonostante i messi comunali siano figure già esistenti e interne al comune.

Cos’è la SISPI? È una partecipata del Comune. L’acronimo sta per Sistema Palermo Informatica S.p.A, ed è “la Società costituita nel 1988 su iniziativa del Comune di Palermo – allora socio di maggioranza – con la Finsiel S.p.A., per la progettazione, la realizzazione, lo sviluppo e la conduzione tecnica del Sistema Informatico e Telematico Comunale (SITEC). Dal 1990 lavora con l’Amministrazione Comunale di Palermo progettando e realizzando soluzioni tecnologiche per l’innovazione dei processi amministrativi”.

Inoltre, come dicevamo all’inizio, decine di migliaia di palermitani che hanno ricevuto la lettera dal Comune che li intima al pagamento delle multe, non hanno mai ricevuto alcun “talloncino“. “In tutte quelle che abbiamo visto – spiega Arnone – le notifiche non sono state effettuate al diretto destinatario, il destinatario risultava assente. In quel caso si deve avviare secondo un procedimento, un obbligo di seconda notifica”.

Ma c’è anche un altro aspetto, quello della economicità di questa operazione del comune. “Secondo un articolo del sole 24 ore che ho qui con me – dice ancora il presidente dell’associazione – con il conferimento alla Olimpo c’è stato un aumento di quasi due milioni di euro per le tasche del Comune”.

Abbiamo rivolto al Comune di Palermo una serie di domande che riportiamo di seguito:

  • Se “Poste Italiane è l’unico soggetto che, allo stato, può asseverare, con valenza probatoria, la data di invio e ricezione delle spedizioni” e in merito c’è anche un parere dell’avvocatora del Comune di Palermo, perchè il Comune affida il servizio a un privato?
  • Quando è stato fatto il bando per affidare questo servizio, potete darmi data e estremi dell’atto?
  • Perchè, avendo il comune al suo interno le figure già preposte, ovvero i messi comunali, ha formato e nominato dipendenti del consorzio Olimpo come messi?
  • Perchè la Sispi ha ceduto il servizio al Consorzio? In base a cosa?
  • Secondo il presidente dell’associazione Unione dei Consumatori non c’è stato alcun risparmio per le casse del Comune, anzi, al contrario c’è stato un notevole aggravio per circa due milioni. Come si spiega?

ln attesa di avere le risposte e i chiarimenti necessari da parte del Comune ascoltate il presidente dell’Unione dei Consumatori intervenuto questa mattina in radio e prendete appunti su cosa potete fare se vi trovate anche voi in questa situazione ma non solo. Il sito dell’associazione è www.unionedeiconsumatori.it