Vuoi saperne di più sul subappalto lavori privati per subappaltare la commessa dei lavori che hai ottenuto da un’altra azienda?

Se sei arrivato fin qui, probabilmente non hai le idee chiare su come fare.

In questa breve guida capirai quali sono le regole che disciplinano il subappalto lavori privati, quando è possibile farlo per appalti di lavori commissionati sia da enti pubblici che da privati e quando invece no.

 

 

Cos’è il subappalto lavori privati

È sempre più in uso, per le ditte del nostro Paese, far ricorso al subappalto lavori privati.

Sono sempre di più, infatti, le ditte leader del settore edile che – dopo aver vinto un lavoro pubblico tramite un bando o dopo aver preso una commessa per un privato – decidono di affidarlo ad un’altra azienda demandando ad essa l’esecuzione dell’opera.

L’azienda titolare dei lavori passa così il testimone, tramite un contrato derivato, ad un’azienda più competitiva, magari maggiormente specializzata in quelle attività.

In questo modo, affida ad un soggetto terzo (il subappaltatore) l’incarico di portare a termine le prestazioni – o parte di esse – stabilite nel contratto di appalto che egli ha assunto.

Il subappalto lavori privati risulta, così, una sorta di “eccezione” rispetto all’esecuzione diretta e standard dell’appalto a cui, però, va applicata la stessa disciplina del contratto base.

Il contratto di subappalto lavori privati, inoltre, stabilisce un rapporto obbligatorio tra appaltatore e subappaltatore rispetto al quale il committente è estraneo perché non ha particolari rapporti o obblighi nei confronti del subappaltatore.

L’appalto, infatti, resta immutato tra committente ed appaltatore, sul quale continua a valere la sua responsabilità.

 

Quando non si può fare il subappalto lavori privati

Non sempre è possibile attuare un subappalto lavori privati di fronte ad una gara d’appalto pubblica.

In questi casi, bisogna seguire delle piccole accortezze:

  • verificare se il disciplinare di gara prevede la possibilità che il lavoro venga subappaltato;
  • dichiarare l’intenzione di subappaltare sin dalla presentazione della propria offerta tecnica;

Nei casi in cui la dichiarazione non sia stata resa e se il disciplinare del bando di gara non lo ammette, non sarà possibile attuare un subappalto lavori privati.

 

Le regole da seguire nel subappalto

Il subappalto lavori privati prevede delle regole ben precise che, tanto l’appaltatore che il subappaltatore, sono tenuti a rispettare:

  • l’incarico dato a terzi deve essere sempre autorizzato dal committente se l’appalto è affidato da un soggetto privato;
  • l’appaltatore deve rispettare i limiti del ricorso, che vengono fissati per legge nel 30% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi e forniture;
  • ogni singola prestazione non può essere subappaltata a più di un soggetto;
  • presentare il contratto di subappalto e la relativa certificazione del possesso dei requisiti necessari presso la stazione appaltante almeno 20 giorni prima dell’inizio delle prestazioni;
  • il subappaltatore deve dichiarare di essere in possesso dei requisiti di onorabilità, di essere in regola con il versamento dei contributi e con le norme che tutelano la sicurezza del lavoratore, che possiede una certificazione antimafia e non ha carichi pendenti;
  • l’appaltatore dovrebbe accertarsi sempre che in cantiere non siano presenti soggetti non autorizzati. In tal caso, il contratto del subappaltatore potrebbe risultare fraudolento e la stazione appaltante potrebbe annullare l’assegnazione dell’appalto.

 

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