Richiesta amministratore di sostegno
Come fare
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Richiesta amministratore di sostegno: come fare
La richiesta amministratore di sostegno si presenta con ricorso al Giudice Tutelare del luogo in cui la persona da assistere ha la residenza o il domicilio.
Può essere proposta dal beneficiario stesso, dai familiari, dal tutore o curatore, dal pubblico ministero o dai responsabili dei servizi sociali.
Il ricorso deve contenere:
- l’indicazione delle condizioni di salute dell’interessato
- le ragioni della richiesta
- l’individuazione della persona idonea a svolgere l’incarico, se conosciuta.
Se vuoi procedere, ti basta affidarti a noi.
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Richiesta amministratore di sostegno: a cosa serve
L’amministrazione di sostegno è un istituto giuridico previsto dal codice civile (artt. 404 ss. c.c.) volto a garantire tutela a soggetti che, per effetto di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità – anche parziale o temporanea – di provvedere ai propri interessi.
L’intervento mira a rispettare il più possibile l’autonomia della persona, prevedendo misure personalizzate che evitino soluzioni più invasive come l’interdizione o l’inabilitazione.
Richiesta amministratore di sostegno: la procedura
Per ottenere la nomina di un amministratore di sostegno è necessario presentare un’istanza scritta, chiamata tecnicamente “ricorso”, al giudice tutelare presso il tribunale territorialmente competente, ossia quello del luogo in cui la persona da tutelare (definita “beneficiario o beneficiaria”) ha la propria residenza o domicilio.
L’iter previsto dalla legge è piuttosto rapido: una volta depositato il ricorso in cancelleria, il giudice provvede a esaminare la situazione e, dopo aver ascoltato direttamente il beneficiario e valutato le sue condizioni psicofisiche e i suoi bisogni, emette il decreto di nomina entro un termine massimo di 60 giorni.
Tuttavia, nei casi in cui emergano esigenze immediate e particolarmente delicate – ad esempio per sottoscrivere un consenso informato urgente, gestire un pagamento indispensabile o evitare che la persona vulnerabile venga raggirata – il giudice ha la possibilità di nominare provvisoriamente un amministratore di sostegno già a pochi giorni dalla presentazione del ricorso, garantendo così un intervento tempestivo a protezione del soggetto fragile.
Funzioni dell’amministrazione di sostegno
L’amministrazione di sostegno è uno strumento giuridico pensato per tutelare le persone che, a causa di infermità fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi.
Le funzioni dell’amministratore di sostegno variano in base alle esigenze del beneficiario e sono stabilite dal giudice tutelare nel decreto di nomina.
Tra queste rientrano, ad esempio, la gestione del patrimonio, la cura delle relazioni con enti pubblici e sanitari, la firma di documenti legali o l’autorizzazione a compiere atti di straordinaria amministrazione, sempre nel rispetto della volontà e della dignità della persona assistita.
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