La tutela del made in Italy

Vediamo cosa avviene nello specifico e cos’è la tutela made in Italy nel campo dell’alimentazione.

Oggigiorno il problema della sicurezza alimentare è molto sentito.

Sempre più i consumatori, infatti, vogliono vederci chiaro sul cibo che acquistano e che consumano.

Questa maggiore attenzione probabilmente è dovuta anche ai fenomeni sempre più vasti di immissione sul mercato di merce recante false indicazioni.

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Tutela made in Italy: Italian Sounding

Un fenomeno negativo, che si sta verificando sempre più frequentemente in Europa e nel mondo è quello dell’Italian Sounding.

In cosa consiste? In pratica viene dato ad un alimento un nome molto simile a quello della tradizione agroalimentare italiana, in modo da evocare quel prodotto e da ingenerare confusione.

Dare un nome tipicamente italiano e dall’Italian Sounding (suono italiano), per l’appunto, è un modo per ingannare il consumatore, in questo caso prevalentemente straniero.

Ovvero è un modo per spingerlo a credere che il prodotto sia italiano e di conseguenza di una determinata qualità, mentre dietro questa frode si cela tutto un altro tipo di prodotto e con altre origini. Queste copie vendute all’estero e spacciate come italiane hanno interessato prodotti come:

  • il formaggio
  • il prosecco
  • l’olio
  • il vino

e molti altri. La Coldiretti, in collaborazione con i Nas, il Comando Carabinieri Tutela della Salute ha studiato a fondo questo fenomeno, parlando di mancata tutela made in Italy.

Infatti dal rapporto risulta che due prodotti agroalimentari su tre di quelli venduti all’estero come italiani sono in realtà delle copie. Si può capire come ciò abbia severe ripercussioni sulla nostra situazione produttiva ed economica.

 

La contraffazione DOP e IGP

Oltre alla situazione precedentemente menzionata, i consumatori sono purtroppo assillati anche dai casi di contraffazione di DOP e IGP.

Cosa si intende per DOP e IGP? DOP è la: denominazione di origine protetta, e indica la zona e l’ambiente geografico in cui avvengono la produzione e la trasformazione di un prodotto alimentare.

IGP invece sta per: indicazioni geografiche protette, e indica il luogo in cui vengono fatte la lavorazione o la trasformazione del medesimo.

I controlli per far sì che non avvengano contraffazioni DOP e IGP rientrano di diritto nella tutela made in Italy. Va specificato che la sanzione prevista per questo tipo di reato prevede anche la reclusione fino a due anni e una multa fino a 20.000 Euro.

 

Quali sono i mezzi per tutelare il consumatore?

Oltre all’ Italian Sounding e alla contraffazione di DOP e IGP, si constata non di rado anche l’utilizzo indebito del marchio made in Italy, per prodotti che in realtà non provengono assolutamente dal nostro territorio.

Ma visto che tutti questi casi di contraffazione alimentare sono così diffusi, cosa si può fare per una maggiore tutela made in Italy? Ecco alcuni dei mezzi a disposizione, che allo stesso tempo, dovrebbero tutelare anche il consumatore:

  • Obbligo alla Certificazione di qualità
  • Sistemi di tracciatura
  • Controlli più rigidi
  • Maggiori controlli e collaborazione tra gli organi competenti