Quando riceviamo un avviso di giacenza di una raccomandata, spesso proviamo ansia.

Non riuscendo a individuare immediatamente il mittente, tendiamo a pensare al peggio, immaginando possibili multe o cartelle Equitalia.

Tuttavia, esistono piccoli indizi che ci aiutano a capire in anticipo di che tipo di comunicazione si tratta e cosa andremo a ritirare all’ufficio postale.

 

INDICE

Che cos’è l’avviso di giacenza?

L’avviso di giacenza, noto anche come avviso di raccomandata, è il messaggio che il postino lascia nella cassetta delle lettere quando non riesce a consegnare una raccomandata. Il destinatario che trova l’avviso di giacenza di poste italiane nella propria cassetta delle lettere ha trenta giorni per ritirare la comunicazione presso l’ufficio postale.

Tuttavia, l’avviso di giacenza raccomandata non riporta informazioni sul mittente o sull’oggetto della raccomandata; contiene semplicemente un codice. A prima vista, potrebbe essere difficile comprendere il contenuto della comunicazione, a meno che non si presti attenzione ad alcuni dettagli.

 

Come capire dal codice di una raccomandata di cosa si tratta?

Ogni raccomandata è dotata di un codice invio raccomandata identificativo univoco, composto da numeri e barre. Le cifre iniziali indicano il contenuto della raccomandata, mentre i numeri successivi rappresentano una serie generata automaticamente.

Decifrare i codici delle raccomandate può essere estremamente utile per identificarne rapidamente il contenuto.

Tuttavia, è importante sapere che ogni raccomandata ha un significato diverso a seconda del codice che la contraddistingue. Indipendentemente dal mittente, ogni raccomandata riporta un codice composto da 12 cifre, ma sono le prime tre cifre a fornire indicazioni sul tipo di contenuto che potremmo trovare al suo interno.

 

I codici di identificazione più importanti

Ogni raccomandata ha un codice specifico che indica il tipo di spedizione e il mittente, tra i più frequenti:

613 e 615: Multe, imposte non pagate o comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate.

670, 671, 689: Cartelle esattoriali dello Stato.

668: Atti giudiziari come multe, procedimenti amministrativi, pignoramenti e sfratti, o variazioni catastali.

684: Avvisi di varia natura dall’INPS o accertamenti nel settore dei tributi comunali.

 

Che colore hanno le raccomandate?

Le raccomandata hanno prevalentemente due colori:

 

Il colore verde indica gli atti giudiziari, come multe o sanzioni provenienti dalla Prefettura.
Il colore bianco è utilizzato per tutti gli altri tipi di documenti, come lettere, contestazioni o richieste di pagamento.

 

Che cosa succede se non si ritira una raccomandata?

Se il postino non riesce a consegnare la raccomandata direttamente al destinatario, lascerà un avviso di giacenza nella cassetta postale.

Il destinatario ha 30 giorni di tempo per ritirare la raccomandata all’ufficio postale indicato nell’avviso.

Le conseguenze possono variare a seconda del tipo di documento contenuto. Ecco cosa può accadere:

Multe

Se la raccomandata contiene una multa, la notifica si considera comunque valida anche se non viene ritirata. Infatti, dopo il periodo di giacenza (solitamente 30 giorni), il documento si considera “comunicato per compiuta giacenza”. Questo significa che si presume che il destinatario ne sia stato informato, e i termini per eventuali contestazioni o pagamenti iniziano a decorrere da quel momento.

Atti Giudiziari

Per gli atti giudiziari, come citazioni in giudizio o comunicazioni legali, il mancato ritiro non impedisce il proseguimento delle procedure legali. Anche in questo caso, dopo la giacenza, l’atto è considerato notificato, e il destinatario è ritenuto informato degli obblighi o delle conseguenze legali derivanti dall’atto stesso.

Avvisi di pagamento

Notifiche come richieste di pagamento da parte di enti pubblici seguono lo stesso principio. Il mancato ritiro non sospende il decorso dei termini per adempiere agli obblighi.

Avvisi fiscali

Per avvisi dell’Agenzia delle Entrate o di altre autorità fiscali, il mancato ritiro non interrompe l’iter burocratico. Il documento sarà considerato notificato per compiuta giacenza, e il destinatario dovrà adempiere agli obblighi o affrontare le conseguenze fiscali.

Corrispondenza da banche o aziende

Se si tratta di comunicazioni da banche, aziende o altri enti privati, l’informazione potrebbe riguardare aspetti come estratti conto, modifiche contrattuali o richieste di pagamento. Anche in questo caso, il mancato ritiro non esonera dalle responsabilità indicate nella raccomandata.

 

Quanto tempo rimane in giacenza una raccomandata non ritirata?

Quando il termine di giacenza della raccomandata scade, questa viene restituita al mittente a causa della compiuta giacenza.

Per le raccomandate ordinarie, il periodo massimo di giacenza è di 30 giorni, mentre per le Raccomandate con prova di consegna e Raccomandate in contrassegno, il periodo massimo è di 15 giorni.

Pertanto, è importante ritirare la raccomandata entro questi limiti per conoscere il suo contenuto.

 

Raccomandata contenente atti giudiziari, quando si considera ricevuta?

Quando il postino consegna una raccomandata all’indirizzo e non trova nessuno, rilascia un avviso di primo tentativo di notifica.

Nel caso di raccomandate contenenti atti giudiziari, il destinatario riceverà una seconda raccomandata (informativa) che comunica la giacenza presso l’ufficio postale, con l’avviso che è possibile ritirarla entro 30 giorni. Se la raccomandata non viene ritirata entro tale termine, verrà restituita al mittente con la dicitura “compiuta giacenza”.

Ora, quando si considera la raccomandata ricevuta? Secondo la sentenza della Cassazione n. 48191/17 del 19 ottobre 2017:

  • Se la raccomandata viene ritirata entro 10 giorni dall’invio della seconda raccomandata (informativa), si considera ricevuta nel giorno stesso in cui viene ritirata.
  • Se la raccomandata viene ritirata dopo 10 giorni dall’invio della seconda raccomandata (informativa), si considera ricevuta il decimo giorno dall’invio della stessa.
  • Se la raccomandata non viene mai ritirata all’ufficio postale, si considera ricevuta il decimo giorno dall’invio della stessa.