Responsabilità per lavori fatti male
Chi paga e come contestarli
Spesso, i lavori fatti male sono il frutto di mancanza di attenzione e di un atteggiamento affrettato da parte di coloro che li hanno eseguiti, anche quando ci si è rivolti ad una ditta specializzata in ristrutturazioni.
Nell’articolo ti spieghiamo su chi ricade la responsabilità per la realizzazione di lavori scadenti, chi paga e come ti aiutiamo a risolvere il problema.
INDICE
Chi è il responsabile dei lavori fatti male
Di solito, la responsabilità per lavori non eseguiti a regola d’arte ricade sulla ditta a cui sono stati assegnati i compiti.
Nella situazione di un’azienda, spesso si incolpa il progettista o l’architetto, il quale a sua volta potrebbe sostenere che l’azienda non ha compreso adeguatamente il progetto di lavoro.
In questi casi, è utile eseguire una perizia sui lavori eseguiti male, per individuare chi è responsabile per le incongruenze o i difetti dell’opera.
Solitamente, a questa segue una relazione tecnica, in cui verrà specificato chi deve sopportare i costi, cioè l’individuo che dovrà effettuare il pagamento.
Chi paga i danni da ristrutturazione
In base alla legge, chi non riceve ciò che ha richiesto, ha il diritto di non effettuare il pagamento.
Questo principio è sancito nel Codice Civile, secondo il quale “non è obbligatorio adempiere verso chi è inadempiente.”
In questa situazione, quando un lavoro non viene mai completato, è possibile richiedere un risarcimento per il mancato adempimento da parte del professionista.
Per evitare, invece, il pagamento di ristrutturazioni edilizie non a regola d’arte e scadenti, occorre dimostrare che si è verificato un inadempimento essenziale, cioè un errore che ha reso l’oggetto dei lavori inutilizzabile.
Come ti aiutiamo in caso di lavori fatti male
Se la ditta ha eseguito dei lavori scadenti e vuoi risolvere il problema, ti aiutiamo noi.
Siamo un’associazione di consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che non avrai bisogno di fare file e perdere tempo con la burocrazia).
I nostri avvocati godono di una spiccata competenza nel settore e ti aiuteranno a contestare gli eventuali danni per le ristrutturazioni scadenti e a richiedere il risarcimento per il danno economico subito.
Non ti rimane che compilare il form sottostante…
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Cosa dicono di noi
Come contestare lavori fatti male
Nel caso in cui si scoprano difetti per lavori eseguiti male, è necessario ottenere una perizia tecnica che rilevi l’errore.
Una volta ottenuta, si dispone di 60 giorni per presentare una contestazione (art.1667 c.c.).
In sintesi:
- si hanno 60 giorni per effettuare la contestazione sulla difformità e vizi dell’opera
- successivamente, si ha un periodo di 2 anni per intentare un’azione legale
- nel caso di difetti strutturali, che potrebbero causare gravi danni all’edificio, i tempi sono diversi: 1 anno per la contestazione e un ulteriore anno per intentare un’azione legale contro chi non ha eseguito adeguatamente il lavoro.
Come difendersi dagli errori nei lavori di ristrutturazione
È possibile contestare i danni causati da lavori di ristrutturazione scadenti, tenendo presente che il Codice Civile stabilisce delle garanzie per il contraente. Ad esempio:
- la prescrizione per i lavori di ristrutturazione è di 2 anni dalla consegna dei lavori completati
- la garanzia può estendersi fino a 10 anni se i difetti o le incongruenze causate da un lavoro scadente potrebbero in qualche modo compromettere la struttura dell’edificio.
Tuttavia, questa garanzia non è dovuta se il committente ha accettato un lavoro di scarsa qualità consapevolmente, riconoscendo i suoi difetti e incongruenze.
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