Bonus fedeltà Tim
Come liberarsi della nuova trappola
Il bonus fedeltà Tim è la nuova trappola della compagnia telefonica che, nonostante la disdetta del cliente, continua ad addebitare fatture per un presunto contributo di attivazione fedeltà.Anche tu continui a ricevere richieste di denaro e il call center sostiene che sia stato tu ad attivare questo contratto?
Noi dell’Unione dei Consumatori possiamo aiutarti, risolveremo il tuo problema senza alcun costo da parte tua.
INDICE
Bonus fedeltà Tim, cos’è e perché viene richiesto
Il bonus fedeltà Tim viene attivato il più delle volte agli utenti – business e consumer – in modo quasi inconsapevole durante una “telefonata di cortesia”.
La compagnia telefonica, solitamente, chiama il cliente proponendogli uno sconto per la sua “fedeltà” ma senza specificare quali ripercussioni avrà sul suo contratto. Questo “premio”, di fatto, vincola l’utenza ad altri 24 o 48 mesi mesi di rapporto.
Sul portale web di Tim non c’è traccia del bonus fedeltà. Lo si trova soltanto sulle fatture dove, a un addebito di 10 euro per il servizio, corrisponde uno sconto di 15 euro. Consentendo quindi un risparmio di 5 euro ogni mese.
Ma se il cliente dovesse presentare disdetta – per disservizi o altre ragioni – Tim lo obbligherà a pagare le restanti rate di 10 euro mensili per il periodo successivo fino al compimento dei mesi di vincolo del presunto contratto.
Attenzione
A prescindere dalla motivazione per cui si scelga di disdire il proprio contratto Tim, la legge tutela i consumatori assicurando loro il diritto di farlo. E non soltanto alla scadenza del contratto, ma in qualsiasi momento.
Iniziativa fedeltà Tim, la penale nascosta
Più che di “bonus fedeltà” bisognerebbe parlare di “iniziativa fedeltà Tim“. Perché non è altro che un escamotage della compagnia telefonica per richiedere una penale di disdetta che ormai, per legge, non può più essere pretesa.
Ogni qualvolta il cliente raggirato chiama il call center di Tim, puntualmente, riceve come risposta di aver volontariamente attivato questo “servizio”.
Ma, in realtà, questo non è vero: nessun contratto è stato firmato e, soprattutto, il bonus non consiste in un vero servizio.
Come liberarti del contributo di attivazione fedeltà
Liberarsi del bonus fedeltà è semplice: ti basta rivolgerti a noi!
Dimostreremo che:
- non hai firmato nessun contratto (la compagnia è obbligata a fornirlo nella contestazione e, se non esiste, non potrà certo farlo)
- non sei stato informato sulla clausola del vincolo per 24 o 48 mesi
- i “costi di disattivazione del servizio” non sono giustificati nel loro importo
- la voce “annullamento dello sconto per la cessazione anticipata” costituisce una penale e, come tale, è una richiesta illegittima.
Lo sapevi che…
La “legge Bersani” del 2 aprile del 2007, stabilisce che ogni utente può scegliere di recedere dal contratto sempre, in qualsiasi momento, e senza spese non giustificate dai costi dell’operatore. Inoltre, definisce che gli operatori non possono chiedere più di 30 giorni di preavviso dalla disdetta.
Come ti aiutiamo a non pagare il bonus fedeltà
Se sei rimasto vittima della trappola bonus fedeltà Tim, noi possiamo aiutarti.
Siamo un’associazione di consumatori specializzata nel settore della telefonia, dove operiamo da oltre 10 anni e ti offriamo assistenza gratuita (leggi il documento che lo certifica).
E non perché i nostri avvocati lavorino gratis (ci mancherebbe) ma perché abbiamo deciso di addebitare i costi alle compagnie piuttosto che a te consumatore come noi.
Non ci credi? Lo abbiamo già fatto per tantissimi altri prima di te: leggi le loro esperienze.
Contributo attivazione fedeltà, inclusa l’attivazione checkup sicurezza live, continuano ad arrivare tramite fattura.
Gent.mi,
stiamo prendendo in carico la vostrasegnalazione. A breve un nostro operatore vi contatterà per aiutarvi a risolvere il problema. Saluti