Frequente è la domanda cosa sono le accise e soprattutto perché le paghiamo.

Nell’articolo ti forniamo tutte le informazioni relative al funzionamento di queste imposte, alle novità sul calcolo e nello specifico a quelle che sono le accise sulla benzina e sull’energia elettrica.

E se stai cercando una consulenza più dettagliata, noi siamo qui per rispondere ai tuoi dubbi.

 

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INDICE

Cosa sono le accise

Se vuoi sapere cosa sono le accise e conoscere il loro significato, sei nel posto giusto.

In parole semplici, le accise sono delle imposte definite “indirette” che a differenza dell’Iva, riguardano solo alcune categorie di prodotti.

Nello specifico, ricadono sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo.

Questa imposta non viene applicata in percentuale, ma secondo una determinata quantità stabilita dallo Stato, grazie al quale ottiene un gettito immediato e costante nel tempo.

Le accise, quindi, vengono imposte sulle materie prime realizzate nel territorio nazione ma anche su quelle importate dall’estero.

In questo secondo caso, diventano degli oneri doganali e non dei dazi.

Le accise attualmente in vigore sono quelle su:

  • oli minerali e loro derivati (benzina, gasolio, gpl, gas metan)
  • bevande alcooliche (liquori, grappe, brandy)
  • fiammiferi e tabacchi lavorati (sigarette)
  • energia elettrica
  • oli lubrificanti.

 

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L’importanza delle accise per l’economia degli Stati

Chiarito cosa sono le accise, non si può prescindere da una ovvia considerazione: questa tipologia di imposta è fondamentale per le casse erariali dello Stato.

Facendo un semplice esempio, quando vengono aumentate le accise sui carburanti, le entrate del bilancio statale subiscono un incremento.

Proprio per questa capacità di garantire agli Stati delle entrate veloci, il legislatore ne ha spesso fatto ricorso per:

  • fronteggiare disastri naturali
  • situazioni di emergenza.

Occorre sapere però, che ogni Stato membro ha una politica economica diversa in materia. Infatti, in alcuni Paesi non ci sono accise o sono incredibilmente basse o alte.

 

Come si calcolano le accise

Occorre anche chiarire come vengono calcolate.

A differenza dell’Iva, che si calcola sul prezzo del prodotto (4, 10 o 22%), le accise si applicano sulla base del quantitativo prodotto o venduto.

Questo significa che l’accisa è insensibile alle variazioni di prezzo e rimane costante anche se il costo di un prodotto scende.

Proprio questo meccanismo da luogo a differenze economiche tra i vari Paesi europei: ad esempio, il costo del petrolio e dei carburanti non scende nella stessa misura tra i vari Stati.

Inoltre, è bene precisare che, questa differenza tra accise e IVA giustifica lo Stato ad applicare entrambe le imposte sul prodotto, perché sono tributi differenti.

Ed è proprio questo meccanismo che rende il prezzo finale del prodotto maggiormente costoso.

 

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Cosa sono le accise sui carburanti

Le accise sui carburanti in Italia sono state introdotte a partire dagli anni ’30 del secolo scorso, per fronteggiare emergenze dovute a disastri naturali o eventi militari.

Le più famose sono quelle sul gasolio, benzina e gpl.

Queste imposte hanno un peso di quasi il 40% sul prezzo finale di benzina e diesel.

Negli anni, ad esempio sono state introdotte per:

  • la ricostruzione post alluvione di Firenze del 1966
  • il ripristino post terremoto del Belice del 1968
  • il finanziamento per ricostruzione post terremoto dell’Emilia del 2012
  • il finanziamento del Bonus gestori del 2014.

 

Perché paghiamo noi le accise sulla benzina

Devi sapere che il Fisco richiede il pagamento delle accise sulla benzina esclusivamente all’impresa produttrice.

Ma allora perché è il consumatore a doverle pagare? Te lo spieghiamo subito!

Le società produttrici e di distribuzione includono il costo dell’imposta nel prezzo finale per l’acquisto del prodotto. Così facendo, l’impresa addebita l’imposta al consumatore finale.

La società produttrice avrà raccolto la somma necessaria a pagare l’imposta allo Stato.

 

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Cosa sono le accise sull’energia elettrica

Il D.L. n°504 del 1995 (Testo Unico Accise) stabilisce che l’accisa sull’energia elettrica è un’imposta indiretta a riscossione immediata, applicata alla quantità di energia consumata, indipendentemente dal contratto o dal fornitore scelto.

Il Testo Unico disciplina i casi in cui le imprese hanno diritto all’esclusione dal pagamento di questa imposta e cioè quelle che:

  • impiegano energia elettrica per la riduzione chimica, in processi elettrolitici o metallurgici
  • utilizzano l’energia elettrica in processi elettrolitici mineralogici

Inoltre, sono esenti dal pagamento le imprese che:

  • producono elettricità
  • impiegano l’energia elettrica per l’esercizio delle linee ferroviarie per trasporto merci e passeggeri
  • utilizzino l’energia elettrica per l’esercizio delle linee di trasporto urbano e interurbano.