Revoca del fido bancario
Come difendersi se è illegittima
In caso di revoca del fido bancario è utile sapere che se la banca ha avviato la procedura senza un valido motivo, il consumatore dispone di una serie di diritti a tutela della sua posizione.
Nell’articolo ti spieghiamo quando è illegittima e come ti difendiamo dalle scorrettezze degli istituti di credito.
Cosa si intende per revoca del fido bancario
Il fido bancario rappresenta un’apertura di credito concessa dalla banca al cliente per un periodo di tempo prestabilito o indeterminato.
Le forme più comuni sono il fido di cassa in conto corrente, gli anticipi fatture, gli anticipi per effetti al salvo buon fine, gli anticipi import, gli anticipi export e così via.
La revoca del fido bancario avviene quando la banca decide di sospendere o eliminare il limite di credito precedentemente concesso.
Le situazioni che possono giustificare tale revoca sono ad esempio il mancato pagamento di rate di mutui o finanziamenti, o segnalazioni nei database bancari.
In mancanza di un’adeguata giustificazione, però, la revoca è illegittima.
E se ti sei ritrovato in questa situazione, non preoccuparti.
Ti spieghiamo subito cosa fare e come ti tuteliamo.
Cosa fare in caso di revoca del fido
Di norma, la banca non può interrompere l’apporto finanziario senza preavviso e senza una motivazione valida.
E se ciò avviene la revoca del fido bancario è illegittima.
In questi casi, si ha il diritto di rivolgersi all’Arbitro Bancario e Finanziario per richiedere un risarcimento e il recupero degli interessi pagati indebitamente.
Prima di procedere, però, possiamo valutare il tuo contratto bancario per verificare se ci sono altre anomalie o irregolarità che, se trattate correttamente, possono consentirci una negoziazione e quindi a un accordo risolutorio con la banca.
Dunque, affidandoti a noi potrai ottenere piena tutela dei tuoi diritti anche contro i comportanti scorretti dell’istituto di credito.
Come ti aiutiamo in caso di revoca del fido illegittima
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per aiutarti ad ottenere giustizia e tutela e il risarcimento dei danni che ti spetta se la revoca del fido è stata disposta senza valida giustificazione da parte della banca.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Cosa dicono di noi
Termini da rispettare per la revoca del fido
Secondo l’art. 1845 c.c., quando si tratta di revocare un fido bancario, la banca deve attenersi ai seguenti criteri:
- nel caso in cui il contratto abbia una durata specifica, la banca non può terminare il contratto prima della sua scadenza, a meno che vi sia una valida ragione, la quale deve essere comunicata per iscritto, fornendo adeguate spiegazioni e garantendo un preavviso di almeno 15 giorni durante i quali il saldo utilizzato deve essere restituito
- se il fido bancario è a tempo indeterminato, di solito viene riveduto periodicamente (solitamente ogni anno), con la possibilità di essere aumentato, ridotto o revocato; entrambe le parti possono rescindere il contratto con un preavviso stabilito nel contratto stesso, secondo gli usi o, in mancanza di queste specifiche, entro 15 giorni.
Quando la revoca del fido bancario è illegittima
È fondamentale comprendere che la cancellazione dei crediti concessi è legittima solo se esiste un motivo valido.
La Corte di Cassazione ha chiarito che la revoca del fido bancario è considerata illegale se eseguita in modo arbitrario e senza preavviso.
Se la relazione commerciale tra la banca e il cliente procede normalmente, senza segnali di gravi difficoltà finanziarie per il consumatore e la banca decide di terminare il credito, ciò potrebbe indicare un abuso della sua posizione di vantaggio.
In queste circostanze, la revoca potrebbe essere giudicata illegittima e tu potrai ottenere tutela.
Cosa succede se la banca revoca il fido bancario
In presenza di giustificati motivi, la banca può optare per la revoca del credito precedentemente accordato, portando il cliente a perdere l’accesso ai fondi precedentemente disponibili.
Il processo iniziale solitamente adottato dalla banca include l’invio di una lettera raccomandata che richiede il rimborso dei fondi prestati, stabilendo un termine preciso per il saldo del debito.
Attraverso questa comunicazione, la banca informa il cliente che, in assenza di un adeguamento, procederà a notificare lo stato di difficoltà finanziaria all’organo di controllo del credito, incidendo notevolmente sulla capacità del consumatore di accedere a futuri finanziamenti.
Se pensi che la revoca del fido bancario possa essere illegittima, affidati a noi per risolvere il problema.
Cosa non fare mai in caso di revoca del fido bancario
Quando una banca revoca un fido, può richiedere al cliente la firma di un documento che attesta l’ammissione del debito, come condizione per negoziare un accordo di rimborso a rate.
La legge richiede al creditore di dimostrare la certezza, liquidità ed esigibilità del credito. Attraverso la firma di tale documento, il cliente si assume l’onere di dimostrare l’inesistenza o l’erroneità dell’importo del debito come richiesto dalla banca. Quindi non firmare.
Non procedere alla negoziazione autonoma con il direttore della banca, ma affidati all’esperienza dei nostri professionisti durante le negoziazioni.
Tentare di gestire da soli la situazione, specialmente richiedendo la restituzione di interessi usurari, potrebbe esporvi a rischi legali.
Evita di firmare cambiali!
Il debito generato da affidamenti in conto corrente è tecnicamente non garantito (chirografario), nonostante possano esserci delle garanzie personali.
Accettare di firmare cambiali comporta che, in caso di inadempienza, si rischia non solo la protesta ma anche l’avvio di procedure esecutive basate su titoli di credito formalmente validi.
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