Introduzione

Il rimborso assicurazione vita è quanto tema interessante, più che mai attuale.

Capita spesso, però di dover battagliare con l’assicurazione perchè non vuole concedere quanto dovuto.

In questi casi, Unione dei Consumatori può aiutarti, fornendoti la propria assistenza!

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INDICE

Rimborso assicurazione vita: di cosa parliamo

Oggigiorno, molti individui e molte famiglie – ricorrendo a prestiti, mutui e finanziamenti, per poter realizzare i loro progetti – stipulano una polizza assicurativa con l’Istituto finanziatore.

Sempre più spesso, in presenza di un mutuo, la polizza che assicura l’immobile contro rischi e danni viene presentata come obbligatoria.

In realtà, la polizza vita – che tutela le somme oggetto del finanziamento, in caso di decesso o perdita di lavoro – è assolutamente facoltativa.

Poichè, come già anticipato sopra – nella prassi corrente – questa polizza viene sempre richiesta dall’Istituto come se fosse obbligatoria, il consumatore può averne diritto come rimborso assicurazione vita.

Vediamo quando e perché.

 

Attenzione alle clausole

Vediamo anzitutto perché viene prevista un’assicurazione vita all’interno di un finanziamento, di un prestito o di un mutuo e quali casi può riguardare:

– Rimborso assicurazione vita in caso di decesso

Nel caso di decesso del titolare del prestito, la polizza assicurativa – adempiendo  al pagamento delle restanti rate – fa sì che la famiglia venga tutelata. In buona sostanza, i familiari potranno beneficiare della somma ricevuta dall’assicurazione per estinguere le rimanenti rate del mutuo.

Ovviamente bisogna prestare molta attenzione alle clausole inserite nelle polizze, soprattutto nel momento in cui si sottoscrive il contratto; quindi attenzione alle stesse.

Difatti, tali eventuali clausole prevedono eccezioni alla copertura assicurativa, se la morte avviene:

  • per suicidio
  • in uno Stato estero
  • per una particolare condizione di salute

Per quanto riguarda – in particolare – l’ultimo punto, bisogna considerare che questa tipologia di polizze prevedono che il contraente del prestito sia, al momento della sottoscrizione, in buono stato di salute.

Accadrà quindi che, in caso di decesso, l’assicurazione richiederà ed accerterà:

  • causa che ha generato il decesso
  • data di prima diagnosi dell’eventuale malattia
  • cartella clinica

– Rimborso assicurazione vita in caso di malattia

Nel caso di malattia, l’assicurazione farà di tutto per non pagare in quanto la polizza sottoscritta prevedeva un buono stato di salute.

Quindi, l’unIca possibilità per far sì che – in questo caso – i familiari dell’assicurato possano essere aiutati a far valere i loro diritti ed ottenere il rimborso assicurazione vita sarà provare che l’Istituto era già informato delle condizioni di salute.

In questo caso, quest’ultimo – già al tempo della stipula – non avrebbe potuto pretendere la sottoscrizione di una polizza, contenendo questa una clausola sul buono stato di salute.

Il cliente/consumatore che si dovesse trovare in questa situazione, potrà tentare di dimostrare la propria posizione e poter ottenere, appunto, il rimborso assicurazione vita.