Risarcimento per errore ortopedico o intervento errato
Come ottenerlo
Il verificarsi di un errore ortopedico fa sorgere il diritto a richiedere il risarcimento per i danni subiti, sia fisici che morali.
Nell’articolo ti spieghiamo in cosa consistono questi errori e come ti aiutiamo per farti ottenere ciò che ti spetta.
INDICE
Cos’è l’errore ortopedico
La medicina tratta molte patologie, traumatiche o degenerative, diffuse nella popolazione e quando si tratta di svolgere degli interventi, l’errore ortopedico chirurgico è molto frequente.
Difatti, gli errori che possono verificarsi in tale ambito sono diversi, come:
- diagnosi errata, esecuzione o operazione sbagliata
- mancato svolgimento di esami o trattamenti medici tempestivi
- inserimento di protesi difettose o presenza di infezioni post-operazione
- mancata comunicazione circa i possibili trattamenti ed effetti collaterali.
In tutti questi casi, la vittima ha il pieno diritto di ottenere un risarcimento per malasanità, finalizzato a ristorare anche i danni psichici che ne sono derivati.
Quando spetta il risarcimento errori ortopedici
Coloro che hanno subito danni a causa di un errore chirurgico ortopedico, hanno diritto a richiedere un completo risarcimento, essendosi configurato un caso di responsabilità medica.
Nello specifico, il paziente leso, o in caso di morte i suoi eredi, possono presentare domanda giudiziale nei confronti di:
- strutture sanitarie o socio-sanitarie pubbliche o private
- professionisti sanitari che hanno commesso l’errore
- compagnie assicurative delle strutture sanitarie.
Il risarcimento per la negligenza medica è dovuto anche per errori che si verificano durante il processo di riabilitazione post-operatorio, come movimenti riabilitativi errati, somministrazione di farmaci sbagliati o mancata somministrazione di quelli necessari alla terapia.
Come ti aiutiamo ad ottenere il risarcimento per errore ortopedico
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per aiutarti ad ottenere il risarcimento per errore ortopedico:
- esamineremo la situazione clinica e la documentazione medica in tuo possesso
- tenteremo un accordo con la struttura sanitaria o una mediazione
- in caso di esito negativo, avvieremo un giudizio.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
Invia la tua segnalazione
Cosa dicono di noi
Come si calcola il risarcimento per errore ortopedico
Per calcolare il risarcimento per errore ortopedico si utilizzano le tabelle per la liquidazione del danno biologico previste dagli articoli 138 e 139 del codice delle assicurazioni private.
Tuttavia, questo criterio di calcolo è applicabile solo per le lesioni di lieve entità.
Nel caso di lesioni di non lieve entità, solitamente si utilizzano i criteri tabellari ordinari per la liquidazione del danno alla salute previsti dalle tabelle del Tribunale di Milano.
Questi criteri permettono di valutare il danno subito dal paziente sulla base di una serie di fattori, come l’età, la gravità delle lesioni, le conseguenze a lungo termine e le eventuali ripercussioni sulla vita quotidiana del paziente.
In questo modo, è possibile garantire un risarcimento adeguato e giusto per il danno subito.
Le cause dell’errore medico ortopedico
Tra gli errori che danno diritto al risarcimento danni per errore ortopedico vi sono quelli legati al corretto uso della strumentazione in sala operatoria.
Infatti, le sale operatorie di chirurgia dovrebbero essere collocate in un blocco separato per minimizzare il rischio di infezioni.
Poiché il sistema osseo ha poche difese contro virus e batteri, è fondamentale rispettare rigorosi protocolli sia per la preparazione del paziente che per la sala operatoria.
Non bisogna, inoltre, sottovalutare gli errori che si possono verificare durante la permanenza del paziente in reparto.
A causa dell’immobilità prolungata, il paziente può sviluppare ulcere da decubito per la pressione del corpo sul letto, o ancor di più rischi di trombosi.
Ed ancora, anche i pazienti che subiscono un intervento chirurgico e che utilizzano un fissatore esterno per la ripresa sono esposti al rischio di infezioni post-operatorie e potranno richiedere il risarcimento danni.
Cosa fare per accertare l’errore ortopedico
Inizialmente, si consiglia di richiedere la cartella clinica presso l’ospedale in cui è avvenuto l’intervento.
In aggiunta a ciò, è possibile valutare le seguenti opzioni:
- coinvolgere il proprio medico di fiducia per eseguire ulteriori visite
- consultare, anche privatamente, un altro specialista e richiedere un secondo parere
- seguire le terapie prescritte e sottoporsi agli esami consigliati
- mantenere un registro dettagliato e documentare ogni fase dell’evoluzione della malattia.
Errore chirurgico in ortopedia: presupposti
Nel contesto dell’ortopedia, la questione fondamentale riguardante la responsabilità per gli errori chirurgici è la determinazione del danno subito a causa di un presunto errore.
È difficile stabilire se i pregiudizi lamentati siano effettivamente attribuibili alla condotta medica o ad altri fattori, come le condizioni di salute preesistenti del paziente o eventi esterni.
Un errore chirurgico è definito come un intervento che non viene eseguito correttamente e che peggiora la situazione clinica del paziente, provocando un danno.
Questo principio si applica sia a interventi chirurgici non eseguiti correttamente, sia a diagnosi errate o alla somministrazione di terapie non conformi alla pratica medica.
La responsabilità medica sussiste solo quando un intervento tecnico errato provoca una lesione del diritto alla salute.
È necessario dimostrare di essersi rivolti a una specifica struttura medica, di aver subito un peggioramento delle proprie condizioni di salute a causa dell’errore chirurgico e di specificare il tipo di errore commesso, dimostrando così il danno derivante da tale errore.
Responsabilità per errore ortopedico: trombi, embolie e piaghe da decubito
La responsabilità medica in ortopedia include la gestione del rischio di trombosi e piaghe da decubito, oltre ad altri possibili errori:
- profilassi tromboembolica inadeguata: prevenire la formazione di trombi è cruciale in ortopedia a causa dell’alto rischio associato. è fondamentale che i medici attuino strategie preventive, come la somministrazione di anticoagulanti (es. eparina) o l’uso di calze elastiche, basandosi su una valutazione accurata delle condizioni e dei rischi per ogni paziente.
- piaghe da decubito: la lunga degenza post-chirurgica può aumentare il rischio di sviluppare queste lesioni cutanee, che possono evolvere in ulcerazioni gravi. è essenziale adottare misure preventive, quali cambiare frequentemente posizione al paziente e assicurare una corretta alimentazione e igiene.
Altri errori ortopedici comuni includono:
- interventi sul sito chirurgico errato: operare la parte del corpo sbagliata rappresenta un grave errore medico.
- gestione inadeguata degli antibiotici: La somministrazione errata o ritardata di antibiotici può avere conseguenze serie per il paziente.
In tutti questi casi, la responsabilità medica deriva dalla mancata adozione delle dovute precauzioni e procedure standardizzate per prevenire complicanze gravi.
13 maggio 2022 dopo caduta, subivo frattura scomposta del radio destro. Mi veniva messo il gesso fino a metà braccio dx per 1 mese. il 13 giugno 2022 il gesso veniva tolto. Ma la mano presentava edema e rigidità articolare. il 14 giugno iniziavo fisioterapia. Andavo 5 giorni a settimana, fino a fine luglio 2022. Ma edema e rigidità articolare permanevano. Ogni mese da luglio a fine novembre vado a visita di controllo presso l’ospedale di Monopoli dove mi avevano messo il gesso. I vari medici della struttura che visitano continuano a imputare alla fisioterapia il mancato recupero della funzionalità della mano dx. Inficiando il rapporto di fiducia con il fisioterapista. L’8 agosto decido di fare una visita a pagamento da ortopedico specializzato mano-spalla,un primario. Diagnosi: probabile algodistrofia e mi prescrive una cura che terminerò a fine ottobre 2022. Ma che si rivelerà inefficace. Aspetto 3 mesi per un avere una visita di controllo presso lo stesso ortopedico primario a pagamento. E il 27 gennaio 2023 vado, e conferma: c’è algodistrofia. Ma non prescrive alcuna cura. E’ tardi. Mi ha solo fatto perdere tempo e soldi: 420 euro spesi male. Allora decido di andare a Milano dal massimo esperto italiano e mondiale di algodistrofia. Andrò il 2 marzo a visita. Diagnosi: Algodistrofia mano dx. Un caso da manuale. La terapia datami dal primario pugliese è sbagliata. Ma è passato molto tempo dall’esordio della malattia per cui non si può fare molto. Rischio invalidità permanente. La cura giusta con neridronato va fatto subito appena individuata la malattia agli esordi. In pratica già tolto il gesso erano evidenti i segni dell’algodistrofia disconosciuti dai medici, ben 8 che ho visto nelle visite ambulatoriali presso ospedale di Monopoli. Hanno preferito vedermi invalida, piuttosto che rinunciare alla loro protervia e ammettere di aver sbagliato.
Gentile Liliana, stiamo prendendo in carico la tua segnalazione. A breve un nostro operatore ti contatterà per aiutarti a risolvere il problema. Saluti