Tassi usurari mutui
Cosa sono e come calcolarli
Spesso le banche applicano tassi usurari ai mutui, che superano i limiti massimi stabiliti per legge.
E se anche tu ne sei stato vittima, noi possiamo fornirti la tutela che stai cercando, facendoti ottenere la restituzione di tali somme.
Cosa sono i tassi usurari mutui
Quando si sottoscrivono accordi per prestiti o finanziamenti, vengono applicati degli interessi.
Quando però questi tassi sono eccessivamente alti e superano le soglie fissate dalle legge, diventano usurari.
Il limite è stabilito dal Ministero dell’Economia e del Tesoro, il quale stabilisce un tetto massimo per gli interessi che i prestatori possono applicare.
Se il tasso medio effettivo complessivo, stabilito dal MEF, supera questa soglia, si configura un caso di usura.
Come funzionano i tassi di usura bancaria
Il tasso di riferimento deriva dal Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) utilizzato da banche e istituti finanziari nelle transazioni del trimestre precedente.
Questi tassi medi comprendono spese e commissioni, escludendo le spese di massimo scoperto.
A questo valore viene aggiunto un aumento del 25%, seguito da un ulteriore incremento del 4%.
Quando questi limiti vengono superati, si generano i tassi usurari sui mutui.
In caso di un tasso di mora superiore alla soglia, il mutuo diventa gratuito e quindi non sono dovuti interessi.
Se sospetti di essere stato soggetto a un tasso usurario, contattandoci e potremo risolvere la situazione.
Come ti aiutiamo in caso di tassi usurari mutuo
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza ci mettiamo la faccia per tutelarti dalle scorrettezze della banca e dagli interessi usurari.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e si occuperemo di valutare la tua situazione e adottare la strategia migliore.
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Cosa dicono di noi
Il Tasso di Usura
Ogni trimestre, il Ministero del Tesoro monitora il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) degli interessi applicati dal sistema bancario e finanziario italiano.
Questi tassi medi comprendono spese e commissioni, ma escludono la commissione di massimo scoperto.
Per determinare gli interessi usurari secondo l’Art. 2 della legge n. 108/1996, i tassi rilevati devono essere aumentati della metà.
Ad esempio, se il tasso medio dei mutui a tasso fisso in un certo trimestre è del 5%, il tasso usurario per lo stesso periodo è del 7,5%.
I tassi usurari rappresentano il livello massimo oltre il quale si configura il reato di usura.
Prescrizione Usura Bancaria mutui
Nel contesto dei mutui, affrontando il tema dell’usura bancaria, emerge il quesito relativo alla restituzione degli interessi indebitamente versati, in quanto, ai sensi dell’art. 1815 c.c., tali interessi non sarebbero dovuti.
Ciò porta alla questione della restituzione di somme pagate senza dovuto motivo, soggette a una prescrizione decennale.
Il dilemma principale si concentra sul momento di inizio di tale periodo di prescrizione in casi di usura bancaria nei mutui.
La giurisprudenza recente ha proposto un’interpretazione basata sulla concezione della rateizzazione del debito: il debito sarebbe considerato unico, con la rateizzazione vista semplicemente come un metodo per estinguere tale debito attraverso pagamenti periodici.
Di conseguenza, fino al completo pagamento del debito, non si configurerebbe un “pagamento effettivo”, evitando così l’inizio del periodo di prescrizione.
In tale contesto, anche se non specificamente in casi di usura bancaria, la sentenza della Corte di Cassazione del 30 agosto 2011, n. 17798, ha chiarito che, nel contratto di mutuo, la prescrizione del diritto al rimborso inizia a decorrere dalla scadenza dell’ultima rata, poiché il pagamento delle rate costituisce un obbligo unico, e il debito non si considera scaduto fino all’ultimo pagamento.
Analogamente, la Corte di Cassazione, con la sentenza dell’8 agosto 2013, n. 18951, ha affermato che la suddivisione del debito del mutuo in più rate non comporta la creazione di obbligazioni separate, nemmeno per quanto riguarda gli interessi, sia quelli previsti nel piano di ammortamento che quelli moratori, pertanto non si applica la prescrizione quinquennale prevista per le prestazioni periodiche.
Queste interpretazioni, sebbene non focalizzate esclusivamente sull’usura bancaria come causa di restituzione, vengono affiancate dalla sentenza della Corte di Cassazione penale del 1 ottobre 2008, n. 38812, che, specificamente per il reato di usura, stabilisce che il termine di prescrizione inizia a decorrere dall’ultimo pagamento di interessi usurari.
Un esempio di tassi usurari mutuo
Un esempio pratico facilita la comprensione: se il TEGM è del 5%, il tasso usurario sarà calcolato aggiungendo il 25% di 5 (cioè 1,25), arrivando a un totale del 6,25%.
A questo valore si aggiunge il margine extra del 4%, portando il totale al 10,25%, che rappresenta il massimo tasso consentito.
Oltre questo limite, si realizzerebbe un caso di mutuo con tassi usurari.
La normativa stabilisce che la differenza tra il tasso di soglia e il TEGM non può superare l’8%.
È importante sottolineare che, in base all’art. 644 del codice penale, il tasso usurario si ha non solo quando si supera il tasso di soglia precedentemente indicato, ma anche se, pur rimanendo entro il limite stabilito, risulta sproporzionato rispetto alle somme ricevute e alle condizioni economiche del richiedente
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