
Ottenere il rimborso del canone depurazione quando manca il depuratore

Vuoi ottenere rimborso del canone di depurazione quando nel tuo comune manca il depuratore?
Si tratta di una tassa non dovuta pagata abitualmente, che i gestori del servizio dovranno restituire entro cinque anni. Lo stabilisce una sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima la Legge Galli.
La morale è che tutti gli utenti che hanno pagato somme non dovute hanno diritto al rimborso del canone di depurazione acque.
Diritto che, comunque, va richiesto poiché il rimborso non arriva né in bolletta né con un assegno a casa.
INDICE
Cosa dice la leggi in merito al rimborso del canone di depurazione
Se non si usufruisce di un servizio non va corrisposta la relativa tassa. E quando la tassa pagata la si corrisponde per errore va rimborsata.
È la logica alla base del cosiddetto rimborso tassa di depurazione, ovvero il rimborso stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 2008, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 14 comma 1 della legge n. 36/1994 (la cosiddetta legge Galli) e dell’art. 155 comma 1 del D.L. n. 152/2006, nella parte in cui prevedono che la «quota di tariffa riferita ai servizi di pubblica fognatura e di depurazione sono dovute dagli utenti anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi».
In altre parole, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008, non sono dovuti gli oneri per il servizio di depurazione acque reflue se gli impianti di depurazione non esistono o non sono funzionanti e gli utenti che non usufruiscono del servizio non devono pagare, nella bolletta dell’acqua, la quota relativa allo scarico dei reflui in fognatura e alla depurazione delle acque.
A seguito di questa sentenza, la legge n.13/2009 obbliga i gestori del servizio idrico alla restituzione della quota relativa alla depurazione addebitata per fogne e depurazioni inesistenti e i rimborsi sono dovuti entro il termine di cinque anni, a decorrere dal 1 ottobre 2009, ma solo dopo aver dedotto gli oneri derivanti dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento delle opere avviate.
Il decreto n. 43569 del 30/9/2009 del Ministero dell’Ambiente determina, poi, criteri e parametri per la restituzione di tali somme e stabilisce, fra l’altro, che ogni gestore pubblichi sul proprio sito web l’elenco delle utenze specificando, per ognuna di esse, la cifra spettante e se abbia o meno diritto al rimborso.
Come richiedere il rimborso della tassa di depurazione acque reflue?
Il rimborso va richiesto in forma scritta dal singolo utente che ne ha diritto.
Non sono rimborsabili le componenti di costo della tariffa relativi alla progettazione, alla realizzazione e al completamento degli impianti di depurazione a servizio dell’utenza che ha diritto al rimborso.
Allo stesso modo, non hanno diritto al rimborso i costi relativi ad impianti temporaneamente inattivi e ai casi in cui al servizio di depurazione si sia provveduto collegandosi ad un impianto al servizio di altre comunità di utenti (se previsto nel programma d’ambito).
In merito alla procedura di rimborso della tassa di depurazione acque reflue, sono le autorità d’ambito idriche locali a stabilire gli importi da rimborsare, con i relativi interessi.
Per le utenze gestite direttamente dai comuni, sono gli stessi enti che vi provvedono. Il rimborso può avvenire anche a rate e mediante compensazione in bolletta.
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Avere tutte le informazioni prima di subire un possibile danno aiuta ad essere più reattivi e a sapersi muovere per ottenere il risarcimento dovuto.
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Per ogni informazione e per avviare le procedure per il rimborso:
Un nostro operatore ti riconatterà quanto prima
Viviamo in case sparse in una frazione del Comune di Villareggia (TO).
Non siamo allacciati ad impianto fognario in quanto inesistente nella ns frazione.
La societa che gestisce dal 2003 il servizio idrico integrato e’ la SMAT con sede a Torino che fa capo all’ATO 3 Piemonte.
La SMAT continua a chiederci la tariffa di depurazione delle acque anche se noi non siamo allacciati al depuratore in quanto ripeto inesistente.
I ns scarichi finisco in fosse biologiche di ns proprieta’.
Noi da anni paghiamo l’acqua ma non la depurazione in quanto crediamo, in base alla sentenza delle Corte Costuzionale del 2008, NON sia dovuta.
Precisiamo anche che non c’e un progetto di costruzione di un depuratore che possa servire la ns frazione.
La SMAT continua a pressarci per il pagamento con alcuni solleciti.
Potete aiutarci?
Grazie
Associazione abitanti frazione Rocca di Villareggia (TO)
Salve, concordiamo con la posizione da voi assunta. Tuttavia, riteniamo utile formalizzarla con una contestazione formale, nonché diffida.
Se interessati ad avere assistenza contattateci
Cordialità
Buongiorno,
abito a Borgomasino, comune vicino a Villareggia. Anni fa il comune ci ha fatto installare una fossa settiva Imhoff
La bolletta SMAT contiene sempre la depurazione, la quota fissa depurazione, la componente UI 1 e 2 depurazione. i chiedo se la fatturazione è corretta
Gentile Elena,
Per una valutazione del suo caso, la invitiamo a inviarci una mail su informazioni@unionedeiconsumatori.it e quanto prima un nostro consulente la ricontatterà.
Cordialità