Preavviso di licenziamento
Cos’è, quanto dura e da quando decorre
Il preavviso di licenziamento è un onore imposto al datore di lavoro dall’art. 2118 Codice Civile, il quale deve comunicare al lavoratore la propria decisione di interrompere il rapporto di lavoro con un congruo anticipo.
Nell’articolo ti spieghiamo, cos’è, quanto dura, come comincia a decorrere e quando è ammessa l’indennità sostitutiva del preavviso.
INDICE
Cos’è il preavviso di licenziamento
Il periodo di preavviso per il licenziamento corrisponde al tempo che intercorre tra la comunicazione dell’interruzione del rapporto di lavoro e l’ultima giornata di servizio presso l’azienda.
Questo termine deve essere dichiarato dal datore all’interno della lettera di licenziamento.
Nel corso del periodo di preavviso, il contratto di lavoro continua, consentendo al dipendente di percepire la retribuzione e di cercare un nuovo impiego.
Questa fase si applica solamente alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato.
Per i contratti a tempo determinato, invece, il preavviso non si applica, poiché sono concepiti per durare fino alla data di scadenza prefissata e possono essere interrotti in anticipo solo in presenza di circostanze eccezionali (licenziamento immediato senza preavviso) o a causa di impossibilità sopravvenute nella prestazione lavorativa.
La nostra mission
Siamo un’associazione di consumatori, come te! Da oltre dieci anni diamo voce ai diritti (calpestati!) dei tanti che si rivolgono a noi per ricevere aiuto. Parlaci del tuo problema e ti ricontattiamo noi per risolverlo.
Quanto dura il preavviso per il licenziamento
La durata minima del preavviso di licenziamento è fissata attraverso gli accordi contrattuali collettivi e solitamente varia a seconda della posizione gerarchica e dell’anzianità del dipendente all’interno dell’azienda (con la premessa che tale periodo tende ad allungarsi in proporzione all’aumentare del livello lavorativo e degli anni di esperienza).
Tuttavia, non c’è alcun impedimento affinché contratti aziendali o accordi individuali possano introdurre disposizioni più vantaggiose in merito.
In particolare, questi accordi possono soltanto estendere i periodi di preavviso esistenti, senza poterli ridurre.
Assistenze legale
Ti offriamo un servizio di qualità, perché i nostri avvocati sono specializzati in diritto del lavoro. Ci impegniamo a valutare il tuo caso e a proporti ogni possibile soluzione che possa risolverlo.
Da quando decorre il preavviso in caso di licenziamento
Il periodo di licenziamento con preavviso inizia a decorrere dal momento in cui il lavoratore riceve la lettera di cessazione del rapporto di lavoro.
Per garantire tempi chiari, è consigliabile optare per l’invio di una raccomandata a mano, datata e con la firma di ricevuta da parte del lavoratore.
Stabilita la data di inizio di tale periodo, l’azienda deve calcolare i giorni di preavviso rimanenti in base a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) o dal contratto aziendale.
L’interruzione della prestazione lavorativa deve essere segnalata anche al Centro per l’Impiego attraverso l’invio del modello Unilav, entro 5 giorni dall’ultima giornata di lavoro.
Servizio online
Siamo una struttura organizzata per offrire un servizio online. Quindi risolvi il tuo problema comodamente da casa, senza stress e senza code! Ti basta raccontarci cosa ti è accaduto, pensiamo a tutto noi.
Cos’è l’indennità sostitutiva del preavviso
Il datore di lavoro ha la possibilità, con il consenso del dipendente, di mettere fine alla relazione lavorativa senza richiedere un periodo di preavviso per licenziamento.
In questa circostanza, l’azienda è tenuta a erogare un’apposita indennità sostitutiva, equivalente alla retribuzione che il dipendente avrebbe ricevuto se avesse continuato a lavorare durante il periodo di preavviso.
Questa indennità deve essere inclusa nel cedolino dello stipendio del mese finale di lavoro, insieme ad altri importi spettanti al termine del rapporto, ad eccezione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Questi includono ferie e permessi non utilizzati e mensilità aggiuntive.
L’intenzione dell’azienda di non concedere il periodo di preavviso deve essere espressa nella lettera di licenziamento, comportando la conclusione immediata del rapporto al momento in cui il dipendente riceve la comunicazione, previa firma per la conferma.
È importante notare che l’indennità sostitutiva è dovuta anche nel caso in cui l’azienda conceda solo una parte del preavviso stabilito dal CCNL; ad esempio, 10 giorni anziché il minimo previsto di 30 giorni.
Come ti aiutiamo con il preavviso di licenziamento
Siamo un’associazione dei consumatori e da oltre 10 anni forniamo assistenza e tutela online (ciò significa che non avrai bisogno di fare file e perdere tempo con la burocrazia).
Se prima di essere licenziato, il tuo datore di lavoro ha omesso il periodo di preavviso e non ha nemmeno corrisposto l’indennità sostitutiva prevista dalla legge, ti aiutiamo noi ad ottenere giustizia.
I nostri avvocati, esperti nel settore del diritto del lavoro, potranno fornirti l’assistenza di cui hai bisogno.
Cosa faremo per te
Cosa dicono di noi
Quanti giorni di preavviso bisogna dare prima del licenziamento?
In generale si può dire che il preavviso minimo è il seguente:
- nel contratto a tempo indeterminato full-time minimo di 8 giorni fino a 5 anni di anzianità oppure 15 giorni con più di 5 anni di anzianità
- nel rapporto part-time minimo 8 giorni di preavviso e più di 2 anni di anzianità.
Quando non è dovuto il preavviso di licenziamento?
L’azienda non è tenuta a concedere il preavviso di licenziamento nei seguenti casi:
- licenziamento per giusta causa
- licenziamento durante o al termine del periodo di prova
- recesso per giusta causa nei contratti a tempo determinato
- risoluzione consensuale
- mancata ripresa del servizio a seguito di sentenza che dispone la reintegrazione nel posto di lavoro.
Il contratto non può però escludere preventivamente il periodo di preavviso.
Commenti