
Rinuncia eredità per debiti: come fare

La rinuncia eredità per debiti è una possibile soluzione da valutare nel caso in cui non convenga ereditare il patrimonio alla morte del de cuius.
Vediamo, di seguito, in cosa consiste questo caso specifico, come fare per renderlo valido e circoscrivere il costo rinuncia eredità.
INDICE
Rinuncia eredità per debiti: cos’è
Ancor prima di entrare nel merito della disciplina della rinuncia eredità debiti, è opportuno fare un passo indietro e tornare alle basi del diritto civile.
All’atto della successione, infatti, gli eredi acquistano – in base alla rispettiva quota percentuale – sia i crediti che i debiti del defunto (cosiddetto de cuius).
La rinuncia è un atto ufficiale e può essere presentata con dichiarazione espressa da parte del chiamato all’eredità o da un suo rappresentante a un notaio o al cancelliere del tribunale ove si è aperta la successione.
Rinunciando all’eredità del parente si dichiara di non volerla acquisire: così il chiamato interrompe gli effetti della delazione e resta del tutto estraneo alla stessa.
La dichiarazione viene inserita nel registro delle successioni e nessun creditore potrà, dunque, rivolgersi a chi ha fatto rinuncia eredità per debiti pretendendone il pagamento.
Rinuncia eredità per debiti: la tempistica
La rinuncia può essere fatta entro 10 anni dall’apertura della successione. Se però, al momento del decesso, l’erede era in possesso dei beni costituenti l’asse ereditario si applicherà un termine diverso.
In questo caso, l’erede è chiamato a fare un inventario entro tre mesi e, nei successivi 40 giorni, decidere se rinunciare all’eredità o accettarla con beneficio di inventario.
In mancanza di tali dichiarazioni l’erede acquista automaticamente la sua quota di eredità comprensiva di debiti e crediti.
Rinuncia eredità per debiti: cosa non è previsto
Non si può rinunciare all’eredità prima che il de cuius muoia, ma solo dopo l’apertura della successione.
La rinuncia eredità per debiti non può essere sottoposta a nessun tipo di condizione o termine.
Non si può rinunciare solo a una parte di eredità e, una volta fatta la rinuncia, non si può più tornare indietro.
Rinuncia eredità per debiti: come possiamo aiutarti
Se anche tu hai bisogno di assistenza in tema di rinuncia eredità per debiti, puoi rivolgerti a Unione dei Consumatori e richiedere una valutazione gratuita e un’assistenza professionale.
Sempre al servizio del cittadino, la nostra Associazione annovera tra i principali obiettivi la difesa dei diritti dei consumatori che – nel caso specifico – supporta attraverso una valutazione celere e concreta del caso.
Per avere dettagli sul costo rinuncia eredità o per ulteriori informazioni invia un messaggio sul nostro form e un nostro consulente di ricontatterà in tempi brevi per dirti cosa puoi fare.
Diversamente puoi contattaci al numero 091 6190601, o al 370 1220734 (solo Whatsapp)
Rinuncia eredità per debiti: il beneficio d’inventario
Un’altra casistica, in tema di successioni, è quella dell’accettazione con beneficio d’inventario (o beneficiata).
In questo caso, l’erede può impedire la confusione tra il suo patrimonio e quello del soggetto defunto arginando le conseguenze economiche di una successione poco conveniente perché piena di debiti.
Solo così all’erede è consentito di rispondere delle obbligazioni trasmessegli dal de cuius esclusivamente nei limiti del valore del patrimonio ereditario.
Anche in questo caso è necessaria una dichiarazione ufficiale da parte dell’erede, fatta dinanzi a un notaio o al cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione.
La dichiarazione viene iscritta nel registro delle successioni presso il Tribunale del luogo di apertura della successione.
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