Straining sul luogo di lavoro
Cos’è e come difendersi
Lo straining, spesso confuso con il mobbing, rappresenta un comportamento vessatorio mirato a umiliare un dipendente, che da diritto ad ottenere il risarcimento per i danni subiti.
Nell’articolo ti spieghiamo in cosa consiste questa condotta e come ti tuteliamo se ne sei stato vittima.
Cos’è lo straining e le differenze con il mobbing
Lo straining consiste nell’adottare comportamenti che arrecano seri danni alla dignità di un lavoratore e minacciano la sua salute sia fisica che mentale.
Si manifesta attraverso una situazione di stress imposto sul luogo di lavoro, in cui la persona coinvolta è soggetta ad almeno un’azione che genera un impatto negativo sull’ambiente lavorativo.
Tale azione, oltre a essere stressante, si caratterizza anche per la sua persistenza nel tempo.
A differenza del mobbing, che comporta una strategia comportamentale basata su atti persecutori ripetuti nel corso del tempo, lo straining può consistere in un unico atto dannoso, ma più grave, capace di infliggere considerevoli danni psicofisici alla vittima.
Come difendersi dallo straining sul lavoro: le tutele
Per difendersi da situazioni di straining sul luogo di lavoro, è fondamentale adottare le seguenti misure:
- registrare dettagliatamente ogni atto intimidatorio
- esprimere i propri diritti e le preoccupazioni al responsabile delle risorse umane
- in caso di comportamenti gravi, segnalare il caso alle autorità competenti.
Inoltre, potrai rivolgerti a noi per ricevere l’assistenza dei nostri avvocati esperti in diritto del lavoro e avvalerti del diritto a richiedere il risarcimento dei danni subiti.
Per ottenere tale risarcimento, è necessario dimostrare:
- la violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, come stabilite nel decreto legislativo n. 81/2008, da parte del datore di lavoro.
- il danno subito attraverso una perizia medico-legale.
- le motivazioni alla base del comportamento del superiore nei confronti del dipendente.
Come ti aiutiamo in caso di straining
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per aiutarti ad ottenere giustizia per la condotta di straining subita e se ci sono i presupposti anche il risarcimento dei danni.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Cosa dicono di noi
Alcuni esempi di straining
Ecco alcuni tra gli esempi più diffusi di comportamenti che possono essere considerati come forme di straining sul lavoro:
- escludere il lavoratore dal proprio luogo di lavoro o dal proprio incarico con l’obiettivo di emarginarlo
- costringere il dipendente a operare in un ambiente ostile
- mostrare disinteresse nei confronti del lavoro del dipendente e del suo benessere sul posto di lavoro
- deridere il lavoratore all’interno dell’ambiente lavorativo e di fronte ai colleghi
- espellerlo da una zona strategica dell’azienda assegnandogli compiti meno prestigiosi
- ridurre la sua qualifica professionale
- abusare del trasferimento del lavoratore, comprese trasferte e distacchi
- isolare il lavoratore da opportunità di formazione aziendale
- privare il dipendente di incarichi o ruoli di responsabilità nonostante svolga un ruolo di rilievo
- escluderlo dai contatti personali e professionali con i superiori di riferimento.
Il danno da straining secondo la Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha recentemente delineato diverse situazioni di possibile danno sul luogo di lavoro (ord. n. 16580/22), affermando che:
- si configura il mobbing lavorativo quando si verifichi un elemento obiettivo, costituito da una serie continua di comportamenti dannosi per la persona all’interno del rapporto di lavoro, accompagnato da un’intenzione persecutoria verso la vittima
- si perpetra straining quando sono presenti comportamenti stressanti deliberatamente indirizzati verso un dipendente, anche se la serie di azioni vessatorie è limitata o se il datore di lavoro, anche per colpa, permette un ambiente stressante
Resta comunque configurabile la responsabilità del datore di lavoro in caso di mero inadempimento, anche solo colposo, che abbia un nesso causale con un danno alla salute (ad esempio, l’applicazione di sanzioni illegittime, comportamenti che danneggiano la professione).
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