Assegno unico 2023
A chi spetta, domanda, tabelle, importo e conguaglio
L’assegno unico 2023 è stato potenziato con la nuova legge di bilancio, pubblicata in Gazzetta il 29 dicembre 2022. Le principali novità riguardano gli importi.
Nell’articolo ti spieghiamo chi ha diritto a questo sostegno economico, come fare domanda, quanto spetta e come funziona il conguaglio.
Noi di Unione dei Consumatori siamo un’associazione specializzata in previdenza e possiamo aiutarti a far valere i tuoi diritti!
INDICE
- 1 Cos’è l’assegno unico
- 2 A chi spetta l’assegno unico 2023
- 3 Requisiti per richiederlo
- 4 Novità assegno unico 2023 e importi
- 5 Maggiorazioni dell’importo
- 6 Assegni unico novità 2023 e nuove tabelle ANF per calcolare gli importi
- 7 Cosa sostituisce l’assegno unico
- 8 Quando viene pagato l’assegno 2023
- 9 Come viene erogato
- 10 L’assegno unico per figli disabili
- 11 Come fare domanda per l’assegno unico
- 12 Assegno unico 2023 novità permessi di soggiorno
Cos’è l’assegno unico
L’Assegno Unico è un beneficio economico mensile fornito dall’INPS alle famiglie che hanno figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età.
L’importo dipende dalla situazione economica del nucleo familiare, basato sull’ ISEE al momento della richiesta. Vengono considerati anche l’età e il numero dei figli, nonché eventuali condizioni di disabilità dei figli.
L’assegno inoltre è chiamato:
- unico perché mira a semplificare e potenziare gli interventi volti a sostenere la genitorialità e la natalità
- universale perché viene garantito a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE, con un importo minimo.
A chi spetta l’assegno unico 2023
L’Assegno è destinato alle famiglie con figli a carico, e può essere richiesto da entrambi i coniugi o da chi esercita la potestà genitoriale in caso di separazione.
Per ottenerlo, è necessario soddisfare determinati requisiti al momento della presentazione della domanda.
Viene infatti erogato mensilmente per ogni figlio a carico che rientra nelle seguenti categorie:
- figlio minorenne a partire dal 7° mese di gravidanza
- affetto da disabilità, senza limiti di età
- figlio maggiorenne fino al compimento dei 21 anni, nel caso in cui stia frequentando un corso universitario, di formazione, oppure sia disoccupato o impegnato in tirocini o servizio civile universale.
Si fa presente che, in base alla Legge delega n. 46/2021 e al decreto legislativo del 23 dicembre 2021, l’Assegno Unico seguirà i principi di universalità e progressività.
Ciò significa che sarà erogato a tutti i nuclei familiari con figli a carico, ma l’importo varierà in base alla situazione economica personale, valutata attraverso l’Indicatore (ISEE).
Requisiti per richiederlo
I requisiti necessari per ottenere l’Assegno Unico per figli a carico sono i seguenti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o essere un familiare di un cittadino dell’Unione europea con il diritto di soggiorno o il diritto di soggiorno permanente. In alternativa, essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o ricerca con una durata di almeno sei mesi
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia
- avere residenza e domicilio in Italia
- avere una residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato con una durata di almeno sei mesi
- possedere un ISEE valido, calcolato in base alla tabella del decreto-legge n. 79/2021.
Se possiedi i requisiti che ti abbiamo indicato ma non è stata accolta la tua richiesta, ottieni tutela e..
Novità assegno unico 2023 e importi
L’ammontare mensile dell’Assegno Unico per figli a carico varia, come già menzionato, in base alla situazione economica della famiglia, ossia secondo l’ISEE.
Di seguito sono indicati gli importi corrispondenti:
- per i figli minorenni, con un ISEE del 2022 fino a 15.000 €, l’assegno sarà di 175 € mensili
- nel caso in cui l’ISEE sia superiore, ci sarà una riduzione graduale fino a raggiungere 50 €
- per i figli maggiorenni fino al compimento del 21° anno di età, con un ISEE relativo al 2022 fino a 15.000 €, l’assegno sarà di 85 € mensili. Tuttavia, tale importo diminuirà progressivamente in caso di un ISEE più alto, fino a raggiungere 25 € al mese.
Maggiorazioni dell’importo
Le maggiorazioni dell’importo dell’Assegno Unico sono previste nei seguenti casi:
- per ogni figlio successivo al secondo
- se nel nucleo familiare sono presenti figli non autosufficienti con disabilità grave e media, indipendentemente dall’età
- per le mamme con meno di 21 anni di età
- nel caso entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro
- per le famiglie con un ISEE non superiore a 25.000 € (fino al 2024).
Queste maggiorazioni contribuiranno a incrementare l’importo dell’assegno per le famiglie che soddisfano le suddette condizioni.
E se non ti sono state riconosciute, affidati ad un esperto in materia.
Attenzione
Chi percepisce il Reddito di Cittadinanza non dovrà inoltrare nuova domanda per l’assegno unico perché quest’ultimo verrà erogato automaticamente dall’Inps.
Assegni unico novità 2023 e nuove tabelle ANF per calcolare gli importi
L’INPS, mediante la circolare n. 55 pubblicata il 9 giungo 2023, ha reso disponibili le nuove tabelle ANF, che sono utili per calcolare la prestazione dell’assegno per il nucleo familiare.
Queste tabelle definiscono i nuovi livelli di reddito familiare da considerare per determinare l’importo dell’assegno destinato ai diversi tipi di nuclei familiari beneficiari.
I livelli di reddito vengono rivalutati annualmente dall’INPS, con effetto a partire dal 1° luglio di ogni anno, sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati riscontrata tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno precedente.
La variazione percentuale calcolata dall’ISTAT tra il 2022 e il 2021 è pari all’8,1%.
I nuovi importi rivisti si applicano dal 1° luglio 2023 fino al 30 giugno 2024.
Cosa sostituisce l’assegno unico
L’Assegno Unico ha la funzione di sostituire diverse prestazioni e agevolazioni, tra cui:
- il Bonus mamma o premio alla nascita
- il Bonus bebè o assegno di natalità
- l’assegno al nucleo familiare per le famiglie con almeno tre figli minori
- gli assegni familiari destinati ai nuclei familiari con figli e orfanili
- le detrazioni fiscali per i figli fino a 21 anni.
È importante notare che l’Assegno non include né limita il bonus asilo nido, che rimane una prestazione separata e distinta.
Quando viene pagato l’assegno 2023
I pagamenti dell’Assegno unico seguono un determinato calendario in base alla data di presentazione della domanda, e cioè:
- per le domande presentate dal 1° gennaio al 30 giugno, l’assegno verrà erogato a partire dal mese di marzo
- per le domande presentate dal 1° luglio in poi, l’assegno verrà erogato a partire dal mese successivo rispetto a quello in cui è stata presentata la domanda.
Tali modalità di pagamento sono state specificate nel messaggio INPS n. 4748/2021, fornito come indicazione ufficiale per l’erogazione di questo sostegno.
Come viene erogato
L’INPS eroga il nuovo assegno unico per i figli utilizzando diverse modalità, che includono:
- accreditamento su uno strumento di riscossione con un codice International Bank Account Number (IBAN) presso prestatori di servizi di pagamento operanti nell’area SEPA (Single Euro Payments Area). Gli strumenti di riscossione includono conti correnti bancari, conti correnti postali, carte di credito o debito con codice IBAN e libretti di risparmio con codice IBAN
- consegna in contanti presso gli sportelli postali sul territorio italiano
- accreditamento sulla carta prevista dal Decreto Legge n. 4/2019, per i nuclei familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza.
Inoltre, l’assegno viene erogato in misura uguale sul conto corrente di entrambi i genitori, a meno che non vi sia un accordo diverso tra di loro.
Tale scelta viene effettuata durante la presentazione della domanda, spuntando l’apposita casella come indicato nell’articolo 7 del Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021.
Nel caso di affidamento esclusivo, l’assegno viene erogato al genitore affidatario in assenza di un accordo diverso.
L’assegno unico per figli disabili
Nel caso dei figli con disabilità, l’assegno unico universale prevede alcune regole speciali.
Il Decreto Semplificazioni Fisco ha introdotto delle maggiorazioni sull’importo dell’assegno, inizialmente temporanee ma diventate poi permanenti a partire dal 2023 grazie alla Legge di Bilancio 2023.
Queste maggiorazioni si applicano a tutti i figli a carico con disabilità, indipendentemente dall’età, e corrispondono all’importo base dell’AUU previsto per i figli minorenni, cioè 175 euro al mese per ogni figlio.
Le modalità di assegnazione dell’importo sono le seguenti:
- per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, viene corrisposto l’importo pieno
- per ISEE superiori, l’importo si riduce gradualmente fino ad arrivare a 50 euro al mese per un ISEE di 40.000 euro
- con ISEE superiori a 40.000 euro, l’importo rimane costante.
Dal 1° gennaio 2023, è stata confermata l’equiparazione della maggiorazione dell’importo base tra i figli minorenni e i figli maggiorenni fino a 21 anni.
La maggiorazione viene calcolata in base al livello di disabilità ed è la seguente:
- 105 euro al mese per non autosufficienza.
- 95 euro al mese per disabilità grave.
- 85 euro al mese per disabilità media.
E se non ti sono state riconosciute le maggiorazione che ti spettano..
Come fare domanda per l’assegno unico
A partire dal 1° marzo 2023, coloro che hanno presentato una domanda di Assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico nel periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 e che è stata accolta e rimane valida, riceveranno l’erogazione della prestazione in modo automatico dall’INPS, senza la necessità di presentare una nuova domanda.
Tuttavia, è obbligatorio rinnovare l’ISEE per poter beneficiare dell’importo completo.
Il rinnovo automatico è una misura di semplificazione per gli utenti, resa possibile anche grazie ai finanziamenti forniti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia (PNRR), che mira a sfruttare i dati presenti negli archivi dell’INPS per offrire un servizio innovativo.
I richiedenti dovranno comunque comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite entro il 28 febbraio 2023.
Coloro che non hanno mai usufruito dell’Assegno unico o che hanno presentato una domanda prima del 28 febbraio 2023 che non è stata accolta o non è più attiva, potranno invece presentare una nuova domanda.
Le domande possono essere inviate tramite:
- servizio online
- contact center
- patronati
- app INPS Mobile.
Ricorda
Per quanto riguarda l’effetto retroattivo della prestazione, si ricorda che per le domande presentate entro il 30 giugno 2023, l’Assegno unico sarà riconosciuto a partire dal mese di marzo dello stesso anno.
Assegno unico 2023 novità permessi di soggiorno
L’INPS richiama l’attenzione sul messaggio n. 2951 datato 25 luglio 2022 e sulla circolare 23/2022 riguardante i tipi di permesso di soggiorno ammissibili per il diritto all’Assegno unico e universale.
Inoltre, si specifica che tra i permessi di soggiorno che consentono di ricevere l’Assegno unico rientra anche quello per la protezione temporanea, che viene rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina a causa degli eventi bellici in corso.
Questo permesso è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023.
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