Bollette eni prescrizione
Quando non pagare
Se hai ricevuto dei solleciti di pagamento per bollette eni in prescrizione, nell’articolo troverai tutte le informazioni utili per comprendere se non sei più tenuto a pagare.
Inoltre, nel caso in cui il fornitore dovesse insistere con richieste ingiustificate o dovessero sorgere problemi con il recupero crediti, noi siamo qui per aiutarti.
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Cosa dicono di noi
Per quanto tempo si devono conservare le bollette
Se ti viene richiesto il pagamento di una bolletta che credi di aver già saldato un anno prima, è fondamentale mostrare una prova del pagamento effettuato per evitare di pagare nuovamente la stessa somma.
La prova dipende dalla modalità con cui hai effettuato il pagamento: potrebbe essere necessaria la copia del bollettino di versamento, la ricevuta rilasciata dalla Lottomatica, o la conferma di un pagamento eseguito online.
Per i pagamenti online, è possibile recuperare una ricevuta o un documento che comprovi l’avvenuto pagamento direttamente attraverso la piattaforma utilizzata.
Ricorda che, dato che le bollette hanno un periodo di prescrizione di 2 anni, è consigliabile conservare tali documenti per almeno questo lasso di tempo.
Dopo di che, né il fornitore né un’eventuale agenzia di recupero crediti hanno il diritto di richiederti il pagamento di bollette non saldate, rendendo non necessario mantenere le ricevute oltre tale periodo.
E se hai riscontrato problemi, ti aiutiamo noi a risolverli.
Conguaglio e prescrizione bollette eni gas e luce: quando non pagare
La bolletta di conguaglio si riferisce a consumi avvenuti prima del periodo coperto dalla bolletta corrente e può essere emessa per diversi motivi, come discrepanze tra i consumi effettivi e quelli precedentemente fatturati su base stimata, oppure a seguito di mancati pagamenti per vari motivi, inclusa la responsabilità del fornitore.
Non è raro che tale comunicazione venga inviata dal fornitore o dall’agenzia di recupero crediti anche dopo il periodo legalmente previsto.
È quindi essenziale essere informati sui propri diritti, in particolare sul fatto che bollette di energia elettrica e gas non pagate da oltre due anni non sono più dovute.
È bene ricordare anche che, di fronte a importi particolarmente elevati, è possibile chiedere al proprio fornitore di dilazionare il pagamento.
Normativa di riferimento
La Legge n. 205/2017 stabilisce che nei contratti di fornitura di energia e gas, il diritto al pagamento si prescrive in due anni per utenti domestici, microimprese e professionisti.
Anche nei contratti relativi al servizio idrico, il termine di prescrizione è di due anni.
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico deve definire entro sessanta giorni le tempistiche di fatturazione tra gli operatori della filiera.
In caso di fatturazione a debito per periodi superiori a due anni, l’utente ha diritto alla sospensione del pagamento durante il procedimento di verifica condotto dall’Autorità.
Il venditore deve informare l’utente sull’avvio del procedimento e sui suoi diritti.
Al termine della verifica, l’utente ha diritto al rimborso dei pagamenti indebiti entro tre mesi.
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