Bollette Eni prescrizione
Quando non pagare
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Per quanto tempo si devono conservare le bollette
Conserva le bollette per almeno 2 anni, e cioè per il periodo di prescrizione, per evitare di dover pagare somme già saldate.
Se ti viene richiesto un pagamento che hai già effettuato, mostra una prova come il bollettino, la ricevuta Lottomatica, o una conferma di pagamento online.
Dopo 2 anni, né il fornitore né un’agenzia di recupero crediti possono richiedere il saldo, quindi non è più necessario conservare le ricevute.
Se hai problemi, siamo qui per aiutarti.
Conguaglio e prescrizione bollette Eni gas e luce: quando non pagare
La bolletta di conguaglio riguarda consumi precedenti non correttamente fatturati e può essere emessa per discrepanze o mancati pagamenti. Tuttavia, se la bolletta si riferisce a consumi di oltre due anni fa, non sei tenuto a pagarla.
Ricorda che puoi chiedere una rateizzazione per importi elevati. Conosci i tuoi diritti, soprattutto in caso di solleciti oltre il periodo legale.
Normativa di riferimento
La Legge n. 205/2017 stabilisce che nei contratti di fornitura di energia e gas, il diritto al pagamento si prescrive in due anni per utenti domestici, microimprese e professionisti.
Anche nei contratti relativi al servizio idrico, il termine di prescrizione è di due anni.
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico deve definire entro sessanta giorni le tempistiche di fatturazione tra gli operatori della filiera.
In caso di fatturazione a debito per periodi superiori a due anni, l’utente ha diritto alla sospensione del pagamento durante il procedimento di verifica condotto dall’Autorità.
Il venditore deve informare l’utente sull’avvio del procedimento e sui suoi diritti.
Al termine della verifica, l’utente ha diritto al rimborso dei pagamenti indebiti entro tre mesi.
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