La clausola Floor, di recente giudicata vessatoria anche dalla Corte di Appello di Milano, ha impedito agli interessi del mutuo, negli anni in cui i tassi di mercato erano negativi, di scendere sotto una certa soglia.

Se dunque avevi o hai un mutuo a tasso variabile, che risale al periodo compreso tra il 2015 e il 2022 potresti aver pagato più interessi di quelli dovuti, per la presenza nel contratto di questa clausola.

 

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INDICE

Cos’è la clausola Floor

Nei mutui a tasso variabile, l’importo degli interessi di ogni rata viene calcolato utilizzando un tasso che varia in base a un parametro di base chiamato tasso Euribor.

Esistono diverse versioni dell’Euribor, a seconda della durata delle operazioni, come ad esempio 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi.

Quando si concedono prestiti rateali a soggetti non bancari, il tasso Euribor aumenta di una percentuale fissa chiamata “spread”. Lo spread rappresenta la remunerazione che la banca ottiene dai mutui. Ad esempio, se l’Euribor è dello 0,5% e lo spread è dell’1,7%, il tasso complessivo applicato al mutuo sarà del 2,2%.

Tuttavia, quasi tutti i mutui a tasso variabile includono una clausola Floor, che stabilisce un limite minimo per il valore del tasso complessivo.

La clausola Floor rappresenta quindi una forma di protezione per la remunerazione della banca, che è garantita da riduzioni eccessive dell’Euribor, assicurando all’istituto un tasso minimo pari allo spread.

 

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Le novità introdotte nel 2015 per i mutui a tasso variabile con clausola floor

A partire da marzo 2015 e fino all’estate del 2022, le politiche monetarie adottate dalle banche centrali hanno portato i valori dell’Euribor in territorio negativo.

Questa situazione ha causato l’attivazione della clausola Floor nei mutui a tasso variabile, il cui effetto immediato è stato l’aumento artificiale dell’importo delle rate dei mutui nella componente degli interessi.

Ad esempio, il primo gennaio 2022, l’Euribor al 1° mese ha raggiunto un valore di -0,59%.

Se consideriamo un mutuo con uno spread e un tasso Floor del 2%, il tasso complessivo applicato sarà del 2% anziché dell’1,41%.

In un mutuo di dimensioni medie, questa differenza di tasso si traduce in un aumento degli interessi per il consumatore di almeno 30/40€ per ogni rata.

 

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La clausola Floor sentenza 2022

La Corte è stata coinvolta in una controversia legale sollevata da un consumatore contro la Banca BPM riguardante la presunta natura vessatoria della clausola Floor.

La questione non riguardava tanto l’aumento del costo del mutuo, ma piuttosto il fatto che il Floor creava uno squilibrio ingiusto nella distribuzione dei rischi legati all’andamento dei tassi Euribor.

In sostanza, il meccanismo di limitazione dei tassi al ribasso tramite il Floor, senza un analogo meccanismo di limitazione al rialzo (chiamata clausola “Cap”), garantiva una protezione contro il rischio finanziario solo alla parte professionale (la banca) e non al consumatore (il mutuatario).

La Corte d’Appello, basandosi anche su pronunce della Corte di Giustizia Europea, ha stabilito che una clausola formulata in modo da proteggere i diritti della parte contrattuale più forte debba essere considerata una “clausola vessatoria” e richieda un’evidenziazione specifica e una firma separata.

Nel caso esaminato dalla Corte, inoltre, la clausola non era nemmeno inclusa nelle condizioni generali del mutuo, ma era menzionata solo nel foglio illustrativo.

La sentenza n. 2836/2022 ha dichiarato quindi la nullità della clausola Floor, ordinando la restituzione degli interessi addizionali generati da essa.

Vi è tuttavia da specificare che la pronuncia della Corte di Appello di Milano è stata impugnata in Cassazione e ancora si attende un responso definitivo.

Ad ogni modo, l’Istituto di credito, a prescindere dalla vessatorietà o meno della clausola floor, per il periodo in cui i tassi euribor sono stati negativi (dal marzo 2015 all’agosto 2022), non potrà applicare un tasso di interesse pari comunque allo spread, ma dallo spread andrà sottratto il tasso negativo.

Se la somma algebrica di spread e tasso euribor risulta essere negativa, il tasso di interesse da applicare è nullo e la rata comprende la sola quota di capitale.

 

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Il diritto al rimborso degli interessi mutuo clausola Floor

Tutti i mutuatari che si trovano nella situazione di:

  1. avere un mutuo a tasso variabile con una clausola Floor non menzionata tra quelle vessatorie
  2. hanno pagato le rate nel periodo 2015-2022

hanno un’opportunità potenziale di contestare la validità della clausola stessa.

Esiste un’alta probabilità che si possa ottenere il rimborso degli interessi addizionali pagati.

Dunque, se vuoi ottenere giustizia per aver pagato degli interessi eccessivi a causa della suddetta clausola, sei nel posto giusto.

Un nostro avvocato esperto nel settore potrà farti ottenere il rimborso di tali somme.

 

L’ammontare del rimborso degli interessi mutuo clausola Floor

Se nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022 hai costantemente pagato una rata fissa per il tuo mutuo a tasso variabile, potrebbe essere presente la clausola Floor nel tuo contratto.

In tal caso, potresti avere il diritto di richiedere il rimborso degli interessi extra che hai dovuto pagare durante questi anni. Questo anche se il mutuo è già stato estinto, che ammonta almeno a 1.000 euro per ogni mutuo.

Tuttavia, il primo passo importante da compiere è impedire la prescrizione decennale, poiché i tempi si stanno esaurendo.

Per bloccare la prescrizione, occorre inviare un reclamo alla banca. Noi possiamo aiutarti!