Il contratto di comodato d’uso gratuito
Come ti tuteliamo in caso di problemi
Il comodato d’uso è un contratto con cui una persona può utilizzare temporaneamente la proprietà di qualcun altro gratuitamente, con l’obbligo di non deteriorare il bene e di restituirlo alla scadenza fissata.
Nell’articolo ti spieghiamo come funziona, quando si può recedere e come possiamo aiutarti in caso di problemi.
Come funziona il contratto di comodato d’uso
Con il comodato d’uso sorgono dei diritti e degli obblighi sulle parti, e cioè:
- il comodante trasferisce al comodatario un bene mobile o immobile al fine di utilizzarlo per un determinato periodo di tempo e gratuitamente
- il comodatario (colui che riceve il bene) si impegna a riconsegnarlo, alla fine del contratto, in buone condizioni e senza pagare compenso.
Il destinatario riceve il bene per un proprio bisogno e deve custodirlo secondo le “regole del buon padre di famiglia” per tutta la durata del contratto (art. 1804 cod. civ).
Inoltre, il comodatario dovrà rispettare le seguenti regole:
- non potrà cedere il bene a terzi, a meno che non ci sia un’autorizzazione del comodante
- dovrà sostenere le spese necessarie per la conservazione in buono stato dell’immobile.
Come recedere anticipatamente dal comodato d’uso
Il comodante può, per ragioni impreviste ed urgenti, recuperare l’immobile prima della scadenza del comodato d’uso e richiedere al comodatario la restituzione immediata.
Per evitare usi abusivi di tale diritto, la legge ne ha definito le condizioni:
- il bisogno del comodante deve essere serio, non lussurioso, né capriccioso o artificioso
- il recesso è ammesso solo nel caso in cui il bisogno del comodante tenga conto delle esigenze del comodatario.
Se il comodatario non provvede alla restituzione del bene, il comodante potrà ottenerlo con giudizio ordinario. Questo perché nel contratto di comodato non è possibile avviare uno sfratto.
Come ti aiutiamo con il contratto di comodato d’uso gratuito
Siamo un’associazione di consumatori con una grande esperienza nel settore e possiamo risolvere facilmente quello che per te è un problema.
Se non ti è stato restituito l’immobile concesso in comodato e vuoi ottenere il risarcimento degli eventuali danni per perimento dello stato del locale, ti aiutiamo noi.
Non ti rimane che compilare il form sottostante…
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Cosa dicono di noi
Quanto dura il contratto di comodato d’uso gratuito
L’art. 1809 c.c. dispone che al compimento del periodo stabilito o di quello ricavabile dall’utilizzo per il quale il comodato è stato stipulato, il comodatario sia obbligato a restituire l’immobile.
Tuttavia, in alcune situazioni, la durata può anche non essere espressamente indicata nel contratto, si pensi ad esempio al comodato d’uso familiare.
In questo caso, il comodante garantisce l’utilizzo del bene fino al venir meno delle esigenze familiari, senza prevedere un limite temporale predeterminato.
Comodato d’uso: cosa succede in caso di deterioramento dell’immobile
Durante il periodo di comodato d’uso può accadere che ci sia un perimento del bene ma, secondo l’art. 1805 c.c., sono 3 i casi in cui il comodatario può diventare responsabile del deterioramento.
Questi sono:
- quando egli avrebbe potuto prevenire la perdita
- quando sceglie di salvare un suo bene
- se l’utilizzo della cosa da parte del comodante eccede le condizioni del contratto.
Tuttavia, il deperimento che sia conseguenza della comune usura non è posto a carico del comodatario, salvo che vi è una sua condotta colposa ( 1807 cod. civ.).
Quando registrare il contratto di comodato d’uso di immobile
Una volta firmato, il contratto di comodato d’uso di un immobile può essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, soltanto qualora questo abbia forma scritta.
Se il contratto è redatto per iscritto, è necessario procedere con la registrazione, consegnando all’Agenzia delle Entrate 3 copie del contratto ed il pagamento dell’imposta di bollo e di registro.
I termini per l’effettuazione della registrazione di tali contratti sono:
- 20 giorni per le scritture private non autenticate
- 30 giorni per atti pubblici o scritture private autenticate
- 60 giorni per contratti stipulati all’estero.
Per quanto concerne l’aspetto fiscale, il comodatario è tenuto al pagamento della tassa sui rifiuti (TARI).
Per la TASI e l’IMU, è prevista un’agevolazione del 50%.
Risulta possibile richiedere la loro riduzione solo se sussistono i seguenti presupposti:
- il comodato d’uso gratuito per la casa è sottoscritto con parenti di primo grado in linea diretta
- l’abitazione non deve essere di lusso e quindi appartenere alla categoria A1, A8 e A9
- il comodato deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate
- il comodante deve risiedere nel comune dove è stato sottoscritto il comodato d’uso.
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