L’errore diagnostico è un problema che affligge il sistema sanitario da tempo. Si tratta di una situazione in cui un medico diagnostica erroneamente una malattia o una condizione sbagliata, comportando conseguenze negative per il paziente.

Nell’articolo ti spieghiamo cos’è una diagnosi errata, quali sono le cause, come richiedere il risarcimento e come vengono quantificati i danni subiti.

 

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INDICE

Cos’è l’errore diagnostico

L’errore diagnostico si verifica quando il medico non è in grado di identificare correttamente una malattia o la individua in modo sbagliato.

Questo può avvenire anche se il sanitario non effettua o non ordina esami e controlli necessari a formulare una diagnosi accurata.

Un esempio di questo caso si ha quando un paziente viene dimesso con una diagnosi di gastrite, mentre in realtà è affetto da una patologia tumorale.

Se il medico fa una diagnosi sbagliata, il paziente può andare incontro a conseguenze negative non solo dal punto di vista fisico ma anche arrecando danni psichici, e ciò fa sorgere, a favore dell’ammalato, il ha diritto ad ottenere il risarcimento.

 

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Quando richiedere il risarcimento errata diagnosi medica

Per poter richiedere un risarcimento per un’errata diagnosi è necessario esaminare attentamente tutti i fattori e le circostanze che hanno influito sulla valutazione e sulla condotta medica.

Per determinare se sussistano i presupposti per un’azione risarcitoria, è necessario accertare:

  • se la terapia consigliata sia stata del tutto inutile
  • se abbia portato a conseguenze psico-fisiche, come un danno biologico.

L’errore diagnostico comporta, come prima conseguenza per il paziente, l’impossibilità di scegliere liberamente la terapia, limitando così il suo diritto all’autodeterminazione.

Inoltre, questi errori possono compromettere non solo la salute fisica, ma anche l’equilibrio psichico della persona, soprattutto se si tratta di malattie gravi in grado di pregiudicare la serenità del paziente.

Ogni caso presenta caratteristiche proprie, per questo deve essere esaminato con cura.

 

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Come chiedere il risarcimento dei danni per diagnosi sbagliata

Per richiedere il risarcimento errata diagnosi medica, occorre analizzare le diverse situazioni e le difficoltà che sono intervenute, come ad esempio:

  • un quadro clinico confuso
  • la necessità di organizzare un intervento d’urgenza
  • se il paziente ha omesso di riferire un sintomo importante.

Oltre a tener conto delle predette circostanze, per impostare correttamente una richiesta per diagnosi errata, bisogna poter dimostrare che il danno subito è riconducibile proprio all’errore del medico.

Noi possiamo aiutarti a farlo, provando la responsabilità del medico e facendoti ottenere il risarcimento che ti spetta.

 

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La quantificazione del risarcimento errata diagnosi

Per quantificare i danni da errata diagnosi subiti, occorre prendere in considerazione tutti i risvolti negativi della vicenda:

  • la lesione biologica
  • la sofferenza interiore
  • eventuali infezioni ospedaliere insorte
  • i cambiamenti indotti nel vivere quotidiano, rispetto cioè alle attività abituali che non è più possibile fare o a cui si è stati costretti a rinunciare.

Inoltre, bisogna considerare anche gli esborsi e i mancati guadagni subiti per via dell’errore, nonché il danno alla capacità lavorativa.

Per ottenere il risarcimento, è infine necessario che la lesione sia grave e non trascurabile.

La richiesta dovrà essere rivolta:

  • alla struttura sanitaria, pubblica o privata, a cui ci si è rivolti e presso cui il medico ha effettuato l’attività
  • direttamente al medico, autore dell’errore.

Proprio per la complessità delle attività da svolgere, ti consigliamo di affidarti alla competenza di un nostro avvocato esperto in materia. Sarà più semplice provare la responsabilità medica ed ottenere la somma reale che ti spetta.