Le infezioni nosocomiali o ospedaliere costituiscono una delle complicazioni più diffuse nell’assistenza sanitaria.  Con il nascere di altri luoghi di cura il concetto è stato modificato.

Oggi, infatti, si parla più comunemente di infezioni correlate all’assistenza sanitaria (Ica).

In questo articolo ti spieghiamo quali sono e come ottenere risarcimento per i danni subiti.

Un nostro avvocato esperto in materia si occuperà personalmente del tuo caso.

 

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INDICE

Cosa sono le infezioni nosocomiali

Le infezioni nosocomiali sono quelle che sorgono durante il ricovero e che non erano presenti al momento dell’ingresso presso la struttura sanitaria.

L’ospedale, infatti, è un luogo dove si concentrano innumerevoli microbi resistenti agli antibiotici, che rendono più complessa la guarigione.

Può anche accedere che le infezioni si manifestino dopo la dimissione, rendendo più gravi i danni alla salute, e cioè possono presentarsi:

  • 48 ore dopo il ricovero in ospedale
  • fino a 3 giorni dopo la dimissione
  • fino a 30 gironi dopo un’operazione
  • in ambienti sanitari (cliniche di lungo degenza, RSA ecc) dove il paziente viene ricoverato per motivi diversi dalla causa infettiva.

 

Le cause delle infezioni ospedaliere

Le infezioni nosocomiali più frequenti possono essere causate da svariati fattori quali:

  • interventi chirurgici complessi
  • uso prolungato di dispositivi medici invasivi
  • indebolimento del sistema di difesa dell’organismo
  • presenza di gravi malattie di base
  • eccessivo utilizzo di antibiotici
  • scarsa applicazione di misure di igiene ambientale
  • scarsa prevenzione e controllo delle infezioni.

Se hai preso un’infezione ospedaliera, sappi che hai diritto al risarcimento dei danni da malasanità.

Noi possiamo aiutarti ad ottenerlo, grazie al supporto di un nostro avvocato specializzato in materia.

 

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Attenzione

Le infezioni ospedaliere più pericolose sono quelle che resistono alla classe di antibiotici chiamata carbapenemi, presente in batteri Gram-negativi quali:

  • klebsiella pneumoniae
  • pseudomonas aeruginosa
  • cinetobacter spp
  • polmonite nosocomiale.

Tali microrganismi sono responsabili di gravi infezioni ed hanno la capacità di diffondersi molto rapidamente.

Se ne sei stato vittima, ottieni il risarcimento che ti spetta!

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I fattori di rischio delle infezioni nosocomiali

Le persone che rischiano di contrarre un’infezione ospedaliera sono:

  • i soggetti ricoverati in ospedale o in strutture sanitarie
  • il personale medico e paramedico.

I fattori che incidono sulle possibilità di contrarre un’infezione sono:

  • età (soprattutto neonati e anziani)
  • la presenza di altre infezioni o gravi malattie concomitanti che abbassano le difese immunitarie (tumori, immunodeficienze, diabete, anemie, cardiopatie, insufficienza renale e trapianti d’organo)
  • esposizione a particolari tecniche assistenziali invasive (cateterismo, endoscopie, interventi chirurgici)
  • malnutrizione
  • traumi
  • alterazioni dello stato di coscienza.

 

Sapevi che…

Secondo uno studio del 2011 le infezioni nosocomiali più frequenti sono:

  • infezioni respiratorie come polmoniti
  • infezioni urinarie
  • infezioni chirurgiche
  • infezioni del sangue (batteriemie o sepsi).

Se hai contratto una di queste infezioni, ti aiutiamo noi ad ottenere il risarcimento per i danni subiti.

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Il risarcimento per le infezioni nosocomiali

Le procedure risarcitorie dei danni per infezione ospedaliera possono risultare complesse.

Ma con l’assistenza di un nostro avvocato, professionista nel settore, potrai ottenere quanto ti spetta!

La struttura sanitaria, se non dimostra di aver agito nel pieno rispetto delle regole di diligenza e prudenza qualificata e proporzionata alla natura della prestazione, deve risarcirti i danni subiti.
Nello specifico, l’ente sanitario ha l’onere di documentare di aver posto in essere e rispettato le più idonee ed efficaci misure, attinenti specificamente a:

  • l’attuazione di protocolli relativi a disinfezione, disinfestazione, sterilizzazione di ambienti e materiali
  • le modalità di lavaggio delle mani da parte del personale
  • l’uso dei dispositivi di protezione individuale
  • le modalità di raccolta, lavaggio e disinfezione della biancheria
  • lo smaltimento dei rifiuti solidi
  • la qualità dell’aria e degli impianti di condizionamento
  • la modalità di preparazione, conservazione ed uso dei disinfettanti
  • l’organizzazione del servizio mensa e degli strumenti di distribuzione di cibi e bevande
  • lo smaltimento dei liquami e alla pulizia di padelle e simili
  • all’istituzione di un sistema di sorveglianza e notifica
  • l’istituzione del Comitato Infezioni Ospedaliere ed alla relativa attività
  • criteri costruttivi strutturali atti a evitare le infezioni
  • al controllo e alla limitazione dell’accesso dei visitatori
  • al controllo dello stato di salute dei dipendenti e degli operatori
  • l’adeguatezza del rapporto tra degenti e personale sanitario
  • la pianificazione ed attuazione di continui controlli sulle attività di cui sopra.

Come si evince, l’onore della prova del sanitario è molto complesso e dunque la possibilità di ottenere il risarcimento danni per la vittima di malasanità è molto alta.

Inoltre, con l’assistenza dei nostri avvocati professionisti nel settore, sarà più semplice avviare la procedura e farti ottenere quanto ti spetta.

 

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Lo sapevi che…

La legge 210/1992 prevede che le persone che abbiano subito danni irreversibili a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni di sangue o somministrazioni di emoderivati possano ottenere un indennizzo da parte dello Stato. Si tratta di una forma di sostegno economico concessa per motivi di solidarietà sociale, che non può essere considerata un vero e proprio risarcimento del danno. L’importo dell’assegno bimestrale vitalizio varia in base alla gravità delle conseguenze derivate dall’infezione.

 

Risarcimento danni da infezione ospedaliere in sala operatoria e post-operatoria

In precedenza, abbiamo affermato che le infezioni ospedaliere del sito chirurgico possono presentarsi sia durante che dopo il ricovero e rappresentano una delle patologie più frequenti contratte in ambito ospedaliero, subito dopo le infezioni delle vie respiratorie e prima di quelle alle vie urinarie.

La scarsa igiene della struttura, dei medici e degli strumenti utilizzati, può essere una delle cause principali di questo tipo di infezioni.

Un altro errore medico che può portare a conseguenze gravi è la mancata o errata diagnosi da parte del personale medico.

Se il trattamento viene effettuato in ritardo, può non risultare efficace, con conseguenze negative per il paziente, che potrebbero essere valutate caso per caso attraverso un’accurata analisi medico-legale.

In tutti questi casi hai diritto ad ottenere il risarcimento per i danni subiti, e noi siamo qui per aiutarti, garantendoti l’assistenza di avvocati specializzati nel settore.

 

Risarcimento danni da sepsi causato da infezione ospedaliera

Le infezioni nosocomiali o ospedaliere, se non trattate, possono portare alla sepsi o setticemia, una grave complicazione di un’infezione batterica.

Si tratta di una condizione in cui i batteri patogeni si diffondono nel flusso sanguigno e causano una risposta infiammatoria abnorme dell’organismo con disfunzione d’organo e rischio di morte. Se non si interviene tempestivamente con una terapia adeguata, il paziente può riportare gravi danni.

In questi casi, affrettati a richiedere una nostra consulenza specialistica e ottieni con il nostro aiuto la pronuncia di responsabilità sanitaria e il risarcimento per i danni subiti.

 

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L’onere della prova nelle infezioni nosocomiali

Con la sentenza n°6386/2023, la Corte di Cassazione si è soffermata nuovamente sul tema delle infezioni ospedaliere, con riferimento specifico all’onere probatorio in materia di responsabilità sanitaria.

Essa dispone che il paziente deve provare:

  • il nesso di causalità fra l’aggravamento della situazione patologica e la condotta del sanitario.

Mentre la struttura sanitaria deve provare:

  • di aver adottato tutte le cautele prescritte dalle vigenti normative (criterio clinico)
  • di aver applicato i protocolli di prevenzione delle infezioni nel caso specifico (criterio della probabilità prevalente).

Sei vuoi approfondire l’argomento, continua a leggere la nostra sezione “Per saperne di più”.

 

– Consigli per prevenire le infezioni ospedaliere

Le principali vie di trasmissione delle infezioni nosocomiali (Ica) sono:

  • contatto diretto tra persone o tramite la via aerea
  • contatto con gli operatori sanitari, soprattutto attraverso le mani se non lavate o disinfettate
  • contatto indiretto con oggetti contaminati.

Ti consigliamo di lavarti sempre le mani prima e dopo l’assistenza di una persona.

Questo vale sia per il personale sanitario che per i pazienti.