Recupero crediti Fire S.p.a.
Quando non pagare le somme non dovute

Il procedimento ha riguardato il comportamento posto in essere da Fire spa, consistente nell’inoltro a diversi consumatori – al fine di recuperare presunti crediti – di atti di citazione in giudizio presso sedi di Giudici di Pace senza il rispetto del foro competente.

In particolare, nella segnalazione all’Autorità è stato lamentato il carattere intimidatorio ed aggressivo di tale pratica.

L’autorità, quindi, ha accertato la condotta di Fire quale pratica commerciale aggressiva ai sensi degli artt. 24 e 25 del Codice del Consumo, in quanto idonea ad indurre il consumatore ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. Ed in particolare, ai sensi dell’articolo 25, comma 1, lettera e), del Codice del consumo, rubricato “ricorso a molestie, coercizione o indebito condizionamento”, ha considerato aggressiva una pratica basata su “qualsiasi minaccia di promuovere un’azione legale ove tale azione sia manifestamente temeraria o infondata”.

Nel procedimento, quindi, l’Autorità ha confermato tanto la pratica quanto il relativo fine meramente aggressivo, diretta anche mediante un indebito condizionamento della libertà di scelta del consumatore, così comminando una sanzione amministrativa pecuniaria di 300.000 € (trecentomila euro).

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Su segnalazione della Guardia di Finanza, Nucleo Speciale Tutela Mercati – ha riguardato il comportamento posto in essere da Fire, che avrebbe inviato solleciti di pagamento per conto di Unicredit S.p.A. e Compass S.p.A. riportando l’importo complessivo del credito insoluto “comprensivo di oneri e di spese” senza precisare l’esatto ammontare di tali oneri e spese accessorie e, pertanto, la loro incidenza nella determinazione del la somma complessivamente dovuta.

Inoltre, le modalità per ottenere il pagamento del credito sarebbero state caratterizzate da una particolare insistenza anche attraverso il ricorso afrequenti contatti telefonici, all’inoltro ripetuto di sms ed e mail, ecc..

In sede del procedimento istruttorio n. PS9105 è stato ipotizzato che la condotta della società Fire fosse suscettibile di integrare una violazione degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo, in quanto contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio cui essa è diretta anche mediante un indebito condizionamento della libertà di scelta dello stesso.

Nel corso del procedimento, Fire ha depositato nota pervenuta in data 7 gennaio 2014, con la quale ha presentato una proposta di impegni ad adottare misure volte a (i) migliorare la chiarezza e la trasparenza dell’informativa resa ai destinatari dei solleciti di pagamento e ad (ii) accrescere l’attenzione riservata alla posizione dei debitori in presenza di un reclamo/contenzioso.

In particolare, tali impegni prevedono:

(i) Tutte le comunicazioni scritte di richiesta di pagamento che Fire invierà ai debitori riporteranno già nel corpo del testo, oltre che nell’allegato, l’importo complessivo del credito insoluto, nonché l’indicazione specifica dell’ammontare delle singole “voci” che lo compongono con le rispettive causali (capitale, interessi, mora ed eventuali speseaccessorie).

Resta inteso che il capitale oggetto di recupero, gli oneri, interessi e spese sono calcolati dalle mandanti/committenti titolari del credito; Fire si limita a chiedere la restituzione di tali somme, senza aggiungere nulla a tali importi.

(ii) Fire si impegna a sospendere l’attività di recupero quando riceva direttamente dal debitore (da un suo legale o tramite l’intervento di un’associazione di consumatori) la comunicazione dell’esistenza di un reclamo/contenzioso
pendente tra esso e la mandante/committente titolare del credito.

Nel contempo, Fire informerà tempestivamente la mandante/committente in ordine alla comunicazione del debitore, anche al fine di conoscere le valutazioni in merito alla fondatezza delle doglianze pervenute. Una volta ricevuta risposta dalla mandante/committente, Fire ne comunicherà il contenuto al debitore.

Resta inteso che l’incarico di recupero verrà proseguito solo nel caso in cui la mandante/committente confermi la fondatezza del credito e chieda di portare avanti l’attività di recupero.

(iii)L’Autorità, quindi, ha ritenuto gli impegni proposti da Fire, idonei a far venir meno i possibili profili di scorrettezza della pratica commerciale oggetto di istruttoria, ne ha disposta l’obbligatorietà ed ha chiuso il procedimento senza accertare l’infrazione.

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