Gasolio Sporco e risarcimento danni
Cosa fare e come richiederlo
Introduzione
Il Gasolio sporco è una delle principali cause che possono arrecare danni considerevoli alle nostre automobili.
Se riparare un danno derivante comporta delle spese molto elevate è pur vero che esistono dei modi per farsi risarcire.
Qui troverai tutte informazioni utili per sapere cosa fare dopo aver appurato il danno e cosa fare per richiedere un risarcimento.
I danni in caso di gasolio sporco
Il problema del gasolio sporco può derivare da diversi fattori, quali:
- problemi derivanti da un errato processo di raffinazione
- mancata pulizia delle cisterne da residui o acqua
- eventuali frodi del gestore, consistenti nell’annacquamento del gasolio
Vediamo cosa fare quando si trova del diesel sporco o contaminato e come richiedere un risarcimento danni.
Nel caso in cui si faccia rifornimento con del gasolio sporco, uno dei primi sintomi rintracciabili dal guidatore sarà il riscontrare un’improvvisa perdita di potenza del motore.
In questi casi, il problema potrebbe essere risolto con la sostituzione del filtro del gasolio, che al fine di evitare tali problematiche, trattiene tutte le impurità.
In caso di eccessive impurità, il filtro del gasolio potrebbe non garantire il filtraggio completo, con conseguenti danni al motore anche i più costosi, quali:
- danneggiamento della pompa del gasolio
- arrugginimento o danneggiamento degli iniettori
Inoltre, un eventuale danno all’automobile derivante dal diesel sporco, non comporta esclusivamente danni al motore, ma anche ulteriori spese collaterali, come ad esempio, in caso di avaria al motore, il costo del soccorso stradale.
In particolare, in caso di mancanza di una polizza assicurativa provvista di carroattrezzi, l’intervento potrebbe risultare dispendioso, soprattutto se lo stesso viene effettuato in autostrada.
Senza contare che effettuare una riparazione in caso di un guasto di questa portata comporterebbe la mancata possibilità dell’uso del veicolo, per un paio di giorni.
Garanzie del Consumatore
Il rapporto che intercorre tra automobilista e il rivenditore del carburante sporco è senza dubbio un rapporto tra consumatore e venditore.
Facendo riferimento ad uno dei principali articoli del Codice del Consumo, con precisione all’art. 130, il venditore risulta essere il responsabile nel caso di difformità tra il prodotto erogato e quello previsto.
Il venditore è responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna del bene. (art. 130 comma 1 Codice del Consumo)
Inoltre, al secondo comma precisa che, in caso di difformità il consumatore ha diritto al ripristino della conformità, riparazione o sostituzione.
In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9. (art. 130 comma 2 Codice del Consumo)
Gasolio sporco cosa fare
La prima cosa da fare in caso di danneggiamento derivante da gasolio contaminato o sporco è quella di recarsi in officina e documentare il danno.
In particolar modo nel caso di acqua o impurità, l’evidenza del danno sarà presente nel filtro del gasolio e nello stesso carburante.
Ti ricordiamo che in questi casi è necessario procedere alla denuncia dell’accaduto entro 2 mesi.
Essenziale in questi casi sarà:
- dimostrare di aver fatto rifornimento presso il distributore di carburante incriminato
- dimostrare attraverso perizia, il nesso di causalità
– La richiesta di risarcimento
Per ottenere un risarcimento a causa di gasolio sporco o presenza di acqua, non basta semplicemente fare una richiesta di risarcimento dei danni, facendo attenzione a:
- presentare nei giusti modi e tempi tutta la documentazione necessaria
- garantire che le analisi oggetto di perizia vengano sottoposte con accurata attenzione
- dimostrare il nesso causale tra il danno subito e la presenza di impurità nel gasolio.
– Come dimostrare l’acquisto di carburante
Il metodo più facile per dimostrare l’acquisto del gasolio sporco è quello di aver pagato lo stesso attraverso una transazione elettronica, dunque tramite bancomat o carta di credito.
In questi casi il nostro consiglio è conservare o recuperare una eventuale ricevuta, e soprattutto nel caso della riparazione del mezzo conservare una tanica del diesel sporco, al fine della perizia.
Inoltre, è importante conservare ogni documentazione inerente ai costi diretti o indiretti derivanti dal danno, tra i quali
- costi di soccorso stradale
- costi di riparazione (in quest’ultimo caso vi consigliamo prima della riparazione di conservare il preventivo che evidenzia l’entità e la causa del danno)
L’assicurazione delle compagnie petrolifere
Ad oggi, tutte le compagnie petrolifere e dunque i distributori sono soliti stipulare delle apposite polizze assicurative, al fine di tutelarsi da eventuali danni causati dal diesel sporco.
Ovviamente la presenza di una copertura assicurativa sarà un vantaggio non soltanto per il distributore, ma anche per il consumatore.
Uno dei problemi, in questi casi, è il rapportarsi con la compagnia di assicurazioni per ottenere il risarcimento dovuto.
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