Messa in mora Enel
Quando si verifica e come rimediare
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Quali sono i rischi e i costi della messa in mora Enel
I rischi relativi alla messa in mora Enel variano a seconda dei casi. Analizziamo insieme tutte le casistiche possibili.
Le due principali distinzioni riguardano i giorni di ritardo e il mercato di riferimento.
I contratti di riferimento, infatti, sono per il mercato libero con Enel Energia, mentre per il servizio a maggior tutela con Enel Servizio Elettrico.
In entrambi i casi gli interessi dovranno essere corrisposti a seconda del numero dei giorni di morosità, ma sono più alti se hai sottoscritto il contratto con Enel Energia.
Passati un certo numero di giorni, indicati nel contratto sottoscritto, il Gestore potrà provvedere prima alla riduzione della potenza, ed infine, qualora non saldi gli importi dovuti, Enel potrà procedere alla sospensione del servizio
Nella messa in mora Enel sono diverse le casistiche a cui puoi andare incontro se:
- il tuo contratto è stato sottoscritto nel mercato a maggior tutela, il tasso fisso viene calcolato applicando una maggiorazione del 3,5% al tasso d’interessa applicato dalla Banca Centrale Europea.
- sei un buon pagatore, ovvero se hai sempre saldato le bollette entro la data di scadenza negli ultimi due anni, per i primi dieci giorni viene applicato il solo tasso legale.
- il tuo contratto è nel mercato libero invece pagherai gli interessi di mora per ogni giorno di ritardo previsti dal contratto.
Nel caso in cui tu non riuscissi a saldare la bolletta, il rischio a cui vai incontro è il distacco per morosità.
Il distacco per morosità
Nonostante la messa in mora Enel non sei riuscito a saldare la bolletta?
Avrai ricevuto un sollecito con un termine ultimo per il saldo della fattura, ma oramai è troppo tardi.
Il Gestore, a questo punto, avvia una procedura che può portare al distacco della fornitura di energia elettrica.
Enel ti invia quindi tramite raccomandata semplice o tramite Posta Elettronica Certificata il preavviso di sospensione della fornitura elettrica.
Nella missiva vengono indicati i termini ultimi per il distacco, che può avvenire entro tre giorni dall’ultimo giorno utile per saldare gli importi dovuti.
In questa ultima comunicazione devono essere indicati i tempi e le modalità per effettuare il pagamento, nello specifico:
- 20 giorni solari dall’emissione della diffida
- 15 giorni solari dall’invio della raccomandata
- 10 giorni solari dalla ricezione della lettera
Trascorsi questi giorni Enel ridurrà la potenza della fornitura al 15% per i successivi 15 giorni. Passato tale tempo, Enel sospenderà il servizio e considererà il contratto concluso.
Nel caso in cui però hai in casa dei macchinari o apparecchiature considerate salvavita, Enel non potrà procedere al distacco per morosità.
I diritti del cliente in caso di bolletta della luce non pagata
La fornitura di energia elettrica non può essere interrotta se:
- Il cliente non è stato avvisato preventivamente tramite raccomandata
- Il pagamento è stato già effettuato e comunicato
- La sospensione è prevista nei giorni di venerdì, sabato, festivi o prefestivi
- Il cliente ha presentato un reclamo scritto in seguito a un malfunzionamento del contatore accertato dal distributore competente, o in casi di conguagli o importi anomali, per i quali ha presentato un reclamo scritto al fornitore. Quest’ultimo deve rispondere ai reclami prima di sospendere la fornitura.
Inoltre, la fornitura non può essere mai interrotta per i clienti considerati non disalimentabili (come quelli collegati a macchine salvavita per ragioni di sopravvivenza) e per altri clienti per i quali la sospensione della fornitura non è stata prevista, considerando le funzioni di pubblica utilità svolte da essi.
Buongiorno,
io ho ricevuto una bolletta di enel gas dopo 1 anno e mezzo, ossia dopo aver cambiato gestore essendo esasperata dal fatto che nonostante le mie segnalazioni le bollette non arrivassero. Nell’unica e ultima fattura inviatami hanno calcolato solo un indennizzo di euro 22, io invece con Pec all’ufficio crediti di enel ho richiesto che mi venissero riconosciuti gli indennizzi per mancata fatturazione quadrimestrale e/o un risarcimento danni per mancato adempimento dell’obbligo contrattuale della fatturazione prevista dal mio contratto. Si negano di riconoscermi quanto previsto dalla legge e minacciano la messa in mora ormai dal mese di febbraio. Contattare un avvocato forse mi costerebbe di più che pagare la bolletta in questione, mi sono offerta, quindi, di raggiungere un accordo ma nessuno dell’ufficio crediti mi ha contattato. Non so cosa fare e un vostro consiglio mi sarebbe di grande aiuto. In attesa di un vostro riscontro invio distinti saluti. Tiziana Ciccarella
Gentile Tiziana, un nostro operatore le risponderà quanto prima via mail. Cordialità