Recupero crediti senza raccomandata non valido
Quando non pagare
Quando si riceve una comunicazione di recupero crediti senza raccomandata, inviata con una normale busta e un francobollo comune, priva di timbro di invio o ricevimento, è consigliabile effettuare una verifica sulla sua validità prima di procedere con il pagamento.
Nell’articolo ti spieghiamo come possiamo aiutarti in questi casi.
Recupero crediti senza raccomandata: è valido?
Il Codice civile prevede che le comunicazioni producono effetti quando giungono al destinatario.
Tuttavia, è responsabilità del creditore dimostrare la corretta consegna.
È da precisare che solo il servizio di raccomandata con avviso di ricevimento prevede l’emissione di un documento che attesta la ricezione, mentre la posta semplice no.
Da un punto di vista pratico, questo significa che, il recupero crediti senza raccomandata comporta per il creditore la difficoltà a dimostrare di averla effettivamente spedita.
Senza una prova tangibile, la missiva potrà essere considerata come se non fosse mai stata inviata.
Come ti aiutiamo con il recupero crediti
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti. Siamo in grado di ascoltarti e di capire a fondo il tuo bisogno di giustizia.
I nostri avvocati godono di una spiccata competenza nel settore e se hai ricevuto una lettera di recupero crediti senza raccomandata, valuteremo il tuo caso per verificare se non sei tenuto a pagare alcuna somma.
Non ti rimane che compilare il form sottostante…
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Cosa dicono di noi
Senza raccomandata la società di recupero credito può agire?
La normativa non fornisce indicazioni chiare riguardo alla forma che una comunicazione deve assumere per essere ritenuta valida, che sia una raccomandata semplice, con ricevuta di ritorno, una lettera ordinaria con un normale francobollo, oppure un’e-mail o una PEC.
A una prima occhiata, sembrerebbe che una comunicazione informale, come una lettera senza una forma specifica di invio, non possa costituire in alcun modo una prova valida di una diffida ad adempiere.
Questo perché manca la documentazione che attesti l’effettivo invio della lettera.
È evidente che una lettera semplice potrebbe essere smarrita, distrutta o addirittura non essere mai pervenuta al destinatario, che potrebbe essere completamente ignaro dell’avvenuto invio.
In sostanza, ciò che manca in una lettera ordinaria è proprio la conferma che essa sia stata spedita.
Di conseguenza, il destinatario debitore potrebbe ricevere una richiesta di recupero crediti senza raccomandata ed inavvertitamente ignorarne la comunicazione, peraltro priva di effettiva ricezione.
Dunque, ti consigliamo ti richiedere il nostro supporto per verificare quando non pagare il recupero crediti.
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