Con il recupero crediti il creditore agisce per riscuotere un credito insoluto avvalendosi molte volte di apposite società.

Questi enti operano spesso con pratiche scorrette e per questo motivo, se hai un debito non pagato, ti aiutiamo noi.

In questo articolo ti spieghiamo quando non devi pagare e come ti tuteliamo.

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INDICE

La normativa per il recupero crediti

In tema di recupero crediti la normativa di riferimento è contenuta nell’art. 115 del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Questa legge stabilisce che il creditore vanta un diritto tutelato nei confronti del debitore e il recupero del credito potrà avvenire in 2 forme:

  • recupero stragiudiziale, attraverso una soluzione bonaria e senza l’attivazione di una causa giudiziale
  • recupero giudiziale, con l’instaurazione di una causa giudiziale che può giungere al pignoramento dei beni del debitore.

Nella maggior parte dei casi, il creditore prima di agire in giudizio, si avvale di società di recupero crediti evitando i costi legali.

Questo è un punto favorevole per il debitore! Richiedi l’aiuto di un nostro avvocato.

 

I diritti del debitore contro le società di recupero crediti

La società di recupero crediti opera solitamente prima di arrivare alla fase giudiziaria.

Devi sapere, però, che gli operatori di queste società cercheranno di farti impaurire, minacciando l’arrivo di un ufficiale giudiziario a casa nel caso in cui non pagassi.

Questo è un atteggiamento scorretto, in quanto prima che arrivi l’ufficiale giudiziario è necessario iniziare una causa e che il creditore abbia inviato:

  • la comunicazione di decadenza del beneficio del termine
  • una lettera di messa in mora
  • la notifica del decreto ingiuntivo
  • la notifica dell’atto di precetto
  • il pignoramento.

Dunque, se decidi di non pagare il recupero crediti, la società non ha né il diritto né il potere di poter agire giudizialmente nei tuoi confronti. Dovrà essere il creditore ad avviare una causa.

Affidati a noi e alla competenza dei nostri avvocati per ottenere tutela dalle pratiche scorrette delle società e non pagare il debito.

 

– Le pratiche scorrette delle società di recupero crediti

Spesso gli utenti ci contattano perché le società di recupero crediti utilizzano pratiche non conformi alla legge e comportamenti aggressivi volti ad intimidirti per ottenere il pagamento del credito.

Le pratiche scorrette più comuni sono quelle che ti elenchiamo:

  • dicono che rischi il carcere se non paghi, ma non pagare i debiti è un reato di natura civile e non penale e quindi non si rischia il carcere
  • inviano un finto decreto ingiuntivo
  • ti propongono un saldo e stralcio senza nessun documento che testimonia il pagamento che hai effettuato
  • si presenta un esattore per la confisca dei beni. Attenzione a questa pratica fraudolenta! In Italia non esiste la figura di esattore privato e solo l’ufficiale giudiziario può procedere con il sequestro dei beni, a seguito di pignoramento
  • minacciano di chiamare il tuo datore di lavoro ed i parenti, ma la posizione debitoria è tutelata dalla privacy ed è vietato diffondere la notizia a terzi
  • ti avvisano che pignoreranno lo stipendio o la pensione. L’informazione è reale, ma le tempistiche di un pignoramento variano da mesi ad anni
  • attuano pratiche di stalking con chiamate in orari assurdi, telefonate continue, call center stranieri, maleducazione.

Se hai subito questi comportamenti difformi dalla legge da parte di queste società, richiedi l’aiuto di un nostro avvocato e ottieni tutela!

 

Ricorda

Se sei un nullatenente, cioè una persona che non ha alcun reddito né patrimonio e sei disoccupato, il creditore non potrà nemmeno agire con un pignoramento nei tuoi confronti, perché risulterebbe infruttuoso, non essendoci beni reali su cui rivalersi.

 

La prescrizione per il recupero crediti

In tema di recupero crediti la prescrizione si verifica quando il creditore non richiede al debitore il pagamento di quanto dovuto entro un termine specifico.

La prescrizione è di 10 anni per i crediti ordinari. È invece di 5 anni per:

  • le annualità delle rendite perpetue o vitalizie
  • il capitale nominale dei titoli di Stato emessi al portatore
  • le annualità delle pensioni alimentari
  • le pigioni delle case e ogni altro corrispettivo di locazioni
  • gli interessi
  • le indennità spettanti per la cessazione del rapporto di lavoro.

In altri casi la legge prevede un termine di prescrizione che può essere di 6 o di 3 anni in presenza di specifici tipi di credito.

Se il tuo debito è prescritto, ricorda che non dovrai pagare!

 

La cancellazione dei debiti nel recupero crediti

Nel caso in cui ti sia arrivato un sollecito dal creditore per il recupero del credito, possiamo utilizzare una delle procedure da sovraindebitamento, e cioè la cosiddetta “esdebitazione del debito senza utilità”.

Chiederemo un provvedimento del giudice per ottenere la cancellazione dei debiti pregressi.

Per ottenere questo beneficio non abbiamo bisogno del consenso del creditore.

Sarà infatti il giudice ad autorizzazione la procedura, valutando la tua meritevolezza.

Ricorda però che possiamo richiedere l’esdebitazione “senza utilità” una sola una volta.

 

Lo sapevi che…

Possono ottenere la liberazione dai debiti:

  • consumatori
  • famiglie
  • professionisti
  • piccoli imprenditori o imprenditori agricoli.