Risarcimento malasanità
Come puoi ottenerlo
Hai diritto a un risarcimento per malasanità se hai subito un danno alla salute causato da un errore o da negligenza sanitaria.
Con il nostro supporto potrai ottenere giustizia, tutela legale e il risarcimento che ti spetta.
Quando e perché richiedere il risarcimento per malasanità
Il risarcimento malasanità ti spetta quando un errore medico, un’omissione o una condotta sanitaria scorretta hanno causato un danno fisico, morale o patrimoniale a te o a un tuo familiare.
Nello specifico, si ha tale diritto nei seguenti casi:
- diagnosi errata o tardiva che ha compromesso la possibilità di cura
- intervento chirurgico eseguito in modo scorretto
- omissione di controlli o terapie adeguate
- infezioni ospedaliere dovute a mancanza di igiene o negligenza
- errori nella somministrazione di farmaci o trattamenti.
La legge tutela chi subisce danni da malasanità, riconoscendo il diritto a un risarcimento sanitario equo e proporzionato al danno subito.
I presupposti per il risarcimento: errore medico e nesso causale
Per ottenere un risarcimento per malasanità, è necessario dimostrare:
- che si è verificato un errore medico o un’omissione nelle cure
- che esiste un nesso di causalità tra l’errore e il danno subito
- che il danno ha comportato conseguenze fisiche, morali o economiche.
Come ti aiutiamo ad ottenere il risarcimento per malasanità
Vantiamo un team di consulenti esperti e avvocati specializzati in materia pronti a difenderti. Comincia a preparare alcuni documenti utili come la cartella clinica rilasciata dall’ospedale.
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- otterrai il risarcimento danni per malasanità a cui hai diritto.
Ti offriamo assistenza professionale e personalizzata per la tutela dei tuoi diritti.
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Legge Gelli-Bianco e la Prescrizione: Una Distinzione Cruciale
Dal 2017, la Legge Gelli-Bianco (L. n. 24/2017) ha introdotto un’importante distinzione che influisce sui termini di prescrizione del tuo diritto al risarcimento.
Responsabilità della Struttura Sanitaria (Ospedale o Clinica)
La struttura risponde contrattualmente per l’operato dei suoi dipendenti. Il termine di prescrizione per la richiesta di risarcimento è di 10 anni.
In questo caso, spetta alla struttura dimostrare di non essere responsabile del danno, ad esempio provando che il danno era inevitabile o dovuto a causa non imputabile.
Responsabilità del Medico (Libero Professionista)
Il medico che opera come libero professionista risponde extracontrattualmente, con un termine di prescrizione di 5 anni.
In questo caso, l’onere della prova ricade sul paziente, che deve dimostrare sia l’errore del medico, sia il nesso di causalità tra la sua condotta e il danno subito.
Come ottenere il risarcimento: i passaggi da seguire
Il primo passo per ottenere il risarcimento è raccogliere la documentazione necessaria e affidarsi a un team di professionisti esperti.
- Richiesta della Cartella Clinica:È il primo documento fondamentale. Senza la cartella clinica non è possibile valutare il caso.
- Analisi Preliminare Medico-Legale:Un medico legale di fiducia valuterà la documentazione per accertare se l’errore medico sussiste e se esiste un nesso di causalità.
- Assistenza Legale:Un nostro avvocato esperto in malasanità ti guiderà attraverso le procedure, dalla negoziazione con l’assicurazione fino all’eventuale causa.
Le vie legali per il Risarcimento: Dalla Negoziazione alla Causa
Prima di arrivare in tribunale, la legge prevede che si tenti una soluzione alternativa, per accelerare i tempi e ridurre i costi.
1. L’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP)
Si tratta di un procedimento rapido che si svolge davanti a un giudice. Viene nominato un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), solitamente un medico-legale, che valuta se c’è stata responsabilità sanitaria e quantifica i danni. Spesso, l’accordo si raggiunge in questa fase.
2. La Mediazione Civile
Se l’ATP non va a buon fine, o in alternativa, è possibile ricorrere a un mediatore imparziale che aiuterà le parti (paziente, struttura e assicurazione) a raggiungere un accordo.
3. L’Azione Giudiziale
Solo se i tentativi di conciliazione falliscono, si procederà con una vera e propria causa in tribunale.
Come quantificare il danno per il risarcimento malasanità
Il danno da malasanità può comprendere sia danni patrimoniali che non patrimoniali.
- Danno Patrimoniale:Include le perdite economiche subite, come le spese mediche, le terapie, gli ausili, ma anche il mancato guadagno (lucro cessante) dovuto all’incapacità lavorativa.
- Danno Non Patrimoniale:È il risarcimento per la lesione di diritti costituzionalmente garantiti. Si compone principalmente di:
- Danno biologico:la lesione temporanea o permanente all’integrità psicofisica della persona, valutata da un medico legale.
- Danno morale:la sofferenza psicologica e il turbamento d’animo subiti.
- Danno esistenziale:la compromissione delle normali attività quotidiane e della qualità della vita.
Il calcolo avviene sulla base di specifiche tabelle stabilite dalla legge, tra cui le più utilizzate sono quelle del Tribunale di Milano. Queste tabelle stabiliscono un importo per ogni punto di invalidità permanente, il quale varia in base all’età del paziente. Inoltre, quantificano il risarcimento anche per i danni temporanei e per i familiari in caso di decesso del paziente.
Il risarcimento in via equitativa si applica quando la quantificazione esatta del danno è impossibile, a patto che l’esistenza del danno sia stata accertata e che tale impossibilità derivi da fattori oggettivi e non dalla mancanza di documentazione da parte del danneggiato.
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