Risarcimento malasanità
Ti spetta ottenerlo
Il risarcimento malasanità ti spetta quando hai subito un danno alla salute causato da un medico o dalla struttura sanitaria dove sei stato operato. Come ottenerlo?
Affidandoti a noi riceverai l’assistenza necessaria per assicurarti la tutela che meriti.
Quando e perché richiedere il risarcimento malasanità
Se tu o un tuo familiare siete stati vittime di un errore medico o di un’omissione che ha causato un danno alla salute, avete il diritto di chiedere un risarcimento.
Il risarcimento per malasanità spetta quando hai subito un danno alla salute causato da un medico o dalla struttura sanitaria dove sei stato operato.
I Presupposti per il risarcimento: l’errore medico e il nesso causale
Il diritto al risarcimento malasanità spetta in presenza di un errore medico che ha causato danni alla tua salute o la morte del paziente. Non basta che si sia verificato un errore: è fondamentale che tale errore abbia causato direttamente il danno subito.
Questo legame si chiama “nesso di causalità”.
Tali danni, nello specifico, possono derivare da:
- Diagnosi errate o tardive, che compromettono la possibilità di guarigione o la scelta terapeutica
- Interventi chirurgici eseguiti in modo scorretto o omissioni gravi durante le cure
- Infezioni ospedaliere gravi o da altri comportamenti non conformi alle “linee guida” cliniche e alle buone pratiche.
Come ti aiutiamo ad ottenere il risarcimento per malasanità
Vantiamo un team di consulenti esperti e avvocati specializzati in materia pronti a difenderti. Comincia a preparare alcuni documenti utili come la cartella clinica rilasciata dall’ospedale.
Inviata la tua segnalazione:
- riceverai una mail di conferma dal dominio @unionedeiconsumatori.it (controlla la cartella spam o promozioni su gmail!)
- sarai richiamato da un nostro consulente, per chiarire eventuali tuoi dubbi
- otterrai il risarcimento danni per malasanità a cui hai diritto.
Ti offriamo assistenza professionale e personalizzata per la tutela dei tuoi diritti.
Tutto ciò online e sgravandoti da ogni pensiero!
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Legge Gelli-Bianco e la Prescrizione: Una Distinzione Cruciale
Dal 2017, la Legge Gelli-Bianco (L. n. 24/2017) ha introdotto un’importante distinzione che influisce sui termini di prescrizione del tuo diritto al risarcimento.
Responsabilità della Struttura Sanitaria (Ospedale o Clinica)
La struttura risponde contrattualmente per l’operato dei suoi dipendenti. Il termine di prescrizione per la richiesta di risarcimento è di 10 anni.
In questo caso, spetta alla struttura dimostrare di non essere responsabile del danno, ad esempio provando che il danno era inevitabile o dovuto a causa non imputabile.
Responsabilità del Medico (Libero Professionista)
Il medico che opera come libero professionista risponde extracontrattualmente, con un termine di prescrizione di 5 anni.
In questo caso, l’onere della prova ricade sul paziente, che deve dimostrare sia l’errore del medico, sia il nesso di causalità tra la sua condotta e il danno subito.
Come ottenere il risarcimento: i passaggi da seguire
Il primo passo per ottenere il risarcimento è raccogliere la documentazione necessaria e affidarsi a un team di professionisti esperti.
- Richiesta della Cartella Clinica:È il primo documento fondamentale. Senza la cartella clinica non è possibile valutare il caso.
- Analisi Preliminare Medico-Legale:Un medico legale di fiducia valuterà la documentazione per accertare se l’errore medico sussiste e se esiste un nesso di causalità.
- Assistenza Legale:Un nostro avvocato esperto in malasanità ti guiderà attraverso le procedure, dalla negoziazione con l’assicurazione fino all’eventuale causa.
Le vie legali per il Risarcimento: Dalla Negoziazione alla Causa
Prima di arrivare in tribunale, la legge prevede che si tenti una soluzione alternativa, per accelerare i tempi e ridurre i costi.
1. L’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP)
Si tratta di un procedimento rapido che si svolge davanti a un giudice. Viene nominato un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), solitamente un medico-legale, che valuta se c’è stata responsabilità sanitaria e quantifica i danni. Spesso, l’accordo si raggiunge in questa fase.
2. La Mediazione Civile
Se l’ATP non va a buon fine, o in alternativa, è possibile ricorrere a un mediatore imparziale che aiuterà le parti (paziente, struttura e assicurazione) a raggiungere un accordo.
3. L’Azione Giudiziale
Solo se i tentativi di conciliazione falliscono, si procederà con una vera e propria causa in tribunale.
Come quantificare il danno per il risarcimento malasanità
Il danno da malasanità può comprendere sia danni patrimoniali che non patrimoniali.
- Danno Patrimoniale:Include le perdite economiche subite, come le spese mediche, le terapie, gli ausili, ma anche il mancato guadagno (lucro cessante) dovuto all’incapacità lavorativa.
- Danno Non Patrimoniale:È il risarcimento per la lesione di diritti costituzionalmente garantiti. Si compone principalmente di:
- Danno biologico:la lesione temporanea o permanente all’integrità psicofisica della persona, valutata da un medico legale.
- Danno morale:la sofferenza psicologica e il turbamento d’animo subiti.
- Danno esistenziale:la compromissione delle normali attività quotidiane e della qualità della vita.
Il calcolo avviene sulla base di specifiche tabelle stabilite dalla legge, tra cui le più utilizzate sono quelle del Tribunale di Milano. Queste tabelle stabiliscono un importo per ogni punto di invalidità permanente, il quale varia in base all’età del paziente. Inoltre, quantificano il risarcimento anche per i danni temporanei e per i familiari in caso di decesso del paziente.
Il risarcimento in via equitativa si applica quando la quantificazione esatta del danno è impossibile, a patto che l’esistenza del danno sia stata accertata e che tale impossibilità derivi da fattori oggettivi e non dalla mancanza di documentazione da parte del danneggiato.
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