Risarcimento malasanità
Procedura e tempistiche per ottenerlo
Vuoi chiedere un risarcimento per malasanità perché hai subito un danno alla salute causato da un medico o dalla struttura sanitaria dove sei stato operato?
Noi, in quanto Associazione a tutela dei consumatori, abbiamo le conoscenze e gli strumenti necessari per assicurarti la tutela che meriti.
Come richiedere il risarcimento danni per malasanità
Il risarcimento per malasanità spetta in presenza di un errore medico che ha causato danni alla salute o la morte del paziente.
TaIi danni, nello specifico, possono derivare da:
- diagnosi errate
- interventi chirurgici sbagliati
- infezioni gravi o da altri comportamenti non conformi alla legge e alla deontologia medica.
Per fare richiesta, ci occuperemo noi di presentare una prima lettera di risarcimento alla struttura sanitaria o al professionista responsabile, per cercare una soluzione conciliativa.
In caso di esito negativo, si potrà valutare di agire per vie legali.
Come ti aiutiamo ad ottenere il risarcimento per malasanità
Vantiamo un team di consulenti esperti e avvocati specializzati in materia che per difenderti avranno bisogno di alcuni documenti come la cartella clinica.
Quindi comincia a prepararle per velocizzare il procedimento a tua tutela.
Inviata la tua segnalazione:
- riceverai una mail di conferma dal dominio @unionedeiconsumatori.it (controlla la cartella spam o promozioni su gmail!)
- sarai richiamato da un nostro consulente, per chiarire eventuali tuoi dubbi
- otterrai il risarcimento danni per malasanità a cui hai diritto.
Ti offriamo assistenza professionale e personalizzata per la tutela dei tuoi diritti.
Tutto ciò online e sgravandoti da ogni pensiero!
AFFIDATI A NOI
Di noi ti puoi fidare, perché possiamo provare ciò che promettiamo!
Tempistiche per ottenere un risarcimento per malasanità
Le tempistiche per ottenere un risarcimento per malasanità dipendono dalla complessità del caso e dalla procedura scelta. La fase preliminare di raccolta documentale e valutazione medico-legale può richiedere alcune settimane, mentre una richiesta stragiudiziale può essere risolta in pochi mesi, se la controparte è disponibile a un accordo.
In caso di azione legale, i tempi possono variare, ma con il supporto di professionisti esperti, è possibile accelerare il processo e, nei casi più evidenti di errore medico, ottenere risarcimenti anticipati o accordi favorevoli.
Affidati a noi per ottenere il giusto risarcimento in modo rapido ed efficace.
Scadenze per l’azione legale in caso di malasanità
A partire dal 1 aprile 2017, con l’implementazione della riforma Gelli, sono state definite le seguenti scadenze di prescrizione per reclamare il risarcimento dei danni derivanti da negligenza medica:
- Un periodo di 10 anni è stabilito per i reclami riguardanti la struttura ospedaliera
- Per quanto riguarda i medici operanti all’interno di strutture ospedaliere, il periodo di prescrizione è di 5 anni. Se il medico opera privatamente, il termine di prescrizione è esteso a 10 anni.
È cruciale notare che il computo del periodo di prescrizione comincia soltanto quando il danno diventa evidente. Ciò significa che i pazienti o i loro familiari hanno fino a 10 anni dalla scoperta del danno per intraprendere azioni legali contro l’istituzione sanitaria.
Tuttavia, nel caso di decesso del paziente a causa di negligenza medica, i suoi eredi hanno 5 anni per avanzare richiesta di risarcimento per il danno subito.
Risarcimento per malasanità in caso di morte
Il diritto al risarcimento per malasanità per i casi di morte spetta ai familiari (coniuge, genitori, figli e ai fratelli o sorelle del defunto) indipendentemente dal fatto che vivessero insieme al momento del decesso.
Il danno è considerato presunto, quindi non occorre dimostrare di averlo subito.
Anche nipoti e cugini, fino al quarto grado di parentela, possono richiedere un risarcimento, se avevano un rapporto di affetto con la vittima.
Come si richiedono i risarcimenti malasanità
Se sospetti di essere stato vittima di un errore medico, ci sono alcuni passi cruciali da compiere per avanzare una richiesta di risarcimento. È essenziale:
- ottenere la propria documentazione sanitaria, inclusi tutti gli eventuali documenti aggiuntivi, presso l’ente sanitario responsabile. Quest’ultimo ha l’obbligo di fornirla entro un termine massimo di 30 giorni
- conservare una copia del consenso informato firmato, insieme alle copie di analisi mediche e ricevute di spese sanitarie sostenute.
Se emergono dubbi o incertezze riguardo alle terapie somministrate, è opportuno richiedere delucidazioni allo staff medico.
In assenza di risposte esaurienti, si può procedere facendo riferimento al responsabile della struttura sanitaria.
Ricorda inoltre che, con la riforma Gelli del 2017, i termini di prescrizione per richiedere il risarcimento sono stati ridefiniti in 10 anni per le strutture ospedaliere e in 5 anni per i medici.
La risoluzione della controversia: il risarcimento da malasanità
Se pensi di essere stato vittima di malasanità, puoi consultare uno dei nostri avvocati specializzati in diritto sanitario.
Insieme a un medico legale di fiducia, esaminerà se vi sia responsabilità e, in caso affermativo, procederà al calcolo del risarcimento dovuto.
Il procedimento legale contro la struttura sanitaria si articola in due fasi principali:
- una fase preliminare, obbligatoria per legge, di mediazione. Durante questa fase, cercheremo di risolvere la controversia in modo amichevole
- successivamente, se non si raggiunge un accordo durante la mediazione, si procederà con l’azione giudiziale.
Il legislatore, con la Legge Gelli-Bianco (n. 24 del 8 marzo 2017), ha introdotto un’alternativa alla mediazione, chiamata “Accertamento Tecnico Preventivo” (ATP). In questo caso, la parte danneggiata richiede al giudice di nominare un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) per valutare la responsabilità e quantificare il danno derivato.
Durante il processo, il CTU può tentare la conciliazione tra le parti. Se nessun accordo viene raggiunto attraverso questi mezzi, si procederà con un’azione giudiziale.
Come quantificare il danno per il risarcimento malasanità
Il Tribunale di Milano ha stabilito delle tabelle per valutare il danno causato nei casi di malasanità. Queste tabelle stabiliscono un importo per ogni punto di invalidità permanente, il quale varia in base all’età del paziente.
Inoltre, determinano un certo importo per ogni giorno di convalescenza e un risarcimento salute massimo per i familiari dei danneggiati nei casi più gravi in cui un paziente muore.
Il danno da malasanità può comprendere sia danni patrimoniali che non patrimoniali.
Il risarcimento per malasanità in via equitativa
Il danno derivante da negligenza medica comprende sia danni di carattere finanziario, che comportano una perdita economica, sia danni non finanziari, che violano i diritti del paziente. Quando è difficile quantificare il danno in modo preciso, il giudice può scegliere una “valutazione equa”.
Questa costituisce un’analisi discrezionale basata sul merito specifico della situazione e può essere utilizzata solo quando il giudice ha confermato l’esistenza del danno e ha riscontrato una notevole difficoltà o l’impossibilità di una valutazione precisa.
È fondamentale evidenziare che tale impossibilità deve derivare da fattori oggettivi e non dalla mancanza di documentazione o prove da parte della parte danneggiata.
Commenti