Esempi di mobbing
Quali sono e come difendersi
Sono moltissimi gli esempi di mobbing sul lavoro che potrebbero essere elencati, caratterizzati tutti da comportamenti dannosi e abusivi rivolti contro un dipendente.
Nell’articolo ti spieghiamo quali sono le tipologie e i casi più diffusi e come ti aiutiamo se pensi di esserne stato vittima.
Quali sono le tipologie di mobbing sul lavoro
I casi di mobbing sul lavoro rappresentano dei comportamenti aggressivi o offensivi perpetrati nei confronti di un dipendente.
Questo fenomeno può avere un impatto notevole sulla salute fisica e mentale dell’individuo.
Tra le diverse modalità, occorre distinguere i seguenti casi:
- mobbing dal basso o down-up, dove l’autorità di un capo viene messa in discussione da uno o più sottoposti
- mobbing gerarchico, come l’abuso di potere e comportamenti illeciti da parte del datore
- bossing o mobbing strategico, in cui un superiore cerca di costringere alle dimissioni un dipendente in particolare
- mobbing orizzontale, cioè quello praticato dai colleghi verso un lavoratore non integrato per motivi etnici, religiosi o sessuali.
Gli esempi mobbing più diffusi: come difendersi
Esistono diversi esempi di mobbing sul lavoro, tra cui:
- riduzione delle responsabilità con l’intento di rendere umiliante la prosecuzione del lavoro
- costanti rimproveri e richiami fatti sia in privato che in pubblico, anche per motivi insignificanti
- eccessiva applicazione di metodi di supervisione sul dipendente
- ripetuta esclusione dalla partecipazione a corsi di formazione o opportunità di aggiornamento professionale
- mancata assegnazione di compiti lavorativi, rendendo totalmente inattivo il lavoratore
- minacce di licenziamento, perdita di opportunità lavorative o demansionamento.
In tutti questi casi, occorre ricordare che il lavoratore ha diritto a richiedere un risarcimento danni per mobbing e noi possiamo fartelo ottenere.
Come ti aiutiamo in caso di mobbing
Siamo consumatori come te, (ci distinguono solo i ruoli) pertanto comprendiamo perfettamente le tue difficoltà nel far valere i tuoi diritti.
Siamo qui per ascoltarti e sgravarti da ogni preoccupazione, perché con passione e competenza, ci mettiamo la faccia per tutelarti dalle condotte di mobbing subite e per farti ottenere il risarcimento dei danni che ti spetta.
Ti offriamo assistenza qualificata, con avvocati specializzati in materia che ti aggiorneranno sull’avanzamento della pratica e che lavoreranno per te.
Se invece vuoi ulteriori notizie inerenti l’argomento, vai in basso nella sezione per saperne di più.
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Cosa dicono di noi
Conseguenze dei casi di mobbing
Una delle conseguenze più significative dei casi di mobbing sul lavoro è l’insorgenza di uno stato depressivo tra i lavoratori, che può, in alcuni casi, raggiungere livelli così elevati da essere definiti “doppio mobbing”.
Questo fenomeno si verifica quando:
- l’individuo non riesce a trovare pace o serenità sul luogo di lavoro a causa dei continui maltrattamenti subiti, che possono assumere forme verbali, psicologiche e anche fisiche
- questo stato di ansia e disagio persiste anche al di fuori dell’ambiente lavorativo, impedendo al lavoratore di distaccarsi completamente dalla situazione stressante durante le ore non lavorative
- le tensioni accumulate a causa del mobbing si traducono in frequenti sfoghi emotivi rivolti alla famiglia, che possono coinvolgere il coniuge, i figli o i genitori.
Questo porta a una disgregazione dei delicati equilibri familiari e alla creazione di conflitti all’interno della propria abitazione.
Cosa dice la normativa italiana sul mobbing
Il sistema giuridico italiano combatte il fenomeno del mobbing lavorativo attraverso varie disposizioni legislative, nonostante non esista una normativa specificamente dedicata a questa pratica. Nello specifico, esistono diverse disposizioni legislative chiave che considerano illegale il mobbing e che sono volte a proteggere le vittime di tale comportamento, tra queste:
- art. 41 della Costituzione Italiana, che afferma che l’attività economica privata non può svolgersi in maniera tale da essere in contrasto con l’interesse sociale o in modo da danneggiare la sicurezza, la libertà, e la dignità umana
- articolo 2087 c.c., che richiede al datore di lavoro di garantire la protezione della salute fisica e morale dei propri lavoratori
- art. 2043 del c.c., che prevede la responsabilità del datore di lavoro per i danni causati da atti illeciti dei dipendenti nell’esercizio delle loro funzioni.
Come prevenire il mobbing sul lavoro in azienda
Per prevenire il mobbing sul lavoro, le aziende possono adottare vari comportamenti:
- creare e implementare una politica aziendale chiara che definisca il mobbing, spieghi le sue conseguenze e indichi le procedure per segnalarlo
- promuovere una cultura del rispetto, incoraggiando la diversità e l’inclusione, valorizzando i dipendenti e facilitando una comunicazione aperta
- implementare canali di segnalazione efficaci, garantendo che siano confidenziali e facilmente accessibili e che le segnalazioni vengano affrontate seriamente e tempestivamente.
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